Comunicato Stampa


Dopo l’indagine presentata ieri dall’O.R.Me. presso l’Istituto Superiore di Sanità RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE MEDICA E DENUNCE: LA REALTA’ DEI DATI SMENTISCE L’ALLARMISMO SUI CASI DI MALASANITA’ Falconi: “I media contribuiscano a diffondere informazioni corrette”

“Adesso non si potrà più tirare ad indovinare o fare ingiustificato sensazionalismo sul fenomeno della cosiddetta malasanità: chi vuol fare correttamente informazione dispone finalmente di dati certi e istituzionali, almeno per quanto riguarda Roma e la giurisprudenza in campo civile”. Ad affermarlo è Mario Falconi, Presidente dell’Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri di Roma, dopo il convegno tenutosi ieri all’Istituto Superiore di Sanità sulla presentazione dello “Studio pilota sulla giurisprudenza del Tribunale di Roma”, effettuato dall’O.R.Me. (Osservatorio sulla Responsabilità professionale Medica), Associazione scientifica costituita dalla Corte d’Appello di Roma, dal Tribunale di Roma, dall’Università di Tor Vergata e dall’Ordine stesso.

I dati preliminari, presentati ad un folto pubblico e a rappresentanti del mondo politico, accademico e della Magistratura, sono il risultato dell’esame, su base scientifica, di circa 1.900 sentenze emesse dal Tribunale civile di Roma tra il 2001 ed il 2007.

“Tali dati, oltre ad avere il pregio di essere rigorosi, ci dicono – sottolinea Falconi - che le circa 250 sentenze emesse ogni anno dal Tribunale Civile rappresentano un dato quantitativo veramente molto modesto in termini percentuali rispetto al totale dell’offerta sanitaria pubblica e privata da parte degli oltre 41.000 medici e odontoiatri della Capitale e della sua provincia. Un’offerta che ammonta a varie decine di milioni di prestazioni in un anno. Basti pensare che, tra queste, le sole dimissioni da ricoveri ospedalieri sono circa 1.200.000. Inoltre emerge che, contrariamente a quanto spesso superficialmente viene affermato, c’è un trend lievemente discendente nella percentuale di domande pienamente accolte negli ultimi anni in sede civile.”

A questo proposito, l’Ordine evidenzia che soltanto in ambito penale la colpa del medico viene accertata in concreto mentre in ambito civilistico la stessa è presunta, senza contare che un numero rilevante di danni viene liquidato con poche migliaia di euro. Ciò spiega perché in ambito civilistico la percentuale di domande accolte pienamente è nell’ordine del 50% a differenza di quanto accade in ambito penale in cui tale percentuale si riduce notevolmente.

Il 24 novembre prossimo in occasione del “IV Forum sul Risk Management in Sanità” di Arezzo, organizzato dall’Istituto superiore di Sanità, l’O.R.Me. presenterà i dati definitivi dell’indagine, per il momento in ambito civilistico. Dati che – annuncia Falconi – saranno ovviamente a disposizione delle istituzioni e di tutti i soggetti interessati. “Pertanto confidiamo in particolare nei media – conclude il Presidente dell’Ordine dei medici romani - affinché venga finalmente privilegiata sempre una corretta e rigorosa informazione, non inquinata da titoli sensazionali e fonti non ufficiali che causano soltanto allarmismo e sfiducia, a danno prima di tutto dei cittadini e del Paese.”

Roma, 15 ottobre 2009