Si comunica che, al fine di rendere maggiormente fruibili le comunicazioni pubblicate dall’Ordine tramite la Newsletter, tra Novembre ed Ottobre 2017 sono state contattate tutte le strutture pubbliche insistenti nel territorio di Roma e provincia con la richiesta di creare un collegamento del flusso informativo con l’Ordine e quindi abilitare la visualizzazione della newsletter nelle rispettive intranet. 

A tale proposta, hanno risposto favorevolmente l’Ospedale Generale Santo Spirito, l’Ospedale Regionale Oftalmico, la ASL RM 1 e la ASL RM4.

Pertanto, ad oggi è possibile visualizzare nelle intranet delle strutture menzionate, la Newsletter dell’OMCEO.   

Il Consiglio Direttivo del 15 marzo scorso ha ratificato la pubblicazione del bando per diventare Collaboratori Deontologici che è rivolto a tutti gli iscritti all'OMCeO di Roma.

Le domande di candidatura, secondo la modulistica prevista, dovranno essere inviate via PEC all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. dalla data di pubblicazione del bando (20.03.2018).

BANDO COLLAORATORI DEONTOLOGICI

MODELLO CANDIDATURA

In occasione della ricorrenza dell’8 marzo l’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) esprime vicinanza a tutte le donne medico che quotidianamente sono impegnate nell’assicurare, con dedizione, cure ai malati e che, contemporaneamente e con grandi sacrifici, si occupano della loro famiglia: figli, genitori, mariti.

 

TESTO COMUNICATO

Di seguito l'odierno comunicato stampa sulla presentazione del Manifesto #ComuniUniti, tenutasi ieri a Cerveteri nell’ambito dell’iniziativa “Sanità, comuni e territorio: servizi, prospettive e cooperazione internazionale” organizzata dall’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) insieme al Comune della città.

I principali punti programmatici del Manifesto prevedono la collaborazione tra i Comuni della provincia di Roma, l’Ordine capitolino, le ASL, gli infermieri e le associazioni per una sanità di qualità e una maggiore informazione, anche in lingua straniera, per difendere il diritto alla salute e combattere i pregiudizi, per garantire servizi sanitari e prevenzione. Una sanità che sappia raggiungere tutti i cittadini sul territorio grazie al continuo aggiornamento professionale e lo sviluppo della telemedicina. Soprattutto che sappia innovarsi e semplificarsi a favore del cittadino-paziente.

 “Con l’iniziativa presentata ieri a Cerveteri l'Omceo di Roma ha iniziato ad attuare concretamente il programma che si è dato il nuovo Consiglio direttivo e intende arrivare a casa di tutti gli abitanti nel territorio di nostra competenza, collaborando con le istituzioni locali e con tutti i presìdi sanitari. Perché al primo posto nel nostro compito c’è il diritto-dovere di tutelare la salute dei cittadini”, dichiara Antonio Magi, presidente dell’Ordine capitolino.

Sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco e l’assessore alla Cultura e allo Sport di Cerveteri, Alessio Pascucci e Federica Battafarano, il consigliere dell'OMCeO Roma Foad Aodi e il direttore sanitario dell’Asl Roma 4, Carmela Matera.

Il Manifesto è stato già sottoscritto da Comune di Cerveteri e Comune di Ladispoli, Omceo Roma, ASL RM4 di Civitavecchia, SUMAI, Federazione dei medici di famiglia di Roma, IPASVI, AMSI, Co.Mai, UNITI PER UNIRE, A.S.S.O, e B-ACADEMYE.

TESTO COMUNICATO

Lunedì 11 dicembre 2017 si è proceduto alla proclamazione degli eletti della tornata elettorale per il rinnovo deglio organi Isituzionali del triennio 2018-2020.

CONSIGLIO DIRETTIVO

Lunedì 11 dicembre 2017 si è proceduto alla proclamazione degli eletti della tornata elettorale per il rinnovo deglio organi Isituzionali del triennio 2018-2020

ODONTOIATRI

Lunedì 11 dicembre 2017 si è proceduto alla proclamazione degli eletti della tornata elettorale per il rinnovo deglio organi Isituzionali del triennio 2018-2020.

REVISORI

Di seguito il comunicato dell'Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri sulla decisione della Direzione della ASL Roma 5 di bandire un avviso interno per il conferimento dell’incarico di responsabilità per la UOSD Igiene degli Alimenti e della Nutrizione indicando non solo medici inquadrati in questa disciplina ma anche Veterinari.

Si tratta di una decisione assai grave”, afferma il presidente dell’Ordine, Giuseppe Lavra. “Il Servizio in questione, infatti, oltre a trattare il controllo degli alimenti per valutare i rischi sula salute umana da assunzione di quelli non idonei, è deputato alla valutazione del corretto apporto nutrizionale nelle varie età e agli interventi di prevenzione delle patologie causate da squilibri della dieta. Tra questi, ad esempio, l’obesità che rappresenta attualmente uno dei principali fattori di rischio per la popolazione e che va affrontato – ricorda Lavra - con una specifica preparazione e attraverso corsi di specializzazione nella materia”.

L’Ordine della Capitale auspica, pertanto, che la ASL Roma 5, nella persona del Direttore Generale, Vitaliano De Salazar, ponga immediato rimedio a questo evidente errore, revocando in autotutela il bando, in quanto – si sottolinea - l’assegnazione a un medico veterinario della responsabilità del servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione rappresenterebbe un esercizio abusivo di professione medica.

 

TESTO COMUNICATO

In data odierna è stato diffuso il comunicato del Presidente dell'Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri, dott. Giuseppe Lavra, in merito alle anomalie che si sarebbero verificate durante lo svolgimento dell'esame d’ammissione al corso di formazione triennale in medicina generale.

Faremo tutte le verifiche necessarie e sono pronto a rispondere pubblicamente del comportamento dei miei delegati, nei confronti dei quali confermo la mia piena fiducia e ho già inviato richiesta di una dettagliata relazione scritta sull'andamento della giornata a tutti i Presidenti e ai Commissari d'esame designati dall’Ordine professionale. Sono determinato ad andare avanti e a indagare sulle responsabilità delle eventuali disfunzioni organizzative oggetto di segnalazione”, dichiara Lavra, sottolineando al contempo che i propri delegati “sono stati designati e selezionati in modo del tutto autonomo e senza coinvolgere quelle forze sociali che da sempre sono impegnate in questo sistema e che gli stessi hanno solo presieduto le prove d’esame e non hanno partecipato all’intero processo organizzativo dell’evento concorsuale”.

Il Presidente dell’Ordine della Capitale inoltre ritiene che “sia giunto il momento di chiedersi se abbia ancora senso convivere in un sistema che mantiene in piedi il penoso, e per certi versi macabro, imbuto che costringe migliaia di medici a contendersi pochi posti nelle scuole di specializzazione e nel corso di formazione triennale per la medicina generale. Se hanno già superato la selezione per accedere al corso di laurea in Medicina e Chirurgia – prosegue Lavra – avrebbero tutti pieno diritto ad accedere alla formazione specialistica in assoluta armonia e coerenza con la programmazione che li ha già selezionati. Basta con questa giostra di concorsi: più posti nei vari corsi formativi in base al numero dei laureati”.

TESTO COMUNICATO STAMPA

Di seguito il comunicato dell'Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri in merito al provvedimento della Regione Lazio per la stabilizzazione del personale precario che ha escluso quello delle strutture sanitarie private.

Condivido pienamente quanto affermato dal Segretario Regionale per il Lazio e Vice Segretario Nazionale della CIMOP, Stefano Neri” - afferma Giuseppe Lavra, presidente dell'Ordine della Capitale – e le osservazioni contenute nella lettera che ha inviato a me e, contestualmente, al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al presidente e al vicepresidente della VII Commissione consiliare Politiche Sociali e Salute, Rodolfo Lena e Antonio Aurigemma. Non includere nel provvedimento i medici che lavorano nelle strutture private è una discriminazione oggettiva, anche se probabilmente non voluta, in quanto – evidenzia Lavra - pur se risultano operare a titolo libero professionale in realtà lo fanno in modo coordinato e continuativo, sono sottopagati e privi di tutele contrattuali. Propendo per una svista di chi ha predisposto tale provvedimento, poiché va dato atto al presidente Zingaretti dell’attenzione che sta manifestando per l’annosa e dolorosa questione del precariato. Pertanto – esorta il rappresentante degli oltre 40 mila camici bianchi della Capitale - lo invito ad ascoltare il giusto richiamo del dottor Neri e a rettificare il DCA, includendo anche questi medici nella quota del personale dipendente e contrattualizzato

 

TESTO COMUNICATO

In merito allo sfortunato e tragico esito del trapianto cardiaco effettuato presso l'ospedale S. Camillo della Capitale, il presidente dell'Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO), Giuseppe Lavra, chiede grande cautela e senso di responsabilità a chi interviene sulla dolorosa vicenda, sia per riportare i fatti sia per commentarli e giudicarli. Ciò per non alimentare un generalizzato e ingiustificato discredito sulla professione medica, dannoso prima di tutto per la collettività e per l’indispensabile rapporto di fiducia con i pazienti. Per Lavra, infatti, “Certe affermazioni sono in palese contrasto con il sapere scientifico attuale”.

Desta preoccupazione – avverte il presidente dei camici bianchi capitolini – affermare, ad esempio, che non si può morire a seguito di un trapianto di cuore, poiché sappiamo che la mortalità peri-operatoria, cioè entro 30 giorni, è del 10%. Questo tipo di affermazioni incrementano la sfiducia dei cittadini verso i servizi sanitari. Inoltre e al contempo, accentuano il sentimento di abbandono e di paura che attualmente vivono medici nell'esercizio dei propri compiti, sentimento responsabile della cosiddetta, e inutilmente costosa, medicina difensiva. Come Ordine, posto a tutela sia dei cittadini sia della professione medica, non possiamo non chiederci – conclude Lavra - quale possa essere ora lo stato d'animo dei circa mille cardiochirurghi italiani che quotidianamente entrano in camera operatoria per salvare la vita delle persone assistite”.

 

TESTO COMUNICATO STAMPA

Ad un anno dal sisma che il 24 agosto scorso ha devastato molti comuni del Centro Italia e a pochi giorni di distanza di quello che ha colpito l’isola di Ischia, l’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri torna a esprimere la sua vicinanza sia alle popolazioni duramente colpite da tali eventi sia ai numerosi colleghi che, pur fra molte difficoltà, tuttora operano a sostegno dei familiari e degli amici delle vittime, aiutandoli anche nell’elaborazione del lutto per la perdita dei loro legami affettivi.

La Commissione di Bioetica dell’Ordine della Capitale ha deciso di aderire all’innovativa iniziativa del Comitato Sammarinese di Bioetica che il 10 luglio scorso ha approvato il primo documento di “Bioetica delle Catastrofi” . A tale scopo nei prossimi mesi sarà organizzato un incontro per esprimere un contributo in materia, da presentare poi al Comitato Nazionale di Bioetica e alla presidenza della propria Federazione nazionale, la FNOMCEO, per l’eventuale e opportuna integrazione all’articolo 9 del Codice Deontologico sulle calamità. L’obiettivo è allargare l’orizzonte dell’etica e della deontologia, contemplando gli interventi, gli aspetti, spesso ignorati, delle disabilità e delle tante professionalità coinvolte nei soccorsi a fianco del medico.

Tutto ciò richiederà anche un processo di formazione preventiva e in continua evoluzione – precisa il Presidente dei camici bianchi di Roma, Giuseppe Lavra - che è connaturale all’Ordine dei medici, da realizzare con corsi specifici e in piena collaborazione con le istituzioni, orientati anche alla popolazione generale. Così che, grazie all’addestramento e all’organizzazione, si possano contenere al massimo gli effetti traumatici gli eventi di qualsiasi nuova improvvisa catastrofe”.

 

COMUNICATO STAMPA

Si pubblica il comunicato dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) sull’incontro avuto dal Presidente Giuseppe Lavra con i Direttori Sanitari dei presidi pubblici e privati del territorio romano in data 03.07.2017.

Per garantire più efficienza e qualità nell’offerta di cure, l'Ordine capitolino, infatti, ritiene fondamentale ridare centralità al ruolo del Direttore Sanitario nell’ambito delle strutture in cui esso opera, riequilibrando le grandi responsabilità che attualmente gravano su questa importante figura professionale con un effettivo potere decisionale per quanto attiene le scelte di carattere organizzativo, oggi compresse da altre competenze.

 

TESTO COMUNICATO

L’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) ha diffuso l'allegato comunicato stampa sui ripetuti episodi di aggressioni ai medici, ultimo dei quali nei giorni scorsi durante una visita domiciliare nella zona di Fiano Romano.

L’Ordine della Capitale chiede con forza che siano finalmente messe in campo misure concrete e coordinate per tutelare l’agibilità professionale e l’incolumità fisica di tutti coloro che operano nelle strutture sanitarie, in particolare di quei medici che devono garantire la Continuità Assistenziale o che svolgono attività nei Pronto Soccorso.

“È evidente che non è possibile continuare a tollerare e subire questa situazione di pericolo che sempre più frequentemente sfocia in aggressioni ai nostri colleghi”, afferma con decisione il presidente dei camici bianchi romani, Giuseppe Lavra. “Esprimiamo piena solidarietà al medico aggredito mentre era in visita domiciliare e al contempo annunciamo una nostra iniziativa ufficiale in cui intendiamo coinvolgere le strutture di coordinamento della Continuità Assistenziale, quindi la centrale d'ascolto e l’ARES 118, la Regione Lazio, la Prefettura, le aziende sanitarie, le istituzioni preposte all’ordine pubblico e le autorità locali a partire dai sindaci”.

L’Ordine di Roma sottolinea le carenze dell’organizzazione territoriale della sanità che non permettono un’efficace gestione di situazioni potenzialmente a rischio e che finiscono così far ricadere soltanto sui medici di guardia quei casi ad alta criticità, in particolare quelli connotati da disagio mentale e sociale. “Casi che peraltro sono quasi sempre già noti – aggiunge Lavra - ma le cui informazioni a riguardo non vengono trasmesse a chi è chiamato a intervenire sul posto. Senza contare che spesso ad affrontare queste situazioni a rischio sono medici molto giovani, senza una formazione specifica o addirittura precari”.

 

TESTO COMUNICATO