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Al via la campagna dell’OMCeO di Roma contro le aggressioni ai medici e al personale sanitario, che si avvale di una serie di testimonial per diffondere tra i cittadini la consapevolezza sul ruolo e l’operato fondamentale di coloro che indossano un camice bianco, sia per la salute del singolo paziente sia per quella dell’intera collettività. Tanti messaggi di invito a comportamenti civili responsabili, rivolti al grande pubblico, che mirano a riportare la serenità nel rapporto con il medico e gli altri operatori della Sanità, i quali non possono e non devono più essere bersaglio di crescenti e insensate violenze. Il Presidente dell’Ordine della Capitale, Antonio Magi, annunciando l’iniziativa, introduce il video con il primo appello, quello di Maria Grazia Cucinotta, già testimone della FNOMCEO e protagonista del film della Federazione nazionale “Notturno” presentato alla Camera dei Deputati.
Questo il messaggio dell nota attrice impegnata nella campagna contro le aggressioni ai mediciAbbiamo incontrato Maria Grazia Cucinotta in occasione della presentazione del film notturno, realizzato con la collaborazione della Fnomceo per denunciare la violenza.contro gli operatori sanitari, a cui ha preso parte.L'attrice ha ribadito l'importanza e il valore del SSN e il ruolo dei medici. In particolare ha ricordato che "il nostro SSN è al servizio di tutti ed è a titolo gratuito".In più ha aggiunto "i medici, che sono lì per salvare vite, devono essere tutelati. I medici che lavorano in luoghi isolati rischiano di diventare delle prede di persone con psicopatie che vedono le donne come quelle che devono diventare un loro oggetto sessuale. Queste persone vanno tutelate".
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(Mel/ Dire) Roma, 3 feb. - "Il servizio sanitario nazionale e' un'eccellenza. Ci lavorano colleghi di grande capacita' e competenza. Faccio quindi i complimenti ai professionisti che allo Spallanzani hanno isolato il Coronavirus, un fatto che speriamo ci permettera' di arrivare ad avere una cura". Lo ha detto il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi, intervenendo a Radio Cusano Campus.
Nel team di virologhe che hanno isolato il virus responsabile dell'epidemia, c'e' anche una ricercatrice precaria della struttura. "Purtroppo ci sono tanti professionisti che vivono il precariato da anni, dobbiamo cogliere l'occasione per dimostrare che e' possibile stabilizzare- ha sottolineato Mag i- Io conosco medici che sono precari da 17 anni. I costi di queste persone fanno parte del bilancio dell'azienda, non si capisce perche' non si possono stabilizzare. In questo modo si eviterebbe anche la fuga dei giovani fuori dall'Italia"
Per quanto riguarda la caccia alle mascherine nelle farmacie della Capitale, Magi ha spiegato che "bisogna superare questa psicosi. Tutto sta andando nel migliore die modi, non c'e' una situazione di allarme, anzi vorrei dire il morbillo sta provocando piu' morti. Abbiamo il miglior sistema di monitoraggio, dobbiamo vivere tutti piu' serenamente".
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(ROMA TODAY Redazione del 02.02.2020)
Antonio Magi è il presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma. Ha deciso di condividere una riflessione sul ruolo dei medici italiani, prendendo spunto dall'incessante lavoro svolto in questo periodo emergenziale dettato dal Coronavirus.
Troppo spesso, infatti, i suoi colleghi sono aggrediti, insultati, vessati, ritenuti responsabili di ogni disservizio del Servizio Sanitario Nazionale. Poi, all'improvviso, chiamati a compiere missioni delicate come quella di recuperare gli italiani bloccati in Cina. Mai dare per scontati i medici, eccellenza e certezza del Paese.
“I medici italiani - denuncia Magi - sono professionisti sanitari bersaglio di aggressioni e violenze ormai quotidiane, spesso vittime di denunce immotivate, sponsorizzate da associazioni senza scrupoli che dicono di operare in difesa dei cittadini. I medici italiani sono quelli che con turni massacranti, spesso non remunerati, lavorano negli ambulatori delle Asl, visitano le persone anche in luoghi e località disagiate, vanno a domicilio dei più fragili e non autosufficienti. Quando ci sono emergenze come terremoti, alluvioni, epidemie e pandemie sono subito pronti ad aiutare e mettersi a disposizione, memori e fedeli a quel giuramento di Ippocrate che molti addirittura ritengono inutile e vetusto. È proprio quel codice deontologico che all’articolo 8 recita che il medico in caso di urgenza, ha l’obbligo di intervenire indipendentemente dalla sua abituale attività; deve prestare soccorso e comunque attivarsi tempestivamente per assicurare idonea assistenza. All’articolo 9, invece, è scritto che in caso di calamità o emergenza il medico in ogni situazione deve porsi a disposizione dell'Autorità competente".
“Oggi che stiamo vivendo un’emergenza sanitaria globale - continua Magi - i medici hanno risposto immediatamente e senza indugio, mettendosi a disposizione delle autorità ordinistiche e del ministero della Salute. Dobbiamo ringraziare questi medici, e in particolar modo quelli che stanno rispondendo h24 al numero verde istituito del ministero della salute, il 1500, così come quei medici che hanno attivato il cordone sanitario necessario in questi casi operando in prima linea negli aeroporti e nei porti, negli ambulatori negli ospedali pronti ad affrontare l’emergenza. Come Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma voglio ringraziare in particolare modo i medici di famiglia della Fimmg e gli specialisti ambulatoriali del Sumai che entro due ore dalla comunicazione di attivazione dei protocolli del Ministero si sono messi a disposizione, pronti a fronteggiare l’emergenza; i medici del SASN, che operano sotto il coordinamento del Ministero della Salute, i medici ospedalieri dello Spallanzani e di tutte la altre strutture che come accade 365 giorni l’anno lavorano con professionalità per affrontare tutte le emergenze".
"Ringrazio infine - conclude Magi – quei medici partiti in queste ore, diretti a Wuhan, per andare a recuperare i nostri connazionali bloccati in Cina e riportarli in Italia accompagnati dal viceministro Pierpaolo Sileri, medico anche lui e iscritto all’Ordine dei Medici di Roma. Vogliamo augurare a questi colleghi l’esito positivo della missione”.“
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Magi (Omceo Roma): “L’uscita dal commissariamento è un’ottima notizia. Zingaretti ha lavorato bene, ma chiediamo il rilancio della sanità. Ora non ci sono più scuse”
12 anni in piano di rientro hanno rischiato di mettere in ginocchio la sanità della Regione. Grazie però all’impegno dei medici e al sacrificio dei cittadini che hanno pagato il prezzo più alto l’obiettivo dell’uscita dal commissariamento sembra veramente a portato di mano. La giunta ha sicuramente lavorato bene, però ora si deve partire con progetti e investimenti.
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(DIRE) Roma, 28 gen. - "In questo momento c'e' una psicosi, come purtroppo spesso accade in casi del genere. Proprio per questo stiamo cercando di dare informazioni utili per quello che riguarda lo stato dell'arte sul Coronavirus. Ma i cittadini devono stare tranquilli: in caso di febbre alta o sintomi influenzali basta rivolgersi al proprio medico di famiglia, perche' lui sa cosa fare. Non bisogna andare al Pronto soccorso perche' si ha la febbre o la tosse, altrimenti in casi di emergenza si crea un problema di affollamento delle strutture". Risponde cosi' il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, interpellato dall'agenzia Dire in merito alla notizia relativa alle mascherine protettive andate esaurite nelle farmacie di Roma e Milano.
"Al momento non ci sono casi segnalati in Italia- ha proseguito Magi- e la situazione e' sotto controllo".
Per dare supporto al cordone sanitario nei porti e negli aeroporti, ma anche al numero verde 1500 attivato dal ministero della Salute, ha ricordato Magi, l'Ordine dei medici di Roma "ha messo a disposizione circa 40 medici specialisti ambulatoriali e 24 medici di medicina generale. La loro formazione e' iniziata domenica e credo che presto, probabilmente oggi stesso, uscira' l'ordinanza per cui saranno gia' operativi". All'appello avanzato dall'Omceo in poche ore avevano risposto 150 medici.
"Inoltre l'Ordine- ha concluso- e' sempre disponibile a dare informazioni ai cittadini che volessero rivolgersi a noi".
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150 camici bianchi reclutati in poche ore per far fronte ad una criticità sanitaria di carattere mondiale, donne e uomini che hanno dimostrato grande senso di responsabilità. Attivata una casella di posta dedicata per chi volesse offrire la propria disponibilità
“L'Ordine provinciale di Roma dei medici chirurghi e odontoiatri ringrazia i colleghi romani per la grande ed immediata disponibilità dimostrata, nell'ultimo week end, nel rispondere alle richieste del Ministero della Salute al fine di organizzare il cordone sanitario presso l'aeroporto di Fiumicino e il call center al ministero della Salute nr telefonico 1500”.
Così Antonio Magi e Pierluigi Bartoletti, rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell’Omceo capitolino. “All'appello avanzato da quest'Ordine, in poche ore, hanno risposto in 150 medici. È un segnale che sottolinea e conferma il grande senso di responsabilità che sorregge e anima il lavoro dei medici dell'area metropolitana. Qualora ci fosse un ulteriore bisogno di medici da parte del Ministero della Salute – concludono Magi e Bartoletti – l’Ordine ha attivato una specifica casella di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. dedicata a chi volesse offrire la propria disponibilità per far fronte a questa emergenza sanitaria”.
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Roma, 21 gen. - Grazie al nuovo regolamento regionale sulle autorizzazioni sanitarie "le norme sono semplificate e sono molto piu' facilmente attuabili da tutti". Lo ha detto il vicepresidente dell'Ordine dei Medici Roma, Pier Luigi Bartoletti, intervistato oggi dall'agenzia Dire in occasione del convegno 'Nuovo regolamento regionale sulle autorizzazioni sanitarie. Cosa cambia per medici ed odontoiatri?' promosso dall'Omceo Roma. L'incontro si e' svolto nell'aula Roberto Lala."L'Ordine dei Medici di Roma partecipera' con la Regione Lazio ad un tavolo per verificare che i tempi di approvazione siano effettivamente quelli richiesti dal regolamento- ha fatto poi sapere Bartoletti- e non, come prima purtroppo spesso accadeva, che alcuni colleghi dovevano aspettare mesi e mesi prima di avere una risposta". Anche per questo, l'Ordine dei medici capitolino ritiene "sia giusto avere dei regolamenti e delle norme che aiutano i colleghi a far si' che i cittadini abbiano un servizio degno di questo nome- ha concluso il vicepresidente- cosi' come e' giusto che tali norme, che contemplano dei tempi, siano rispettate dai medici e dalla parte pubblica".
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Roma, 21 gen. - "Chiediamo di rispettare i tempi (120 giorni) per l'apertura anche degli ambulatori e dei poliambulatori medici ed odontoiatrici, non soltanto nell'interesse della professione, ma soprattutto per quello della salute pubblica del cittadino. Un maggior numero di operatori e di strutture sul territorio danno piu' offerta di salute e garantiscono al tempo stesso una maggiore competitivita', anche dal punto di vista economico sanitario per il cittadino". La richiesta arriva dal presidente della Cao (Commissione Albo Odontoiatri) di Roma, Brunello Pollifrone, intervistato dall'agenzia Dire oggi a Roma in occasione del convegno 'Nuovo regolamento regionale sulle autorizzazioni sanitarie. Cosa cambia per medici ed odontoiatri?' promosso dall'Omceo Roma. L'incontro si e' svolto nell'aula Roberto Lala. "Abbiamo chiesto oggi che il termine di apertura delle strutture sia 'perentorio', nel senso che ci siano delle certezze nei famosi 120 giorni. Questo vuol dire che secondo noi, come Ordine dei Medici di Roma, in 120 giorni la procedura deve essere chiusa e, qualora non lo fosse, bisogna dare la possibilita' di aprire le strutture anche in attesa dei controlli".Ha spiegato Pollifrone che la questione cammina su due binari: "Il primo e' aprire uno studio sia medico sia odontoiatrico, quindi un'attivita' professionale che, con nostra grande soddisfazione, la Regione da' la possibilita' di aprire in tempi brevissimi- ha sottolineato- un'altra cosa e' aprire invece una struttura medica oppure odontoiatrica, quindi un poliambulatorio o un ambulatorio. Nel primo caso l'apertura puo' essere immediata: se non si fa attivita' invasiva avviene subito, in 24 ore; se si fa invece attivita' invasiva si manda la documentazione alla Regione e, nel momento in cui la stessa recepisce il documento (quindi se si invia per Pec anche in questo caso in 24 ore), l'apertura dello studio puo' avvenire prima dei controlli successivi degli organi di vigilanza delle Asl. Quanto ai 120 giorni, questi si riferiscono soltanto alle strutture mediche ed odontoiatriche. E per strutture intendiamo quei luoghi dove c'e' una complessita' organizzativa che supera il singolo professionista; rientrano in questa categoria per esempio gli ambulatori e i poliambulatori sia medici sia odontoiatrici. In quel caso 120 giorni e' il limite massimo".Quindi un tempo "si doveva organizzare l'apertura, presentare la documentazione e attendere i controlli delle Asl e quelli relativi alle autorizzazioni del municipio che hanno a che fare con l'urbanistica. In questo caso- fa sapere il presidente della Cao Roma- si supera invece la parte urbanistica e si aspettano soltanto i controlli delle Asl, oltre alle procedure regionali, e il tutto si deve concludere ordinatoriamente in 120 giorni. E sottolineo la parola 'ordinatoriamente' perche', come gia' ho ribadito, non si tratta di un termine perentorio". Quanto alle Societa' tra professionisti, anche in questo caso "ci vuole una norma che dia delle certezze- ha aggiunto Pollifrone- La Stp non e' altro che uno studio equiparato ad uno associato, questo va chiarito definitivamente. È capitato invece che qualche funzionario regionale non abbia dato la possibilita' di aprire subito lo studio perche' lo equiparava ad una societa', quindi ad un ambulatorio, con tempi tecnici piu' lunghi. Questo per noi non va bene, abbiamo chiesto in modo chiaro che venga tutto normato in tempi brevi. Tra l'altro una normativa che semplifica tutto e che da' la possibilita' di aprire uno studio Stp in tempi veloci ci metterebbe come prima regione d'Italia ad aver normato e ad aver dato una risposta esplicativa a questo tipo di apertura.Ci auguriamo che la Regione risponda in tempi brevi- ha concluso- noi abbiamo gia' mandato una nota e siamo in attesa che questa venga recepita".
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Si pubblica di seguito l'articolo dell'Agenzia Dire sull'argomento di cui all'oggetto
https://www.dire.it/newsletter/odm/anno/2020/gennaio/13/?news=C01
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Si pubblica di seguito l'articolo dell'Agenzia Dire sull'argomento di cui all'oggetto
https://www.dire.it/newsletter/odm/anno/2020/gennaio/08/?news=C02
Assistenza domiciliare, dal 1 gennaio in vigore nuovo sistema. Giudizio sospeso ma forti perplessità
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In data oderna l'OMCeO Roma ha diffuso il seguente comunicato stampa a seguito del DCA U00525 del 30 dicembre 2019, con il quale la giunta Zingaretti ha inteso, dal 1 gennaio 2020, riorganizzare, seppur provvisoriamente, l'assistenza domiciliare nel Lazio. L'Ordine provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e Odontoiatri in linea di principio guarda con favore ad una revisione dell'assistenza domiciliare che tenda a prendersi cura delle persone più fragili nel proprio domicilio però il giudizio su questo piano, che ribadiamo provvisorio, resta sospeso a causa di forti perplessità.
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In data odierna è stato diffuso il comunicato sul protocollo d'intesa firmato questa mattina tra l’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) e il Municipio II. A sottoscrivere l'accordo collaborazione sono stati la presidente del municipio di Roma, Francesca Del Bello, e il presidente dei medici capitolini, Antonio Magi; presenti alla firma il consigliere e coordinatore dell’Area rapporti con i Comuni e Affari Esteri dell’OMCeO, Foad Aodi, e Laura Elena Pacifici, membro della Commissione Solidarietà e Cooperazione Internazionale.Tra i punti previsti dall’intesa c’è la costituzione di un tavolo interistituzionale in integrazione con la ASL RM1 con l’obiettivo di monitorare la sanità locale e il fabbisogno di servizi nel territorio, favorire lo scambio d’informazioni e il rapporto medici e cittadini a difesa del diritto alla salute, la promozione di iniziative congiunte con i rappresentanti delle associazioni di pazienti e i professionisti del settore sanitario. “E’ un ulteriore tassello che oggi poniamo nella costruzione di un rapporto sempre più capillare, stretto e istituzionale con il territorio e con i suoi residenti”, ha sottolineato Magi. “C’è necessità di rinsaldare la fiducia dei pazienti verso i medici e al contempo offrire più ascolto e presenza. Le istituzioni come i municipi possono interagire con noi per monitorare le possibili criticità e programmare meglio l’offerta di servizi. L’Ordine è un ente sussidiario dello Stato – ha ricordato il suo presidente – e come tale deve tutelare la salute dei cittadini oltre che vigilare sull’etica della professione. Essere presenti sul territorio, collaborare con le istituzioni che lo governano, con i presidi sanitari e con i medici che vi operano è un nostro preciso dovere.”
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In data odierna è stato diffuso il comunicato dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne e il femminicidio.
"Il 25 novembre anche il nostro Ordine professionale partecipa, come già da molti anni, alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne e il femminicidio ribadendo il nostro impegno e supporto alla prevenzione e al contrasto di tutte le forme di violenza verso le donne”, dichiara iil presidente dei camici bianchi della Capitale, Antonio Magi. “Nel nostro ruolo di medici chiediamo alle forze di polizia di non sottovalutare mai le denunce presentate dalle donne, alla politica di inasprire le pene, agli educatori di insegnare il rispetto delle donne e a queste di non ignorfare eccessive gelosie, aggressività e, soprattutto, controlli ingiustificati sulla loro vita quotidiana. A tutti i medici chiediamo maggiore sensibilità e ascolto per le donne”, ricorda Magi.
La giornata contro le vittime di violenza sarà poi celebrata all’Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma (OMCeO) l’11 gennaio 2020, coordinata dalle consigliere Rosa Maria Scalise e Cristina Patrizi, alla presenza del presidente e dell’intero Consiglio.
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(DIRE) Roma, 21 nov. - "Una campagna importante perche' sottolinea il fatto che non solo un professionista della salute puo' salvare una vita. Ci sono delle manovre che possono arrestare una emorragia, e il tempo e' decisivo ai fini dell'impedire la morte di una persona. L'iniziativa e il corso di formazione di oggi hanno l'obiettivo di insegnare a tutti come agire correttamente in caso di emergenza. Come Ordine dei medici di Roma siamo molto sensibili a questo discorso visto che abbiamo aperto la nostra sede ai cittadini per insegnare proprio loro come comportarsi in caso di emergenza nei traumi da strada ma anche manovre di disostruzione nel caso di bambini che rischiano il soffocamento. In tutti questi casi bastano poche manovre per salvare una vita. Bisognerebbe mutuare il modello americano che prevede un corso di Blsd negli ultimi anni delle scuole superiori e riproporlo a tutti i nostri studenti". Cosi' Antonio Magi, presidente dell'Omceo Roma, parlando con l'agenzia di stampa Dire a margine della campagna di presentazione 'Stop the bleed' al Policlinico Umberto I di Roma.