Magi: “Struttura intermedia tra ospedale e territorio. Fondamentale per aumentare qualità di cura e competenze”

“Struttura importante quella che è stata inaugurata oggi, anche se già operativa, perché ha come caratteristica quella di essere intermedia tra ricovero ospedaliero e attività di cura territoriale. Siamo di fronte ad una realtà importante per Roma”.

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In questo modo eviteremo anche la chiusura degli ambulatori ospedalieri e territoriali e la conseguente sospensione delle cure a milioni di cronici”. Con l’aumento dei positivi al Covid-19 nel Lazio il presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Roma, Antonio Magi, chiede di verificare la disponibilità dei Dispositivi e di provvedere immediatamente, prima che sia troppo tardi, qualora gli approvvigionamenti fossero insufficienti. “È necessario monitorare la situazione per far lavorare in sicurezza i nostri colleghi e tutelare i pazienti”.

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Roma, 23 set. - "Siamo preoccupati perche' l'aumento di casi positivi nel Lazio e' rilevante, cosi' come e' rilevante l'incremento nelle terapie intensive: siamo passati in poco tempo da 6 pazienti a 30". Lo ha detto, all'agenzia Dire, il presidente dell'Ordine dei medici di Roma e provincia, Antonio Magi.

"Sospettavamo un aumento dei contagi in famiglia causato dai giovani di rientro dalle vacanze, tanto e' vero che si sta lentamente alzando l'eta' media dei positivi- ha continuato Magi- Questa volta, pero', conosciamo meglio il virus, sappiamo come intervenire per gestire la malattia anche a domicilio. Le strutture non sono in sofferenza, i posti letto in terapia intensiva ci sono. Ma se i numeri continueranno ad aumentare, allora la preoccupazione sara' maggiore".

MASCHERINE ALL'APERTO SOLO SENZA DISTANZIAMENTO - "Le mascherine all'aperto sono importanti qualora non fosse possibile garantire il distanziamento fisico. Altrimenti non ce n'e' bisogno" ha detto invece Magi commentando la proposta avanzata dall'assessore regionale alla Sanita', Alessio D'Amato, di istituire l'obbligo di mascherine all'aperto nel caso la curva dei contagi continuasse a salire.

"Se il distanziamento e' sufficiente, stare tutti con le mascherine non serve" ha aggiunto, ricordando invece l'importanza di avere sempre con se' i gel per sanificare le mani. Sulla possibilta' di creare zone rosse in aree ristrette, invece, Magi si e' detto d'accordo: "E' gia' stato fatto, a Nerola o Fondi per esempio. Sono lockdown utili, d'altronde finche' manca un vaccino siamo costretti a tentare di circoscrivere il contagio".

REGIONE LAZIO VIGILI SU DISPOSITIVI PROTEZIONE - "Vorrei che la Regione Lazio vigilasse sulla presenza dei dispositivi di protezione. Il momento di fare scorte, qualora non fossero sufficienti, e' proprio questo. E' necessario monitorare la situazione per far lavorare in sicurezza i nostri operatori e difendere i pazienti" ha concluso il presidente dell'Ordine dei medici di Roma e provincia, Antonio Magi.

(Mel/ Dire)

Roma, 21 set. - "Il governo fa bene a fidarsi dei cittadini ma, come leggiamo in questi giorni sui giornali, ci sono anche situazioni dove non tutti rispettano le regole: ragazzi a scuola con la febbre o sintomatici e scuole costrette a chiudere. Per evitare che si interrompa l'attivita' scolastica, e' importante avere dei termoscanner all'entrata che misurino la febbre e magari anche persone che si rendano conto se lo studente ha altri sintomi. E' una questione di sicurezza, perche' se il contagio si diffonde poi non c'e' altra soluzione che richiudere gli istituti". Lo ha detto, all'agenzia Dire, il presidente dell'Ordine dei medici di Roma e provincia, Antonio Magi, in merito alla decisione del Tar che ha respinto la richiesta del governo di sospendere l'ordinanza del Piemonte che impone alle scuole la verifica della temperatura agli studenti.

"In questo momento la sicurezza e' fondamentale. Purtroppo stiamo assistendo a una risalita dei casi all'interno delle famiglie, che e' il risultato di cio' che abbiamo visto quest'estate" ha aggiunto Magi, secondo il quale e' necessario istituire anche la figura del medico scolastico. "Nella Regione Lazio e' stato presentato un disegno di legge, so che altre Regioni ci stanno lavorando- ha spiegato- E' fondamentale avere negli istituti la figura di un medico non soltanto per le necessita' dell'epidemia, ma anche per fornire un'educazione sanitaria agli studenti. Una persona che non deve dare voti, ma sia di sostegno e di conforto ai ragazzi. Spesso i ragazzi hanno timore a esternare i loro dubbi, ma sapendo che c'e' un medico, tenuto al segreto professionale, potrebbero avere piu' facilita' ad aprirsi". Infine, sull'arrivo a breve dei test salivari, Magi ha sottolineato: "Se funzionassero sarebbero l'ideale. La cosa importante e' proprio questa: che siano affidabili".

(Mel/ Dire)

Roma, 18 set. - "Vista l'importanza e l'obbligatorieta' della vaccinazione antinfluenzale penso sia fondamentale aumentare l'offerta. Ma il fatto di andare a fare un vaccino in farmacia, francamente, mi lascia in parte perplesso". Risponde cosi' il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, interpellato sul tema dall'agenzia Dire.

"Fare un vaccino in farmacia- prosegue Magi- non credo sia ottimale per quanto riguarda il tema della sicurezza. E poi non e' assolutamente competenza del farmacista svolgere quel tipo di attivita', che invece spetta ai sanitari".

Secondo Magi serve dare "piu' diffusione possibile" alla vaccinazione, purche' sia svolta in "strutture sanitarie 'protette'- spiega- cioe' sicure e regolamentate. Penso agli studi dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, ma anche alle strutture della specialistica ambulatoriale. Un malato cronico che va a fare una visita cardiologica o pneumologica, per esempio, potrebbe approfittare del medico che lo sta visitando per farsi fare direttamente da lui anche il vaccino", conclude.

(Cds/ Dire)

Così il presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della Provincia di Roma, nel corso di un’intervista a Radio Radicale, parlando di medicina scolastica, dei camici grigi, dell’utilizzo dei fondi Ue e delle liste d’attesa nel Lazio.

Ascolta l’intervista QUI

Roma, 7 set. - "A che punto siamo con i riconoscimenti per i 'medici eroi' che si sono contraddistinti durante l'emergenza Covid-19? Non bene, fino ad ora solo molte chiacchiere e poca sostanza". Risponde cosi' il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, interpellato sul tema dall'agenzia Dire.

"Abbiamo avuto colleghi che hanno lavorato e che non hanno ricevuto neppure il bonus- prosegue Magi- È successo anche che abbiano premiato persone che in realta' non hanno collaborato durante l'emergenza". Gli italiani hanno la memoria corta? "Si'- risponde il presidente dell'Omceo Roma- gli italiani hanno una memoria talmente corta che anche questa estate, quando gli abbiamo dato le raccomandazioni affinche' fossero prudenti, non le hanno seguite. E questo esporra' nuovamente a un pericolo tutto il personale sanitario, medici e infermieri, se il Covid continuera' ad andare avanti con i numeri. Questo potrebbe coinvolgere anche le nostre famiglie, quindi dovremo fare attenzione quando torneremo a casa". Gli italiani, prosegue Magi, sono stati quindi "incoscienti" e "oltre a non pensare al danno economico, che potrebbe crearsi se si dovessero di nuovo chiudere alcune aree, non hanno avuto neppure il pensiero e il rispetto per le persone che sono morte", ha concluso.

(Cds/Dire)

Roma, 1 set. - "Se i tamponi andavano fatti anche prima di partire per le vacanze? Sicuramente, ma il problema e' che prima la situazione era abbastanza sotto controllo, i casi di contagio si erano notevolmente ridotti e le terapie intensive erano praticamente vuote o scarsamente occupate". Cosi' il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi, intervistato oggi su Tele Radio Stereo da Marco Fabriani.

"Il problema e' nato perche' purtroppo il virus ha nuovamente una progressione geometrica- ha spiegato- cioe' una persona ne infetta un'altra, in due ne infettano quattro, poi otto e cosi' via. Ora il tampone diventa veramente indispensabile".

Ma questa estate siamo stati poco prudenti? "L'attenzione sicuramente e' venuta meno, siamo stati meno accorti- ha risposto ancora Magi- Noi come medici avevamo invitato i cittadini alla prudenza attraverso una importante campagna. Ma purtroppo questa estate, come abbiamo visto, la prudenza e' mancata. Cosi' ci ritroviamo in una situazione- ha concluso- che speriamo in qualche modo di poter controllare".

CLIMA UMIDO FAVORISCE PASSAGGIO COVID-19 - "Il clima umido favorisce il passaggio del virus, quindi dobbiamo stare attenti, soprattutto ora che si sta andando avanti con la stagione" ha detto ancora Magi.

Interpellato poi sul tema mascherine, ha ricordato che devono essere indossate "al chiuso nel momento in cui si sta in una stanza insieme ad altre persone o se c'e' un gruppo di persone". Inoltre, bisogna mettere le mascherine "anche all'aperto se c'e' un assembramento".

Il presidente dell'Omceo Roma ha quindi voluto aggiungere: "La nostra raccomandazione, oltre all'utilizzo delle mascherine, e' anche quella di vaccinarsi contro l'influenza, visto che andiamo incontro alla stagione fretta, perche' questo ci permettera' di differenziare il Covid dall'influenza. Anche perche'- ha ricordato- le terapie che noi abbiamo hanno un effetto se riusciamo ad intervenire sul paziente nelle prime fasi della malattia". Chi ha un'influenza, poi, ha basse difese immunitarie e "in quel caso il Covid-19 potrebbe diventare ancora piu' aggressivo".

L'esperienza passata, infine, ci ha insegnato "fortunatamente molte cose, per cui se riusciamo a prendere il virus in tempo in qualche modo evitiamo alle persone di finire in terapia intensiva", ha concluso Magi.

VACCINO CONTRO INFLUENZA, CITTADINI NON ASPETTINO ULTIMO MINUTO - "Tra fine mese e inizio ottobre potremo iniziare a fare le vaccinazioni. Ma esorto i cittadini a non andare tutti quanti all'ultimo minuto" ha spiegato il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma.

"Dovrebbe partire a breve la campagna vaccinale- ha spiegato Magi- la medicina generale e' gia' pronta, come lo sono i pediatri e le aziende sanitarie. Dobbiamo possibilmente aumentare l'offerta, in maniera tale che la vaccinazione possa essere a disposizione di tutti nella maniera piu' semplice. Ci stiamo preparando per questo". Ma chi deve vaccinarsi contro l'influenza? "Sicuramente il personale sanitario tutto- ha risposto- che deve essere operativo e cercare di non ammalarsi. Inoltre tutte le persone che hanno dai 60 anni in su. Poi, ovviamente, piu' ci vacciniamo tutti quanti- ha concluso- meglio e'".

SU VACCINO NON BISOGNA ANDARE DI FRETTA - "In questo momento in Italia si sta sperimentando il vaccino, ma non bisogna andare troppo di fretta, perche' i vaccini vanno testati in maniera corretta. La speranza, certamente, e' poi quella di arrivare quanto prima ad un vaccino contro il Coronavirus" ha concluso in diretta ai microfoni di Tele Radio Stereo.

(Red)

Roma, 31 ago. - "Sicuramente un referente e' utile perche' mette direttamente in contatto le Asl con i vari istituti scolastici, ma secondo noi rimane sempre fermo un punto: va inserito nelle scuole anche il medico scolastico, che possa essere di supporto sia alle Als sia al referente Covid". Risponde cosi' il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi, interpellato dall'agenzia Dire in merito all'organizzazione (in corso) in ogni Asl di speciali unita' anti-Covid per le scuole coordinate dai referenti dei Servizi di igiene delle Asl, annunciata nei giorni scorsi dall'assessore regionale alla Sanita', Alessio D'Amato.

"Solo con i referenti non riusciamo a risolvere il problema all'interno delle scuole- spiega Magi- gli istituti scolastici devono essere messi in sicurezza, i ragazzi devono essere screenati prima di entrare con la misurazione della febbre, devono essere seguiti. E qualora ci fossero problemi e' necessario un intervento immediato da parte del medico scolastico. Solo in un secondo momento vanno avviate tutte le procedure legate al tracciamento. Faccio un esempio: se c'e' un bambino che ha la febbre, quindi una sintomatologia Covid, viene isolato e vengono screenati tutti i compagni. Ma se quel bambino ha altri due fratelli, che frequentano altre due scuole, e' chiaro che si apre un meccanismo molto piu' ampio. Non e' una questione semplice, la scuola andava preparata per tempo".

Forse non ci si aspettava un cosi' precoce aumento dei casi? "Noi medici da mesi diciamo di stare attenti, questa estate abbiamo fatto un'importante campagna in questo senso- risponde ancora il presidente dell'Omceo Roma alla Dire- Eravamo preoccupati di una seconda ondata, che c'e' stata un po' in tutto il mondo. E anche noi potevamo averla, anche molto piu' contenuta se fossimo stati naggiormente attenti. Speriamo di riuscire a fronteggiare i 'danni' che sono stati fatti questa estate, con un monitoraggio attento dei vari focolai".

Le scuole, in quanto "importanti punti di ritrovo e di assembramento dei giovani", secondo Magi sono anche dei "probabili e possibili focolai che possono essere trasferiti nelle famiglie- sottolinea- Senza contare gli insegnanti, molti dei quali stanno cominciando solo adesso a sottoporsi ai test sierologi, mentre sarebbe stato utile avere fin da ora un'idea generale della situazione".

Per il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma la scuola e la sanita' sono dei "punti strategici del Paese- sottolinea- ma entrambe sono state un po' trascurate e abbandonate in termini di investimenti economici. Basti pensare ai locali delle scuole, spesso inadeguati e vetusti".

Interpellato infine su un eventuale incontro con l'assessore D'Amato, per discutere del medico scolastico, Magi risponde: "Ho parlato con D'Amato qualche giorno fa, abbiamo avuto un confronto bilaterale e costruttivo, lui mi ha chiesto di lavorare ad una normativa che regoli la figura del medico scolastico, legata non soltanto al Covid, ma che possa essere mantenuta anche per il tema della prevenzione. Sto lavorando prorio in questo senso, sto cercando di capire in quale tipologia contrattuale possa essere inserito il medico scolastico. Ho gia' preso contatti con la Sisac (Struttura interregionale sanitari convenzionati, ndr), abbiamo avuto un proficuo scambio di idee- conclude- che spero di riferire questa settimana direttamente all'assessore".

INFERMIERE SCOLASTICO? SOLO SE ACCANTO A MEDICO - "In alcune Regioni si sta parlando degli infermieri scolastici. Ma l'infermiere puo' dare solo assistenza, non diagnosi e cura" dice poi Magi nel corso dell'intervista all'agenzia Dire.

"L'infermiere puo' essere sicuramente d'aiuto al medico, ma non puo' intervenire in maniera autonoma- prosegue- Cosa puo' fare l'infermiere? Misurare la febbre? A quello puo' pensarci anche qualcun altro, il problema e' capire la sintomatologia o fare un'ipotesi diagnostica immediata".

Secondo Magi, quindi, le "competenze sono fondamentali, altrimenti non ci sarebbe bisogno di laurearsi in Medicina o in Scienze infermieristiche", conclude.

(Cds/ Dire)

Roma, 27 ago. - "L'obbligo del vaccino contro l'influenza e' incostituzionale? Il problema e' che la Costituzione non prevede le pandemie. Quindi in una situazione di normalita' la legge vale, ma in una situazione di emergenza, ove necessario, ritengo che il vaccino sia indispensabile". Risponde cosi' il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi, interpellato sul tema dall'agenzia Dire. "L'obbligo del vaccino- prosegue Magi- dipende dalle valutazioni di natura emergenziale. L'emergenza e' una cosa diversa dalla normalita', bisogna valutare questo; non si tratta di un fatto medico, ma noi come medici diciamo chiaramente che il vaccino va fatto".

Per "convincere" le persone a vaccinarsi contro l'influenza, quest'anno "piu' che mai" serve una "campagna molto forte- sottolinea il presidente dell'Omceo Roma- È necessario spiegare alle persone perche' e' importante e utile il vaccino, soprattutto perche' dobbiamo essere subito in grado di distinguere una 'semplice' influenza dal Covid-19. Non dobbiamo poi dimenticare che chi si ammala di influenza puo' anche 'beccarsi' il Covid e che il combinato disposto crea una malattia molto piu' grave perche' si hanno le difese immunitarie molto piu' basse".

Secondo Magi, insomma, sono "tante le motivazioni per cui il vaccino contro l'influenza va fatto- aggiunge- e penso che questo vada spiegato a tutti quanti nella maniera piu' semplice possibile", conclude.

MANCANO VACCINI IN FARMACIA? OFFERTA VA POTENZIATA - "Buona parte delle Regioni hanno ordinato un numero di vaccini antinfluenzali maggiore rispetto agli altri anni, nel Lazio per esempio c'e' stata molta piu' richiesta. È chiaro che la distribuzione deve essere molto capillare e che l'offerta va potenziata, non soltanto nelle farmacie, ma anche nelle strutture pubbliche come centri vaccinali, poliambulatori, studi medici di famiglia e studi di pediatri di libera scelta. Bisogna dare la possibilita' a tutti i cittadini di poter usufruire delle vaccinazioni, come del resto e' previsto nel piano vaccinale" dice ancora il presidente dell'Ordine dei medici Roma in merito all'allarme lanciato ieri da Federfarma, secondo cui esiste il rischio che le dosi di vaccino contro l'influenza (di cui quest'anno si stima un incremento del 50%, per un totale di oltre 1,2 milioni di vaccini) non siano disponibili in farmacia.

OVER 60 SI VACCININO CONTRO PNEUMOCOCCO - "A tutte le persone che hanno dai 60 anni in su consiglio di fare la vaccinazione contro lo pneumococco, perche' purtroppo anche le super infezioni batteriche possono creare qualche problema. Un malato di polmonite 'normale', se viene a contatto con il Covid-19, rischia che la sua situazione diventi piu' complessa. Quindi e' molto importante fare una vaccinazione per evitare le polmoniti batteriche da pneumococco" risponde Magi interpellato dall'agenzia Dire in merito ad uno studio pubblicato sulla rivista 'Vaccine', secondo cui si infetta di piu' con il Covid-19 chi non e' vaccinato contro il virus dell'influenza o lo Pneumococco.

"Voglio ricordare che durante la spagnola le persone non morivano per l'influenza- spiega- cioe' quel virus non faceva morire in quanto virus, ma perche' creava delle condizioni per cui si sviluppava un'infezione batterica da pneumococco". Le persone, insomma, morivano "per complicazioni legate all'infezione del virus della spagnola, in primis per polmonite da pneumococco", aggiunge Magi, che conclude: "Quando e' iniziata la pandemia ho fatto vaccinare tutta la mia famiglia contro l'influenza per proteggerla maggiormente".

(Cds/ Dire)

"Sotto l'aspetto della gravita' della malattia i dati al momento sono piu' confortanti, perche' il virus ha colpito i piu' giovani. Ma bisogna vedere come evolvera' la situazione. Perche' se e' vero che si e' abbassata l'eta' media dei contagiati, e' anche vero che questi ragazzi poi tornano a casa dalle loro famiglie, quindi anche se genitori o nonni sono stati prudenti, poi capita che figli o nipoti asintomatici ti facciano il 'regalino'. Questo e' quello che e' accaduto questa estate". Cosi' il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi, interpellato dall'agenzia Dire, sulla situazione relativa ai contagi da Covid-19.

NO NUOVO LOCKDOWN, SI' CHIUSURA ZONE - "Non penso che si richiudera' tutto, anche perche' proprio non ce lo possiamo piu' permettere" dice poi Magi in merito all'eventualita' di un nuovo lockdown nel Paese. "Senz'altro quando chiudi tutto la gestione del virus e' piu' semplice- prosegue Magi- mentre e' piu' complesso lasciare aperto ed inseguire i vari focolai, perche' questo presuppone avere personale sanitario sufficiente e rispettare meglio le norme imposte". Secondo Magi, infine, "inseguendo" i vari focolai "si potrebbero eventualmente chiudere delle aree, anche se circoscritte", conclude.

INDUBBIO AUMENTO CONTAGI, CITTADINI INCOSCIENTI - "I contagi sono indubbiamente aumentati, nel senso che ne vediamo di piu'. Sicuramente l'estate ha contribuito fortemente a questa situazione: ci sono stati assembramenti dappertutto e continuano ad esserci, c'e' stata poca repressione. Si e' stati un po' incoscienti" dice Magi.

"Pensiamo a cosa e' accaduto nei locali di Roma- prosegue- ai gestori sono stati concessi piu' spazi all'aperto per rispettare il distanziamento, invece hanno deciso di utilizzare piu' tavoli". Quanto all'utilizzo "spesso non rispettato" delle mascherine, il presidente dell'Ordine dei Medici commenta infine: "È molto fastidioso indossarle d'estate con il caldo, ma e' necessario farlo. Dobbiamo imparare a convivere con questo virus- conclude- finche' non avremo a disposizione un vaccino".

CHI FA TAMPONE ASPETTI RISULTATO A CASA - "Per avere il risultato del tampone sono necessarie 48 ore. Ma spesso chi lo fa non rispetta l'isolamento a casa e continua ad andare in giro, con il rischio di infettare altre persone. E questo e' un problema" continua Magi nel corso dell'intervista rilasciata all'agenzia Dire.

"Un altro grande problema- aggiunge- e' che non tutti quelli che rientrano dalle vacanze fanno il tampone o vogliono farlo". TEMO PEGGIORAMENTO, MA SCUOLE VANNO RIAPERTE - "Nei prossimi giorni temo che la situazione peggiorera', ma le scuole si devono riaprire. Ovviamente in sicurezza" dice ancora Magi.

"Far slittare eventualmente la loro riapertura? Riaprirle 20 giorni prima o 20 giorni dopo cambierebbe poco- risponde- a meno che non si fosse pensato fin dall'inizio ad un piano strategico o ad un protocollo da seguire. Certamente ci aspettavamo che le cose questa estate andassero meglio... Mi sarebbe piaciuto, a questo punto, avere un quadro epidemiologico piu' stabile, per capire meglio come il virus si sta ora diffondendo nel nostro Paese e come sono distribuiti i focolai".

Le scuole, intanto, "storicamente" sono "un bacino di infezioni - ricorda Magi - e quest'anno non fara' eccezione.

Soprattutto d'inverno sono i bambini a portare le malattie a casa, molti genitori si 'beccano' l'influenza proprio a causa loro. Si sa: i bambini sono un bel veicolo d'infezione, quindi non vedo perche' questo virus debba comportarsi in maniera differente. Pero' le scuole, ribadisco, non si possono tenere chiuse. Bisogna monitorare bene, poi vediamo quello che accade...".

Secondo il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma le scuole possono quindi essere "riaperte in sicurezza. Ma il problema - sottolinea - riguardera' soprattutto il controllo degli insegnanti, che magari oggi sono negativi e domani chissa'".

Anche per questo quest'anno la vaccinazione contro l'influenza diventa "fondamentale, gli adulti dovrebbero vaccinarsi tutti- aggiunge Magi- cosi' saremo in grado di riconoscere immediatamente se si tratta di influenza o Covid-19".

FEBBRE A SCUOLA MEGLIO SE MISURATA DA ADDETTO, NON DA GENITORE - "Avrei preferito che la temperatura ai bambini fosse misurata da qualche addetto all'ingresso di scuola, cosi' come accade quando si entra in un locale" dice Magi.

"In generale- prosegue- avere un medico scolastico penso sia molto utile, sia per il personale docente sia per seguire i bambini qualora avessero febbre o presentassero sintomi, per capire anticipatamente se si tratti o meno di Covid-19. Questo permetterebbe di avere un 'controllo' di quella scuola, di capire se e' un focolaio oppure no ed eventualmente di chiuderla momentaneamente come sta accadendo per esempio per gli stabilimenti al mare". Convivere con il virus per Magi significa infatti "monitorarlo continuamente con operatori in grado di farlo", aggiunge. Ma il medico scolastico ha una "bella funzione" non solo per monitorare eventuali casi di Covid-19, ma anche per "la prevenzione di alcune patologie nei bambini- fa sapere ancora Magi- penso al diabete infantile, alla scoliosi, alle malocclusioni o alle cefalee".

SPERIMENTAZIONE VACCINO, ENTRO PRIMAVERA PRIMI RISULTATI - "Entro la primavera prossima potrebbero esserci i primi risultati della sperimentazione del vaccino. Ma il problema riguardera' la produzione, ecco perche' credo che i tempi saranno un po' piu' lunghi di quelli previsti". È questo invece il commento del presidente dell'Ordine dei Medici di Roma in merito alla sperimentazione del vaccino italiano contro il Covid-19 avviata presso l'Istituto nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani IRCCS di Roma.

"Adesso si fa la sperimentazione - prosegue Mag i- poi devi produrre il vaccino, lo devi commercializzare e quindi distribuire. In questa fase dobbiamo ancora convivere con il virus- conclude- e ci vuole prudenza".

(Cds/ Dire)

Dopo le prime fasi dell'emergenza coronavirus a Roma e nel Lazio "ci si sta gia' preparando al post-estate", quando, insieme alla delicatissima questione della riapertura delle scuole, potrebbe esserci nuova ondata di Covid che "sara' piu' lieve solo se i cittadini saranno stati bravi nel rispetto delle misure di sicurezza". Fondamentale sara' anche la campagna di vaccinazioni antinfluenzali che partira' a settembre. A dirlo e' stato Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici di Roma, intervistato dall'agenzia Dire su come il territorio si stia preparando al prossimo autunno, momento topico per l'intero Paese in ottica di superamento dell'emergenza.

"Adesso siamo nella fase in cui stiamo cercando di tenere sotto controllo i flussi dei contagi di importazione, dobbiamo cercare di ridurre il piu' possibile il rischio: per questo e' importante avere la possibilita' di effettuare test per chi arriva nel Lazio, per mantenere il controllo ed essere pronti in caso di focolai per isolarli e renderli innocui. Non entro nelle questioni politiche, ma da medico dico che meno persone infette arrivano e meglio e'", ha spiegato Magi.

Assicurando che "ci stiamo gia' preparando al post-estate, dove se saremo stati tutti bravi mantenendo le distanze e indossando le mascherine avremo un'ondata di ritorno piu' lieve, altrimenti prepariamoci a qualcosa di non proprio tranquillo, ma comunque meno aggressivo. Questo non perche' sia il virus a essere meno aggressivo, ma perche' avremo minori contagi e quindi una carica virale minore".

E con la riapertura delle scuole "dovremo stare tutti molto attenti, perche' poi i bambini quando tornano a casa trovano i genitori, trovano i nonni". Per questo si parla anche di medici dedicati per gli istituti scolastici: "Se ne sta discutendo- ha evidenziato il presidente dell'Omceo Roma- ma non dimentichiamo che ci sono comunque gia' i pediatri di libera scelta che fanno il loro lavoro. Certo, potenziare non sarebbe ovviamente dannoso".

L'intera macchina regionale pero', ha rassicurato Magi, e' gia' messa a punto in vista di settembre: "Siamo tutti pronti sul territorio, con le Usca, per garantire un intervento immediato, le terapie intensive sono gia' organizzate e pronte, e un'altra cosa molto importante sara' la vaccinazione antinfluenzale, che permettera' anche di distinguere le due situazioni evitando ricoveri in ospedale".

Proprio per quanto riguarda i vaccini, l'intero sistema sanitario regionale sara' molto sollecitato per rispondere a una richiesta potenziale di centinaia di migliaia, se non milioni, di dosi: "Nel Lazio ci sara' l'obbligo del vaccino dai 65 anni in su, ma tutti coloro che hanno patologie croniche o deficit immunitari dovrebbero attrezzarsi- ha sottolineato il presidente dell'Omceo Roma- i centri vaccinali ci sono, cosi' come i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta e anche gli ambulatori delle Asl. Sono tutti attrezzati per poter effettuare vaccinazioni, quello che dobbiamo fare e' organizzare le persone e spiegare loro il come, cosa e quando. All'inizio siamo stati presi alla sprovvista ma ora siamo pronti, senza contare che nel Lazio abbiamo vissuto questa situazione in maniera abbastanza tranquilla se facciamo il paragone con altre regioni".

Ma i vaccini non sono l'unica arma a disposizione dei camici bianchi di Roma e del Lazio: "Si stanno sperimentando anche altri test, lo Spallanzani ad esempio e' al lavoro sia su quelli sierologici che molecolari, ci siamo attrezzati con i dispositivi di protezione individuale e non ci troveremo scoperti. Ritengo che il Lazio abbia fatto il suo dovere, come Ordine siamo soddisfatti della collaborazione con l'assessorato alla Sanita' del Lazio con cui abbiamo lavorato molto bene in questo periodo, con i nostri professionisti e camper medicalizzati che rimarranno a disposizione".

Ora, ha concluso Magi, "e' tutto in mano alle persone, se saranno prudenti, se seguiranno le regole anche questa estate, perche' il virus non e' sparito".

(Mgn/ Dire)

Si invitano tutti coloro che non hanno ancora provveduto a comunicare la propria PEC - cioè il proprio domicilio digitale – ad adempiere a tale obbligo di legge.

A tale proposito, si fa presente che il Governo con il recente D.L. 16 luglio 2020 n. 76, recante “Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale” ha stabilito che nel caso di violazione di tale obbligo da parte di un proprio iscritto, l’Ordine di appartenenza è tenuto a comminare “la sanzione della sospensione dal relativo albo o elenco fino alla comunicazione dello stesso domicilio”.

Pertanto, si sollecitano tutti gli Iscritti che ancora non hanno provveduto, a comunicare tempestivamente all’Ordine la propria PEC per evitare che l’Ordine stesso, in ottemperanza alla suddetta disposizione governativa, debba procedere con la dichiarazione di sospensione dall’Albo. A tale riguardo si fa presente che la comunicazione della PEC deve pervenire esclusivamente tramite PEC e non con mail semplice. Si comunica, inoltre, che SONO ESONERATI coloro che hanno la PEC fornita dall'Ordine, poichè già in possesso dell'Ente.

"Potenziare fortemente l'attivita' sia di medicina generale che specialistica, per seguire i malati cronici, quindi aumentando il numero di ore della specialistica ambulatoriale e investendo in strutture e attrezzature per continuare a monitorare i pazienti sul territorio". Per Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei Medici della provincia di Roma, sono queste le priorita' su cui si dovrebbe intervenire in sanita' con le risorse del Recovery Fund. Infatti, ha spiegato Magi intervenuto a Radio Rock, "il Covid ci ha fatto vedere cosa serve, ovvero mettere in rete i medici ospedalieri e del territorio affinche' parlino tra loro, evitando ove possibile il ricovero". Inoltre, "dobbiamo sbloccare le differenze di offerta sanitaria tra Nord e Sud".

L'appello di Magi, quindi, e' per "stimolare la politica affinche' agisca in modo molto piu' veloce", cercando di "diminuire la burocrazia in sanita', per esempio nella prenotazione delle visite". Facendo riferimento al caso del ponte Morandi, il presidente dell'Omceo Roma ha parlato di "leggi speciali che hanno appunto permesso di superare la burocrazia" ed avere "una ricostruzione rapida".

Per quanto riguarda invece l'attivita' sanitaria ordinaria, rallentata dall'emergenza coronavirus, "in questo momento bisogna recuperare le prestazioni non effettuate durante il Covid, che si sono aggiunte a quelle in liste d'attesa: personalmente sto facendo una battaglia per questo". Per Magi "e' importante agire immediatamente, aumentando l'offerta sanitaria specialistica sul territorio, attraverso il numero di specialisti impiegati e una crescita del numero delle ore: i pazienti sono tanti e le patologie croniche non aspettano. C'e' poi l'attivita' di prevenzione, che in questo momento e' ferma".

COVID-19, PRUDENZA ORA CONTRO POSSIBILI DANNI IN AUTUNNO - "Per l'autunno e per l'inverno non abbiamo certezze, ma i dati a disposizione ci indicano che molto probabilmente qualcosa tornera'. Bisogna capire con quale entita'. Ora siamo nell'occhio del ciclone: il cielo e' azzurro e il tempo e' bello, ma dobbiamo ancora oltrepassare l'altra parte dell'uragano dopo avere avuto nella prima parte venti molto forti e perdite importanti. Se saremo bravi, riusciremo ad attenuare i possibili danni". Questo significa che "ci aspettiamo sicuramente un aumento dei casi, ma se riusciamo a stare tranquilli questa estate - facendo opera di prevenzione, mantenendo le precauzioni e non abbassando la guardia - la situazione sara' sempre sotto controllo" ha detto Magi sempre a Radio Rock facendo invece il punto sulla situazione Coronavirus nel Lazio e nel resto del Paese.

A questo proposito, poi, il presidente dell'Omceo Roma ha ribadito che "dobbiamo stare attenti perche' il virus e' presente intorno a noi, e anche in maniera importante. L'organizzazione sanitaria comunque e' pronta, sia dal punto di vista dei medici che delle strutture, per monitorare e bloccare la diffusione di eventuali focolai".