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Il presidente dei medici della capitale ha scritto al presidente Zingaretti, alla sindaca Raggi, al Ministro Cingolani e al prefetto di Roma Piantedosi sottolineando il rischio di crisi igienica dovuta alla grave situazione dei rifiuti in cui versa la città con quartieri invasi dalla spazzatura. Magi auspica il superamento di “reciproche diffidenze” a fine di trovare “la soluzione definitiva del problema rifiuti”.
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Roma, 17 giu. - "Se il medico ha davanti un paziente che ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca e ritiene che abbia delle caratteristiche sanitarie per cui non riscontra problemi, non vedo perché quel paziente non debba ricevere anche la seconda dose di AstraZeneca". Così il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, interpellato sul tema.
"Questa è la nostra posizione- ha proseguito- il problema è che in questo momento abbiamo delle difficoltà di natura normativa, perché esiste una circolare pubblicata in Gazzetta Ufficiale e ci sono indicazioni arrivate dall'Aifa che mettono ancora una volta in difficoltà la capacità professionale del medico. Ma un medico deve assumersi la sua responsabilità, perché è in grado di farlo". Ma siete pronti ad assumervi questa responsabilità? "Assolutamente sì- ha risposto Magi- Il medico deve fare il medico: lo Stato può dare anche indicazioni, ma poi è il medico, con la sua esperienza, a dover decidere cosa fare, sempre rimanendo nell'ambito delle normative previste".
Secondo il presidente dell'Omceo Roma, dunque, bisogna "rimettere il 'pallino al centro', o meglio ridare il 'pallino' al medico- ha spiegato- ci troviamo ancora in uno stato di emergenza e se necessario dobbiamo modificare l'organizzazione anche della campagna vaccinale". Tra circolari del ministero e del Cts, per Magi si sta assistendo a una "delegittimazione dell'atto medico, perché il medico non può più vedere il paziente e decidere quale vaccino fargli inoculare o meno rispetto alle sue eventuali patologie. Ma è il medico che di volta in volta deve visitare il paziente, fargli un'anamnesi corretta e decidere la tipologia di vaccino in base alla sua storia sanitaria".
Insomma, è tornato a ribadire Magi, bisogna "rimettere il pallino al centro delle competenze mediche: qualunque farmaco può avere delle controindicazioni e per questo noi medici dobbiamo fare in modo di limitare il più possibile gli eventi avversi legati al vaccino".
E sui farmacisti che ora rifiutano di somministrare il vaccino, Magi ha infine detto: "Sembrava che la vaccinazione si limitasse solo all'inoculazione, che la potessero fare tutti, ma la verità è che racchiude tutta una procedura, dalla visita all'anamnesi fino al monitoraggio post-vaccino, che spetta solo al medico: chiaramente a tutela dei farmacisti e dei pazienti".
(Cds/ Dire)
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Roma, 14 giu. - "Sul 'mix' di vaccini sono ancora dubbioso, perché su eventuali controindicazioni ancora non esistono evidenze scientifiche di assoluta certezza". Lo ha detto il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, intervenendo in diretta ai microfoni di Radio Cusano Campus.
"In un recente studio pubblicato su 'Nature'- ha proseguito Magi- si legge che dopo la prima dose con Astrazeneca e la seconda con Pfizer c'è un aumento della risposta anticorpale da parte dell'organismo. Quindi sicuramente potrebbe dare una copertura, ma un'evidenza scientifica su eventuali eventi avversi non l'abbiamo, perché ancora manca una sperimentazione in questo senso".
SE MEDICO DÀ OK ANCHE SECONDA DOSE CON ASTRAZENECA - "Dobbiamo ascoltare anche le richieste dei cittadini: se qualcuno ha dubbi nel fare un vaccino differente rispetto a quello che ha già fatto, a quel punto sarà il medico, dopo un'attenta anamnesi, a consigliarli cosa fare" ha detto poi il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.
"Esiste la libertà di cura e di scelta del cittadino, anche la Costituzione lo prevede- ha proseguito- il cittadino ha la priorità e deve essere accontentato, nessuno in questo momento può obbligare a un trattamento sanitario". Quindi volendo rimane, laddove il medico sia d'accordo, la possibilità di fare la seconda di AstraZeneca? "È opportuno seguire le indicazioni che ci sono state date- ha risposto Magi- ma se tra gli under 60 qualcuno ritiene di non voler cambiare il vaccino, l'importante è che quando vada al centro vaccinale o dal medico di famiglia venga fatta un'anamnesi accurata. Sarà poi il medico a valutare e a consigliare o meno di fare la seconda dose con AstraZeneca".
Quello che infine è mancata, secondo Magi, è stata una "comunicazione chiara: si doveva dire che quel vaccino si poteva o non si poteva fare, perché le 'raccomandazioni' hanno creato solo confusione".
(Cds/Dire)
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Roma, 25 mag. - "È il caso di prevedere per i sanitari se è necessaria una terza dose di vaccino contro il Covid". Lo dice il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi. Ma come si deve comportare chi ha già contratto il virus? "Consiglio di fare un test sierologico a chi lo ha avuto in tempi 'remoti'- risponde- e chi avrà una carica anticorpale bassa potrà fare sicuramente una sola dose di vaccino, come se si trattasse di un richiamo. Tutti quelli che hanno contratto il Covid dovranno comunque, prima o poi, fare il vaccino".
(Cds/Dire)
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Roma, 24 mag. - "Per ora si stanno prendendo le prenotazioni, ma il rischio è che da qui a breve manchino i vaccini. Speriamo quindi nell'arrivo delle dosi promesse, così da riuscire a vaccinare come previsto". A fare il punto sull'andamento della campagna vaccinale nel Lazio è il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.
"Ci auguriamo- aggiunge- che agli annunci seguano i fatti, perché al momento non ci sono ancora vaccini a sufficienza".
Il presidente dell'Omceo Roma, quindi, torna a ribadire il "grandissimo" contributo che potrebbero dare i medici di famiglia alla campagna vaccinale, "così come già successo per le vaccinazioni antinfluenzali". Per Magi, poi, si sarebbe dovuto vaccinare "prima negli ambulatori pubblici, dove già ci sono i medici".
Infine, in merito alle vaccinazioni nelle farmacie che nel Lazio dovrebbero partire dal primo di giugno, il presidente dei medici di Roma si augura che "le anamnesi vengano eseguite correttamente e che non si verifichino problemi essendo esclusa dal dl Sostegni, approvato la settimana scorsa dalla Camera, la supervisione dei medici inizialmente prevista dalla legge di bilancio. Da medico- conclude Magi- devo dire che quest'ultimo punto mi lascia molto perplesso".
(Cds/ Dire)
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Roma, 21 mag. - "Sono pienamente d'accordo con quanto sollevato dalla Fnomceo". Così il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, commenta la 'Questione medica' sollecitata dalla Federazione degli Ordini con una lettera-manifesto indirizzata al ministro della Salute, Roberto Speranza, in cui si invitano le istituzioni sanitarie a mettere al centro "non i pareggi di bilancio" ma "gli obiettivi di salute, i professionisti e i cittadini", ma soprattutto non considerando più gli operatori come "prestatori d'opera, cui chiedere servizi al ribasso", ma come "il cuore e il cervello del sistema di cure".
"Anzi, aspettiamo che la Fnomceo crei un canale diretto con i vari ministeri- prosegue Magi- per poter interloquire su una riforma della sanità che veda tutte le figure professionali coinvolte, anche sulle decisioni di come poterla organizzare".
L'Ordine dei medici di Roma sostiene dunque la Fnomceo, anche per "coinvolgere tutti i sindacati ed eventualmente aprire un tavolo con i ministeri e Agenas", conclude.
(Cds/Dire)
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Roma, 17 mag. - "Contrariamente a quanto comunicatoci in precedenza, spiace apprendere che l'eventuale accordo con la medicina generale per il loro pieno e necessario coinvolgimento nella campagna vaccinale non sia stato condiviso con tutte le componenti della categoria, in quanto non presentato, discusso e appunto condiviso nelle sedi opportune come previsto dalle norme vigenti". Lo ha fatto sapere in una nota il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.
"Spiace doppiamente- ha proseguito- perche' circa una settimana fa lo stesso Ordine dei medici di Roma e provincia, in quanto organo sussidiario dello Stato, aveva chiesto un urgente incontro per poter dare il suo necessario contributo sulla vicenda organizzativa della campagna vaccinale del Lazio, rappresentando in toto la categoria medica e odontoiatrica".
Ha aggiunto quindi Magi: "Nella speranza che l'assessore D'Amato ci possa incontrare il prima possibile, ci auguriamo di mettere finalmente in campo tutte le forze per completare le vaccinazioni entro l'estate, sia della medicina generale ma anche delle altre categorie professionali (specialisti ambulatoriali, odontoiatri e specializzandi) firmatarie dell'accordo con il ministero della Salute e la Conferenza Stato-Regioni".
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Roma, 10 mag. - "I vaccini che abbiamo a disposizione sono tutti buoni, e io ritengo che la campagna vaccinale debba proseguire il piu' possibile, magari anche con degli 'Open day'. Ormai, infatti, siamo arrivati al punto che possiamo iniziare a somministrare dosi a gran parte delle persone che ancora non sono state vaccinate". Lo ha detto il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, intervenuto su Radio Cusano Campus nella trasmissione 'Genetica Oggi' condotta da Andrea Lupoli.
"Potremmo iniziare a vaccinare anche negli ambulatori delle Asl- ha proseguito- magari chi va a fare una visita cardiologica potrebbe ricevere il vaccino, senza bisogno piu' di prenotare.
Oppure i medici di famiglia potrebbero vaccinare negli hub o nei propri studi. Userei in questo caso il Johnson & Johnson perche' e' monodose e quindi agevola la situazione".
L'Unione europea, intanto, non ha rinnovato il contratto con AstraZeneca. La decisione e' stata annunciata dopo che due settimane fa la Commissione Ue aveva fatto causa all'azienda farmaceutica per non aver rispettato il contratto sulle consegne delle dosi di vaccino. "In generale- ha commentato Magi- il problema su AstraZeneca e' la comunicazione che e' stata data, perche' ha messo in agitazione le persone. A questo si e' aggiunta la decisione dell'Europa, per cui non compreremo piu' quel vaccino, ma non lo faremo perche' non e' efficace, sia ben chiaro, bensi' perche' AstraZeneca non e' stata affidabile nella consegna delle dosi ordinate. Speriamo che ora altri vaccini vadano a compensare la carenza. Ma ripeto: i vaccini sono tutti sicuri e le persone devono sapere che cosi' evitano di arrivare a una sintomatologia grave, magari in terapia intensiva, rischiando di morire. Questo- ha chiosato- e' lo scopo di tutti i vaccini". BENE HUB IN ZONE VACANZA, ENTRO SETTEMBRE TUTTI IMMUNIZZATI - "Dobbiamo assolutamente, entro la fine dell'estate, al massimo entro settembre, aver vaccinato tutti. Dobbiamo ricominciare a vivere, l'economia deve ripartire" ha detto ancora Magi.
"Il problema sono le dosi vaccinali, ma come ha assicurato il generale Figliuolo ne arriveranno milioni in tempi molto brevi e la campagna vaccinale avra' un'accelerazione importante. Si parla addirittura di creare degli hub o dei punti vaccinali nelle zone di vacanza- ha concluso- proprio per agevolare chi deve vaccinarsi".
(Red)
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Roma, 6 mag. - "È crollato tra gli operatori sanitari il numero dei positivi e questo senza dubbio dimostra l'importanza del vaccino. Lo stesso puo' dirsi di alcuni Paesi, come Israele e Inghilterra, dove una vaccinazione 'a tappeto' sulla popolazione ha dato i suoi frutti". Cosi' il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.
"Il vaccino- aggiunge- e' sicuramente una delle vie di uscita fondamentali per superare questa emergenza, indipendentemente dalla tipologia di vaccino usato".
I NUOVI DECESSI TRA ANZIANI NON VACCINATI E SOGGETTI FRAGILI - "In questo momento i decessi causati dal Covid sono nella stragrande maggioranza anziani che non si sono vaccinati, pazienti fragili o con patologie croniche" dice poi Magi parlando della tipologia dei pazienti deceduti nelle ultime settimane per il Covid-19.
"Le morti di questi giorni- spiega Magi- sono quelle di persone che hanno contratto il virus magari un mese o 20 giorni fa. Adesso la situazione degli anziani, con l'avanzare delle vaccinazioni, e' migliorata. Come nel caso dei pazienti fragili o con patologie croniche. Ecco perche' ritengo importantissimo vaccinare il prima possibile queste persone- sottolinea- perche' sicuramente avremo un beneficio sia in termini di ricoveri sia di terapie intensive ma sia, soprattutto, di decessi".
Entro meta' maggio, intanto, anche il Lazio riaprira' le Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) alle visite dei parenti. Ad annunciarlo e' stato ieri il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, durante la conferenza di presentazione degli effetti della campagna vaccinale sulla fascia over 80. "Sono d'accordo con questa riapertura- commenta Magi- certo e' che lo potremo fare solo nel momento in cui tutto il personale sanitario e tutti gli ospiti delle Rsa saranno immunizzati. E' importante, infatti, che questi incontri si svolgano nella massima sicurezza. Poi piano piano spero che si vaccineranno anche i parenti che vanno a fare visita".
(Cds/Dire)
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Roma, 3 mag. - "Intorno alla fine di luglio, intanto, faremo tutti quanti un test sierologico per capire se siamo coperti o meno". Risponde cosi' il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, in merito a una eventuale terza dose di vaccino anti-Covid come richiamo, ipotesi su cui sono al lavoro gli scienziati, che stanno monitorando la durata dell'immunita' dei vari vaccini in circolazione. Ognuno di quelli attualmente a disposizione in Italia e in Europa (quelli a Rna prodotti da Pfizer/BioNTech e da Moderna e i due a vettore virale prodotti da Astrazeneca e da Johnson & Johnson), come e' noto, prevedono tempistiche di somministrazione diverse e solo quello di J&J e' monodose.
"Al momento ancora non sappiamo quanto dura l'immunita' con il vaccino- spiega Magi- ma sicuramente sara' diversa da persona a persona. Lo stesso, d'altronde, accade per chi si ammala di Covid: ci sono persone che mantengono a lungo un dosaggio di anticorpi molto alto, altre invece che lo perdono rapidamente.
Pfizer per esempio garantisce un'immunita' di sei mesi, quindi al momento noi medici siamo ancora tutti quanti immunizzati.
Sicuramente, pero', questo e' un tema su cui gia' stiamo riflettendo perche' bisognera' iniziare a pensare, specialmente per gli operatori sanitari, a una copertura successiva al vaccino".
Pfizer e Moderna, intanto, stanno gia' lavorando a un 'aggiornamento' dei vaccini per le varianti, ma "sembra che siano tutte coperte, chi piu' e chi meno", conclude Magi.
(Cds/Dire)
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Roma, 26 apr. - "Bisognerebbe trovare la soluzione piu' semplice possibile, che dia piu' garanzie possibili di tranquillita' a studenti e insegnanti". Lo ha detto il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, interpellato in merito al rientro nelle classi degli studenti dei liceali e all'idea dei tamponi salivari.
"Naturalmente e' necessario seguire le norme di distanziamento- prosegue Magi- tenere la mascherina e ora, visto che la stagione lo permette, magari fare le lezioni all'aperto. Mi rendo conto che non sarebbe cosi' facile, ma bisogna cercare di portare a termine quest'anno scolastico un po' disastrato...".
I test salivari possono essere davvero utili per monitorare il Covid tra i banchi? "Potrebbero essere utili- risponde Magi- ma aspettiamo di vedere i risultati di questa 'sperimentazione', bisogna vedere quanto siano efficaci o meno, quanti falsi negativi o falsi positivi possono dare. Diciamo che potrebbe essere un'area di test importante, per poi usarli su tutto il territorio nazionale".
Nel Lazio una prima sperimentazione sui test salivari e' stata fatta dallo Spallanzani di Roma, ma l'Istituto per le Malattie Infettive ha fatto sapere che tali test "non sono sufficientemente performanti". Secondo il presidente dei camici bianchi capitolini, ad ogni modo, i test salivari nelle scuole sarebbero "auspicabili perche' sicuramente meno invasivi e traumatici dei tamponi, soprattutto per bambini e ragazzi. Il tampone non e' una 'passeggiata di salute'- dice Magi- e sarebbe poco agevole farne uno ogni volta che si deve entrare a scuola. Certo e' che, con gli istituti aperti, sarebbe importantissimo avere un tracciamento di chi entra e chi esce", conclude.
(Cds/Dire)
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Roma, 22 apr. - "I medici vaccinatori sono pronti. I ritardi semmai hanno riguardato la macchina organizzativa. Sono dispiaciuto per queste critiche, perche' i medici non se le meritavano". Cosi' Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici di Roma, commenta le accuse di ritardi nelle vaccinazioni attribuite ai medici di medicina generale.
"In questi giorni- prosegue- stiamo lavorando sulla campagna vaccinale per essere pronti per quando arriveranno i vaccini.
Stiamo inoltre ragionando sul richiamo previsto per luglio di molti medici che sono stati vaccinati a gennaio, perche' dopo 6 mesi teoricamente finisce l'immunita'". La speranza, per Magi, e' che "per quel periodo i vaccini abbiano avuto un upgrade relativo alle varianti in circolazione", conclude.
(Cds/Dire)
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Roma, 19 apr. - "Le riaperture, senza fare i vaccini, sono un azzardo a livello sanitario. Ma mi rendo conto che a livello economico ci sono dei problemi". Cosi' il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, in merito alle riaperture di alcune attivita' in Italia a partire da lunedi' prossimo.
"Se riuscissimo a coprire la popolazione con i vaccini sarebbe molto piu' semplice riaprire- ha proseguito Magi- in Inghilterra e in Israele lo hanno fatto perche' hanno vaccinato la popolazione, ci sono poi altri Paesi europei che non hanno chiuso completamente ma hanno meno morti dei nostri, bisogna allora ancora capire bene questo fenomeno. Certamente a livello economico l'Italia non puo' continuare a bloccare le attivita' produttive, si possono provare a riaprire piano piano, con criterio e con rispetto delle regole".
I cittadini, sottolinea pero' Magi, questa volta "devono capire che adesso tocca a loro, non possono ancora una volta delegare ad altri le responsabilita', che sono solamente dei singoli. Sono i singoli che devono rispettare la legge, perche' se non lo fanno si crea un problema grande. È facile accusare gli altri, adesso dobbiamo essere noi a rispettare quello che ci dicono di fare". Secondo il presidente dei medici capitolini, dunque, l'importante e' che le riaperture "si facciano con delle regole ben precise di sicurezza, che pero' vanno fatte rispettare. D'altronde sono gli stessi operatori a denunciare le loro difficolta', molti ristoratori addirittura dicono che quando arrivano le persone non sono in grado di gestirle. Allora deve esserci qualcuno che faccia un controllo serrato, anche se, ripeto, a livello sanitario le riaperture sono un azzardo".
Anche per eventuali trasgressioni da parte dei gestori? "Il rischio c'e'. Ma soprattutto i cittadini. Infatti anche questo fine settimana- ha risposto Magi- in alcune strade di Roma non si riusciva a camminare per la folla di persone che c'era".
Quanto a un eventuale Lazio in zona gialla 'rafforzata', il presidente dell'Omceo Roma infine ha detto: "Non vorrei che fosse un arancione 'mascherato'... In ogni caso i dati stanno finalmente tendendo a un miglioramento ma bisogna evitare di tornare come prima. La Sardegna, ricordiamolo, ha impiegato 20 giorni per passare da bianca a rossa. Il problema e' sempre la mancanza di vaccini".
(Cds/Dire)
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Roma, 16 apr. - "Non bisogna prendere nulla 'sotto gamba' ed e' necessario monitorare con attenzione gli eventi avversi. Ma i vaccini sono tutti sicuri". Cosi' il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.
"Fondamentale e' il ruolo del medico, che prima di somministrare un vaccino, cosi' come un farmaco, deve fare un'ottima anamnesi- ha proseguito Magi- deve capire se il paziente ha o meno delle controindicazioni e, se ha dei dubbi, deve richiedere delle analisi in modo da poter indagare se quella persona puo' essere vaccinata e con quale vaccino". Deve dunque essere il medico, rispetto alle caratteristiche del paziente, a decidere "se inoculare o meno il vaccino, se quel vaccino e' indicato o meno per lui- ha aggiunto Magi- e se quel vaccino va cambiato, possibilmente nello stesso hub o nella stessa struttura sanitaria in cui il paziente si trova, senza ricominciare da una nuova prenotazione".
Quanto agli eventi avversi del vaccino di AstraZeneca, Magi ha detto: "Ci sono molti piu' effetti collaterali per farmaci che noi quotidianamente utilizziamo rispetto a quelli descritti con AstraZeneca. Se parlassimo soltanto del numero di trombosi date dal fumo di sigaretta ci spaventeremmo. AstraZeneca e' zero rispetto al fumo di sigaretta, eppure le persone continuano a fumare. In Italia si sono verificati undici casi di effetti collaterali con AstraZeneca, ma chi fuma e' soggetto a trombosi e puo' andare incontro a patologie ancora piu' gravi". Lo stesso, per il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, vale anche per il secondo vaccino a vettore vettoriale, cioe' quello di Johnson & Johnson: "Le dosi che abbiamo vanno utilizzate- ha detto Magi- Insisto: sono vaccini sicuri, lo abbiamo visto anche in Inghilterra, dove il 70% delle persone e' gia' stato vaccinato, in Israele grazie ai vaccini sono di fatto gia' usciti dalla situazione di emergenza. Bisogna tranquillizzare le persone e dirgli che i vaccini sono sicuri: ci sono molte piu' controindicazioni per altre cose che noi quotidianamente facciamo rispetto al rischio che corriamo con un vaccino".
In merito alla situazione dei vaccini nel Lazio, infine, Magi ha detto: "Siamo pieni di hub e i vaccinatori sono pronti.
Aspettiamo solo le dosi".
(Cds/Dire)