Roma, 23 set. - "Siamo preoccupati perche' l'aumento di casi positivi nel Lazio e' rilevante, cosi' come e' rilevante l'incremento nelle terapie intensive: siamo passati in poco tempo da 6 pazienti a 30". Lo ha detto, all'agenzia Dire, il presidente dell'Ordine dei medici di Roma e provincia, Antonio Magi.
"Sospettavamo un aumento dei contagi in famiglia causato dai giovani di rientro dalle vacanze, tanto e' vero che si sta lentamente alzando l'eta' media dei positivi- ha continuato Magi- Questa volta, pero', conosciamo meglio il virus, sappiamo come intervenire per gestire la malattia anche a domicilio. Le strutture non sono in sofferenza, i posti letto in terapia intensiva ci sono. Ma se i numeri continueranno ad aumentare, allora la preoccupazione sara' maggiore".
MASCHERINE ALL'APERTO SOLO SENZA DISTANZIAMENTO - "Le mascherine all'aperto sono importanti qualora non fosse possibile garantire il distanziamento fisico. Altrimenti non ce n'e' bisogno" ha detto invece Magi commentando la proposta avanzata dall'assessore regionale alla Sanita', Alessio D'Amato, di istituire l'obbligo di mascherine all'aperto nel caso la curva dei contagi continuasse a salire.
"Se il distanziamento e' sufficiente, stare tutti con le mascherine non serve" ha aggiunto, ricordando invece l'importanza di avere sempre con se' i gel per sanificare le mani. Sulla possibilta' di creare zone rosse in aree ristrette, invece, Magi si e' detto d'accordo: "E' gia' stato fatto, a Nerola o Fondi per esempio. Sono lockdown utili, d'altronde finche' manca un vaccino siamo costretti a tentare di circoscrivere il contagio".
REGIONE LAZIO VIGILI SU DISPOSITIVI PROTEZIONE - "Vorrei che la Regione Lazio vigilasse sulla presenza dei dispositivi di protezione. Il momento di fare scorte, qualora non fossero sufficienti, e' proprio questo. E' necessario monitorare la situazione per far lavorare in sicurezza i nostri operatori e difendere i pazienti" ha concluso il presidente dell'Ordine dei medici di Roma e provincia, Antonio Magi.
(Mel/ Dire)