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Vogliamo sia fatta piena luce sulla triste vicenda del povero Stefano Cucchi che ha suscitato enorme allarme nell’opinione pubblica. Ribadiamo, come da Comunicato stampa del 5 novembre u.s., che eventuali colpevoli, sia che indossino una divisa o un camice debbano essere perseguiti con determinazione e scontare “effettivamente” la pena, se condannati.
Le strumentalizzazioni, le superficiali esternazioni, la diffusione via internet anche di atti riservati quali addirittura foto dell’autopsia, cartella clinica e stralci di verbali, configurano di fatto un vero e proprio processo mediatico tendente a determinare, nell’opinione pubblica, preconcette sentenze di colpevolezza. Tutto ciò nulla ha a che vedere con il sacrosanto diritto della famiglia di Stefano Cucchi e dell’intera collettività di perseguire la ricerca della verità, ma appartiene a un modo di essere tipico di quei Paesi privi di Democrazia, in cui atroci delitti vengono commessi per soddisfare bramosie di vendetta a tutti i costi e senza che i presunti colpevoli possano esercitare il loro sacrosanto diritto a sostenere la propria innocenza.
Il Direttivo dell’Ordine ha deciso, anche in seguito ai provvedimenti della Direzione Generale della Asl RM/B (Ospedale Pertini), di riunire in seduta straordinaria il Consiglio per il giorno 23 novembre p.v. e di inviare contestualmente una convocazione, per acquisire chiarimenti, ai propri iscritti Sen. Ignazio Marino e rispettivamente Direttore Generale e Direttore Sanitario ASL Roma B, Dott.ssa Flori Degrassi e Dott. Antonio D’Urso.
Roma 19 novembre 2009
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Falconi: “Certe dichiarazioni istituzionali creano solo tensioni e scaricano responsabilità”.
Pertanto, l’Ordine invita tutti i suoi iscritti, in particolare coloro che sono inseriti in posti di responsabilità istituzionale, ad evitare dichiarazioni superficiali e non rispondenti alla verità che rischiano di creare contrapposizioni tra i professionisti che operano nei vari contesti sanitari. A tale proposito, l’Ordine sta valutando e valuterà le dichiarazioni non rispettose delle norme contenute nel Codice Deontologico che, ricordiamo a tutti, sono a tutela della salute dei cittadini.
Roma, 9 novembre 2009
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L’Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri di Roma interviene sul caso di Stefano Cucchi, le cui cause di decesso restano ancora da accertare. “E’ assolutamente scandaloso che, prima di trovare riscontri e che sia stato preso qualsivoglia provvedimento giudiziario, si debbano accusare e linciare mediaticamente i medici e gli operatori sanitari che hanno avuto in cura lo sfortunato ragazzo”, ha dichiarato il Presidente dell’Ordine, Mario Falconi. “Fino a prova contraria, nel nostro Paese tutti i cittadini debbono essere ritenuti innocenti sino ad un eventuale sentenza di condanna passata in giudicato – ricorda Falconi - invece nel caso della categoria medica ormai non si perde occasione per dare addirittura condanne preventive”.
L’Ordine dei Medici capitolini chiede con forza che sia fatta piena luce sulle cause del decesso e su qualsivoglia carenza nell’assistenza alla quale Cucchi aveva pieno diritto. “Soprattutto auspichiamo che eventuali colpevoli, sia che indossino una divisa sia un camice, siano perseguiti e scontino effettivamente la pena se condannati”, chiede Falconi. “Ma non possiamo assolutamente accettare che i medici e il personale sanitario che operano con gravi difficoltà in un' Ospedale “di trincea” come il Pertini, in un aggregato metropolitano di circa mezzo milione di abitanti, siano oggetto di denigrazione da parte dei mezzi di comunicazione e, persino, di diffamazione e velate minacce a mezzo di volantini e striscioni. A tale proposito esprimo piena solidarietà e sostegno a tutto il personale che opera nel nosocomio e, in particolare, alla Direzione della Struttura Complessa Medicina Penitenziaria. L'Ordine di Roma continuerà a seguire il caso con grande attenzione”.
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Si rammenta che, entro il 29.11.2009 se non prorogato, gli iscritti dovranno comunicare il proprio indirizzo di PEC a questo Ordine alla seguente casella di posta elettronica certificata: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., inviando una email direttamente dal PROPRIO indirizzo di posta certificata.
Inoltre, con riferimento alla convenzione concordata con la Società Aruba PEC spa, si rende noto che l’ Ente ha attivato e certificato un dominio proprio denominato ordmedrm.it, dedicato agli iscritti, attraverso il quale gli eventuali interessati potranno attivare, alle condizioni economiche offerte da tale gestore, proprie caselle di PEC.
Per maggiori informazioni consultare il documento in allegato.
istruzioni sito - registrazione accesso e attivazione pec (v1-gennaio 2016)
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notizie lash ottobre 2009.pdf
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I due esponenti dell’Ordine estranei all’iniziativa di Severino Antinori
Con riferimento alle notizie apparse nei giorni scorsi su alcuni quotidiani, Mario Falconi, Presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri, precisa di non essere in qualsivoglia modo coinvolto nella lista civica annunciata dal prof. Severino Antinori e denominata Movimento civico per la salute dei cittadini del Lazio, tanto meno di esserne tra i promotori.
Il Presidente Falconi è stato semplicemente invitato come relatore ad un convegno sulla sanità regionale promosso il 24 ottobre scorso dal suddetto Movimento civico. L’Ordine è un organo ausiliario dello Stato e i suoi rappresentanti in carica partecipano a tutti i confronti e i dibattitti, sia tecnici sia politici, cui sono invitati, indipendentemente dallo schieramento di partito o elettorale che li promuove ed organizza.
L’Ordine precisa inoltre che anche Massimo Martelli, membro del Consiglio Direttivo, non è tra i promotori dell’iniziativa del prof. Antinori.
Roma, 27 ottobre 2009
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medica rara volumina.pdf
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Link alla BURL n. 39 del 21.10.2009
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Inoltre, tenuto conto delle numerose richieste pervenute dagli iscritti, è stata acquisita dalla società ARUBA PEC Spa un’ offerta, per l’ acquisto di caselle di Posta Elettronica Certificata.
A tal fine si riportano in allegato le caratteristiche del servizio e le relative condizioni economiche applicate, riservate agli iscritti negli Albi tenuti da questo Ordine.
Pertanto, per ulteriori informazioni si potrà contattare ARUBA PEC Spa n. tel. 0575/1939860, n. fax 0575862024.
pec.pdf
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Dopo l’indagine presentata ieri dall’O.R.Me. presso l’Istituto Superiore di Sanità RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE MEDICA E DENUNCE: LA REALTA’ DEI DATI SMENTISCE L’ALLARMISMO SUI CASI DI MALASANITA’ Falconi: “I media contribuiscano a diffondere informazioni corrette”
“Adesso non si potrà più tirare ad indovinare o fare ingiustificato sensazionalismo sul fenomeno della cosiddetta malasanità: chi vuol fare correttamente informazione dispone finalmente di dati certi e istituzionali, almeno per quanto riguarda Roma e la giurisprudenza in campo civile”. Ad affermarlo è Mario Falconi, Presidente dell’Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri di Roma, dopo il convegno tenutosi ieri all’Istituto Superiore di Sanità sulla presentazione dello “Studio pilota sulla giurisprudenza del Tribunale di Roma”, effettuato dall’O.R.Me. (Osservatorio sulla Responsabilità professionale Medica), Associazione scientifica costituita dalla Corte d’Appello di Roma, dal Tribunale di Roma, dall’Università di Tor Vergata e dall’Ordine stesso.
I dati preliminari, presentati ad un folto pubblico e a rappresentanti del mondo politico, accademico e della Magistratura, sono il risultato dell’esame, su base scientifica, di circa 1.900 sentenze emesse dal Tribunale civile di Roma tra il 2001 ed il 2007.
“Tali dati, oltre ad avere il pregio di essere rigorosi, ci dicono – sottolinea Falconi - che le circa 250 sentenze emesse ogni anno dal Tribunale Civile rappresentano un dato quantitativo veramente molto modesto in termini percentuali rispetto al totale dell’offerta sanitaria pubblica e privata da parte degli oltre 41.000 medici e odontoiatri della Capitale e della sua provincia. Un’offerta che ammonta a varie decine di milioni di prestazioni in un anno. Basti pensare che, tra queste, le sole dimissioni da ricoveri ospedalieri sono circa 1.200.000. Inoltre emerge che, contrariamente a quanto spesso superficialmente viene affermato, c’è un trend lievemente discendente nella percentuale di domande pienamente accolte negli ultimi anni in sede civile.”
A questo proposito, l’Ordine evidenzia che soltanto in ambito penale la colpa del medico viene accertata in concreto mentre in ambito civilistico la stessa è presunta, senza contare che un numero rilevante di danni viene liquidato con poche migliaia di euro. Ciò spiega perché in ambito civilistico la percentuale di domande accolte pienamente è nell’ordine del 50% a differenza di quanto accade in ambito penale in cui tale percentuale si riduce notevolmente.
Il 24 novembre prossimo in occasione del “IV Forum sul Risk Management in Sanità” di Arezzo, organizzato dall’Istituto superiore di Sanità, l’O.R.Me. presenterà i dati definitivi dell’indagine, per il momento in ambito civilistico. Dati che – annuncia Falconi – saranno ovviamente a disposizione delle istituzioni e di tutti i soggetti interessati. “Pertanto confidiamo in particolare nei media – conclude il Presidente dell’Ordine dei medici romani - affinché venga finalmente privilegiata sempre una corretta e rigorosa informazione, non inquinata da titoli sensazionali e fonti non ufficiali che causano soltanto allarmismo e sfiducia, a danno prima di tutto dei cittadini e del Paese.”
Roma, 15 ottobre 2009
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brouchure_14 ottobre.pdf
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Si invitano tutti gli interessati a prenderne visione per l’eventuale utilizzo dei moduli predisposti dall’ ENPAM, per procedere alla regolarizzazione delle posizioni contributive nei riguardi dell’Ente stesso.
allegato enpam.pdf
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Pertanto dal 1° Ottobre 2009, i certificati non potranno più essere rilasciati dai medici di medicina generale, ma, esclusivamente dai medici di cui all’ art. 119 del D.Lgs. 285/92 ossia: Medici delle ASL con funzioni in materia medico- legale, medici militari in servizio permanente effettivo, medici del ruolo professionale dei sanitari della Polizia di Stato, ispettori medici delle Ferrovie dello Stato, medici del ruolo sanitario del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, o da un ispettore medico del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
In tutti i casi tale accertamento deve essere effettuato nei gabinetti medici.
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Per la richiesta è necessario produrre n.2 foto tessera identiche ed esibire un documento di identità valido.