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invita i giovani ricercatori (di età inferiore ai 40 anni) a presentare progetti di ricerca per l’anno 2007.
La durata dei progetti dovrà essere triennale, sulla base di obiettivi e tempi di realizzazione debitamente documentati nella proposta.
Il Bando e il materiale sono reperibili tramite link.
Bando e allegati
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E’ tempo di iniziare a pensare al Futuro della nostra Professione.
Se ancora qualcuno fra di noi non ha compreso che gli sforzi che il settore medico giovanile tutto, ha prodotto e sta producendo per sé stesso e per i propri colleghi, dai neo-iscritti, agli specializzandi, ai borsisti di ricerca ai Co.Co.Pro o Co.Co.Co. (ancora validi nelle IRCCS) potrebbe esitare nel futuro prossimo con un buco nell’acqua, è tempo di iniziare a programmare una costruttiva analisi di quello che attende il Futuro della Professione Medica, che, a scapito di equivoci è solo e soltanto il Futuro dei Giovani Medici di oggi.
Se la nostra Professione rischia di arrivare sull’orlo del baratro, di certo forse noi Giovani Medici siamo fra i meno colpevoli (non foss’altro per i pochi anni che ci vedono impegnati), ma per il lungo percorso professionale che ci attende nelle nostre singole discipline, forse saremo proprio quelli che per più anni dovranno subire e guardare da protagonisti la fine di una delle categorie cardine del nostro tessuto sociale, trascorrendo gli anni a pagare le pensioni di altri, ben sapendo che noi stessi probabilmente non la riceveremo.
Di chi è stata la colpa di quello che sta accadendo oggi alla Nostra Professione?: orbene, esiste una colpa ? Delle due l'una. O entrambe.
Il vilipendio al quale ormai la Medicina è stata sottoposta, non nasce certo in pochi giorni ma si sta consumando per molteplici motivazioni che dal nostro punto di vista intendiamo brevemente riassumere: In primis, il cambiamento della nostra società e l’emancipazione delle classi sociali ha reso sempre di più il cittadino voglioso di conoscere i propri diritti, tutto quello che può riguardare la propria salute, vista non più come “grazia di Dio” ma come diritto insopprimibile e inoppugnatamente perseguibile. In secundis, probabilmente le problematiche socio-politiche studiate per l’organizzazione sanitaria integrata all’interno del vivere civile non è riuscita ad organizzare una risposta adeguata per i crescenti fabbisogni.
Riteniamo, a scanso di equivoci su imprining politici che possono essere dati alla vicenda, che tutto quello che sta accadendo alla nostra Professione non sia esclusivamente frutto di mal gestione politica essenzialmente “di destra” od essenzialmente “di sinistra”, od ancora dell' "disinteressato interesse" delle sigle sindacali – è noto che tutto è iniziato, si è protratto - e se non accadrà nulla di concreto, probabilisticamente si protrarrà - da troppe legislature e da molteplici mutamenti del costume sociale; crediamo piuttosto che la Malattia quasi irreversibile che ha colpito la Professione Medica, sia appunto stata ingenerata da una visione ed una realizzazione della gestione intrinseca delle problematiche sanitarie nazionali scarsamente partecipata dai diretti interessati, gli unici a comprendere realmente i fabbisogni e i meccanismi intrinseci di questa gestione.
Tutto ciò ha probabilmente irrigidito prima, ed allontanato poi, il Medico dal Paziente, creando quel distacco che è foriero da sempre di incomprensione e soprattutto, perdita di fiducia da ambo le parti. Perdere la fiducia significa per il Medico, non fidarsi più del proprio paziente, ma vederlo come possibile arma pronta a far fuoco al primo “presunto” errore o alla prima presunta “malpratice”; per il cittadino – paziente, perdere la fiducia nella figura che dovrebbe più di tutti erigersi a tutela della sua Salute – Bene primario della vita di ognuno di noi - ha costituito le basi per la ricerca di alternatività e “libero arbitrio” nelle proprie scelte e nei propri percorsi diagnostico-terapeutici.
Tale libertà, invece di dare una scossa alla categoria Professionale medica ha esitato con un ulteriore allontanamento delle parti: distacco all’interno del quale hanno trovato spazio le più variopinte (in termini eufemistici) “alternative salutistiche” perpetrate il più delle volte da terzi, che pur non potendo essere definiti né in termini Legali nè Etici, figure Professionali, stanno sempre più assorbendo buona parte di quella fiducia che un tempo era a credito esclusivo del Medico, fino ai paradossi che vedranno fra breve negli Ospedali, Medici comandati da superiori Infermieri che potranno adire ai più alti livelli dirigenziali.."something changing.."
Riteniamo, ancora adesso che solo una Categoria unita, quella Medica tutta, giovani medici in primis, potrà rilanciare ancora adesso al di là di scelte campanilistiche e partito-politiche un’idea di rinnovamento atta ad attirare nuovamente l’attenzione ed il rispetto che la nostra Professione Medica merita e nel contempo, stimolare noi tutti ad uno spirito nuovo nella programmazione e nella determinazione stessa del Nostro futuro.
L’appuntamento del 18 Ottobre assieme al nostro Presidente Dott. Mario FALCONI, quindi, non sarà un punto di arrivo, ma una linea di partenza: per procedere, a questo rinnovamento e per ciò che compete la parte più verde dei nostri Camici, Noi Giovani Medici, innescare da quella data una serie di processi che dovranno stavolta trovare non solo parole al vento (ne abbiamo avute fin troppe) ma fatti concreti.
Dott. Luigi LAINO
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In riferimento al vostro periodico listato a lutto, il sottoscritto e parecchi appartenenti alla nostra categoria (Infermieri) ci chiediamo fino a che punto potrete arrivare nella strenua difesa di vostri presunti ,ma non assodati e definiti, diritti. Vi ergete a paladini della sanità pubblica e ne denunciate lo sfascio per poi scappare alle 14,12 per correre in clinica o nello studio privato dove tutto costa 300 ma senza ricevuta sono 250; avete lottizzato qualsiasi posto disponibile negli atenei e non vi rendete conto che nella maggior parte dei casi la facoltà di medicina insegna poco o nulla; non riuscite a capacitarvi del fatto che mentre voi rimanete ancorati a schemi e baronie vetuste le professioni che avete sempre considerato subalterne stanno diventando protagoniste nell'erogazione dell'assistenza; siete la "casta" peggiore in italia con un corporativismo mostruoso che vi fa pensare di essere sempre al di sopra di tutto e tutti nulla può prescindere dal vostro volere e dal vostro interesse.
Non è chiudendo le porte che riuscirete a migliorarvi, toglietevi un pò di ruggine, parlate con i paziente, assisteteli per davvero ed allora riuscirete a capire dove ,fino ad oggi avete sbagliato. Anche a voi tocca l'autocritica...sempre che siate in grado di farla senza denigrare chi vi lavora accanto (e spesso vi toglie più castagne dal fuoco di quanto voi immaginiate).
Buon lavoro
Oleg Curci Infermiere Genova A.O. San Martino DEA Sale Codice Rosso
RISPONDE IL PRESIDENTE DOTT. MARIO FALCONI
Caro Oleg Curci,
L’editoriale pubblicato nel Bollettino Omceo Roma - luglio-agosto 2007 n. 4 - iniziava ......... “con questo numero il nostro Bollettino d’ora in avanti uscirà listato a lutto. E’ questa l’ennesima protesta che mettiamo responsabilmente in campo, visto che oramai è del tutto evidente che siamo orfani di una classe politica dirigente che voglia o possa operare per rilanciare in maniera appropriata la Sanità nel nostro Paese e con essa il ruolo di tutti gli operatori.”……
Non abbiamo mai denigrato nessuno e tanto meno intere categorie professionali, né abbiamo nessuna intenzione di seguirla in uno scontro di bassissimo profilo che non giova a nessuno. Purtroppo ognuno ha le sue pecore nere.
Abbiamo peraltro sempre ben presente il detto evangelico :”Chi è senza peccato scagli la prima pietra”
La nostra lunga attività professionale, sia in ambito ospedaliero che territoriale, ci autorizza ad affermare peraltro, in piena onestà intellettuale, che proprio grazie alla grande maggioranza dei medici e degli infermieri italiani il nostro Paese ha raggiunto importanti risultati in tema di tutela della salute dei cittadini.
Purtroppo riteniamo che la sanità italiana tutta viva una condizione di gravissimo disagio soprattutto a causa di una “cattiva politica” che pretende di gestire e lottizzare.
Ove non fosse chiaro Le confermiamo che nutriamo profonda stima e riconoscenza per quello che gli infermieri hanno fatto e continuano a fare nell’interesse dei malati, a patto però che ognuno faccia correttamente il proprio mestiere, sia esso medico, infermiere o altro in appropriata sinergia e senza invadenze di campo.
Noi vorremmo continuare ad immaginare la sanità italiana come una grande orchestra composta da tanti bravi professionisti che, per produrre della musica armonica, hanno la assoluta necessità di essere coordinati.
Opereremo sempre perché ci sia tra medico e infermiere intesa e rispetto reciproco e nella speranza che in futuro Lei possa, sgombro da pregiudizi e rancori, guardare la luna e non il dito che la indica, Le invio cordiali saluti.
Il Presidente
(Mario Falconi)
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Si tratta di un vero e proprio vademecum che si propone quale valido strumento a supporto dei giovani medici italiani, accompagnandoli dal momento del conseguimento del Diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia sino all’ingresso nel mondo del lavoro, ripercorrendo i principali momenti formativi e professionalizzanti..
“All’interno del manuale del Giovane Medico sono riportate tutte le notizie di utilità pratica per permettere al giovane medico di districarsi all’interno del percorso formativo e professionalizzante del postlauream – dichiarano il Dott. Walter Mazzucco, Presidente Nazionale del S.I.M.S. ed il Dott. Thomas Manca, webmaster del sito web www.futurimedici.com – Particolare enfasi è stata posta per la categoria dei medici in formazione (medici specializzandi), con l’intento di rendere fruibile la complessa materia relativa al cambio di status ed all’adozione del contratto di formazione specialistica”..
Riteniamo utile metterlo a disposizione degli iscritti che lo potranno consultare tramite un apposito link sul sito www.sims.ms e sul portale www.fururimedici.com..
Con l’occasione si esprime il più sentito ringraziamento ai promotori dell’iniziativa ed al Dott. Toti Amato, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Palermo, che ha contribuito all’iniziativa..
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l’informazione è un elemento fondamentale per una corretta comunicazione.
Alcuni colleghi lamentano il mancato ricevimento del Bollettino dell’Ordine.
Ti preghiamo di segnalare questo tipo di disservizi inviando o una e-mail al seguente indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al numero di telefono 064417121.
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Nella riunione, a cui hanno partecipato l’Assessore Battaglia ed il Presidente Falconi, affiancato dal dott. Cortesini e dal dott. Cosi, è stato effettuato un nuovo confronto sulle diverse soluzioni e posizioni.
Sia pure in attesa della stesura del definitivo provvedimento della Giunta si può affermare che il pressante intervento dell’Ordine e la disponibilità dimostrata dalla Regione ed in particolare dall’Assessore, hanno portato a tangibili risultati tra cui da ultimo:
- le domande relative ad autorizzazioni per nuove attività seguiranno un canale parallelo e preferenziale all’esame di quelle relative a strutture e studi già operanti (circa 30.000) e non saranno, pertanto, tenute ferme;
- gli studi già in attività possono proseguirla fino al rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e comunque, qualora necessario, fino alla scadenza dei termini che saranno previsti per l’adeguamento, così come determinati dal provvedimento di cui al comma 3 dell’art. 20 della L. R. n. 4/2003;
- la Regione, per ciò che concerne il requisito dell’abitabilità, aderendo alle richieste dell’Ordine, sta definendo un accordo con il Comune di Roma, affinché nei casi in cui non risulti già esistente si possa tener conto della domanda presentata ai fini del rilascio di una autorizzazione provvisoria.
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Istituita la Conferenza Permanente dei Presidenti degli Ordini del Lazio
Il 30 agosto 2007 si sono riuniti, presso la sede dell’Ordine di Roma, i Presidenti degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri delle Provincie della Regione Lazio.All’unanimità, i cinque Presidenti: Chiriacò (Rieti), Cristofori (Frosinone), Falconi (Roma), Lanzetti (Viterbo), Righetti (Latina), hanno convenuto di costituire la Conferenza permanente dei Presidenti degli Ordini del Lazio, con il fine principale di valutare concretamente la situazione di tutti gli Iscritti, nonché le diverse criticità e problematiche rilevabili nel settore dell’Assistenza Sanitaria. E’ stata, tra l’altro, data formale adesione alla manifestazione del 18 ottobre prossimo che si svolgerà al Cinema Capranica, decisa dal Consiglio Direttivo dell’Ordine di Roma, avente per tema: "Tutela della salute fra cattiva politica e medicina difensiva”, stabilendo di estendere agli Ordini di altre Regioni che avranno intenzione di partecipare
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interventi per la qualità e la sicurezza del Servizio Sanitario Nazionale
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AVVISO AGLI ISCRITTI
PER LA TUTELA DELLA PROFESSIONE
PER LA TUTELA DELLA PROFESSIONE
Poiché diventa sempre più frequente l’occupazione di spazi esclusivamente medici ed odontoiatrici da parte di appartenenti ad altre professioni sanitarie, al fine di porre in essere ogni iniziativa possibile a difesa della categoria, si invitano tutti gli iscritti a segnalare dettagliatamente eventuali episodi di cui sono a conoscenza. Sarà cura dell’Ordine effettuare tutti gli interventi necessari affinchè, nel rispetto di ogni professione, nonché della salute dei cittadini, venga fatta cessare qualsiasi attività riservata dalla vigente normativa ai medici ed agli odontoiatri.
Le segnalazioni vanno inviate ai seguenti indirizzi:
per posta: Segreteria Ordine Provinciale di Roma dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri
Via G.B. De Rossi, 9 – 00161 Roma
per email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
per fax: 06.44.23.46.65
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In allegato il testo completo dell'accordo.
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La riunione è stata proficua ai fini della predisposizione del documento conclusivo che, come concordato, sarà definito entro la scadenza prefissata del 15 settembre.
La delegazione dell’Ordine incontrerà nuovamente l’Assessore nei primi giorni di settembre.
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In allegato il Bando ed il modello di domanda.
Per tutte le informazioni, gli interessati possono rivolgersi a:
Segreteria Fondazione ALAZIO -
tel.:0917300102
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