Ancora pubblicati i dati della ricerca dell’Ordine sulla “Medicina difensiva”. Panorama della Sanità nel n. 37 del 6 ottobre u.s. riporta integralmente l’indagine che seguita ad essere portata all’attenzione dei cittadini e degli operatori della sanità. Di seguito “La ricerca in sintesi”

Panorama Sanità
Riportiamo, in allegato, l'articolo di Andrea Ferrario apparso sul Sole 24 ore di oggi in merito alla "medicina difensiva"

Sole 24ore - 7 ottobre
In allegato il modello di dichiarazione sostitutiva da presentare alla Regione Lazio così come previsto dall'art. 38, comma 2 del dlgs. 81/08 "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro" (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 101 del 30 aprile 2008 - Supplemento Ordinario n. 108) e qui di seguito riportato.

Sezione V
SORVEGLIANZA SANITARIA
Art. 38.Titoli e requisiti del medico competente
1. OMISSIS
2. I medici in possesso dei titoli di cui al comma 1, lettera d), sono tenuti a frequentare appositi percorsi formativi universitari da definire con apposito decreto del Ministero dell'università e della ricerca di concerto con il Ministero della salute. I soggetti di cui al precedente periodo i quali, alla data di entrata in vigore del presente decreto, svolgano le attività di medico competente o dimostrino di avere svolto tali attività per almeno un anno nell'arco dei tre anni anteriori all'entrata in vigore del presente decreto legislativo, sono abilitati a svolgere le medesime funzioni. A tal fine sono tenuti a produrre alla Regione attestazione del datore di lavoro comprovante l'espletamento di tale attività.
OMISSIS

modello dichiarazione



Roma, 24 settembre 2008 Sala Congressi Fondazione E.N.P.A.M.

C’È URGENZA DI INTERVENTI PER FARE OPERARE I MEDICI IN CONDIZIONI DI MAGGIORE SICUREZZA E SERENITÀ.
IL PAESE NON PUÒ PERMETTERSI DI “SPRECARE” DAI 13 AI 20 MILIARDI DI EURO ALL’ANNO A CAUSA DELLE CONDIZIONI DI PROFONDO DISAGIO DELLA CATEGORIA MEDICA.

Di seguito una sintesi di quanto riportato dalla Stampa sulla nostra ricerca:



Ad affermarlo è il Presidente dell’Ordine Provinciale di Roma dei medici-chirurghi e degli odontoiatri, in piena sintonia con la Consulta delle Società scientifiche operante presso l’Ordine.

Se anche il ministro del Welfare, come se non bastassero le fiction televisive, si lascia andare ad esternazioni di pessimo gusto rispetto alla qualità dell’assistenza di tutti gli operatori di un importante ospedale romano quale il San Giacomo, siamo veramente alla frutta.

Perché invece di mettere in campo soluzioni adeguate e pur necessarie per migliorare e rilanciare la qualità dell’assistenza sanitaria, si continua a “sparare nel mucchio”?

I medici, che pur hanno contribuito a portare il nostro Paese a livelli importanti nella tutela della salute dei cittadini, da anni si battono, inascoltati, per mettere in campo terapie adeguate tra le quali, indispensabili:
1 una gestione della sanità libera dalla morsa dei partiti politici;
2 esercizio della professione e carriere basate esclusivamente sul merito;
3 sanzioni dure per i disonesti ed i profittatori e gratificazioni per i medici che operano, nonostante tutto, con vera professionalità;
4 turni ed ambienti di lavoro che non mettano a rischio gli utenti e gli operatori del Servizio Sanitario Nazionale;
5 più equilibrio da parte dei mezzi di comunicazione con notizie non improntate al sensazionalismo (che crea false speranze) ed allo scandalismo (che mina la fiducia dei cittadini)

Speriamo di sbagliare, ma riteniamo che l’aggressione anche mediatica porti l’intero sistema sanitario al fallimento per consegnarlo al capitale privato.

D’altra parte, se non ci si preoccupa del fatto che ogni anno nel nostro Paese si “buttano al vento” circa 15 miliardi di euro a causa del profondo disagio in cui sono costretti ad operare i medici (medicina difensiva) significa che è saltato, a tutti i livelli, il valore della responsabilità.

I medici vorrebbero continuare ad operare in un Paese nel quale ci sia una indispensabile corretta informazione consci di dover esclusivamente rispondere del proprio operato.

Siamo amaramente convinti che, se si continua a “sparare nel mucchio”, la Sanità pubblica del nostro Paese non potrà avere un futuro.

Roma, 1 ottobre 2008
Alla presenza del Prof. Ferruccio Fazio, Sottosegretario di Stato con delega alla Salute, del Prof. Eolo Parodi, Presidente dell’Enpam, e di numerosi rappresentanti istituzionali, esponenti politici, studiosi ed esperti di problematiche sanitarie e della stampa, è stata presentata, presso la Sala Congressi dell’ENPAM, la ricerca realizzata dall’Ordine Provinciale di Roma dei medici-chirurghi e degli Odontoiatri sul tema - La medicina difensiva in Italia in un quadro comparato:problemi, evidenze e conseguenze.

E’ la prima ricerca in Italia effettuata con metodiche rigorosamente scientifiche, afferma il Presidente Mario Falconi, ed è stata realizzata avvalendosi della collaborazione di esperti accademici e ricercatori scientifici.

E’ un dato sconcertante sul quale riflettere, ha aggiunto Mario Falconi, che produce conseguenze negative sui pazienti, i medici e l’intero Servizio Sanitario Nazionale.

Alla conferenza, che è stata accolta con enorme interesse dai molti rappresentanti dei media presenti che hanno diffuso l’evento su quasi tutte le agenzie nazionali, hanno inoltre partecipato l’On. Giuseppe Palumbo, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati e l’On. Domenico Di Virgilio, Vice Presidente del Gruppo Parlamentare Il Popolo della Libertà alla Camera dei Deputati.


Lo studio realizzato dall’Ordine di Roma MEDICI IN DIFESA - PRIMA RICERCA DEL FENOMENO IN ITALIA: NUMERI E CONSEGUENZE

La presentazione il 24 settembre a Roma presso l’ENPAM

I medici si “chiudono in difesa”. Questa la conseguenza dell’abnorme volume di cause legali intentate dai pazienti contro il "dottore" che si è occupato, a vario titolo, di loro: circa 30mila all'anno. Un fenomeno, in costante crescita, che al settore della Sanità italiana costa 500 milioni di euro solo per polizze di assicurazione professionale. In gioco però non ci sono solo i soldi dei privati e dello Stato ma la salute stessa dei cittadini, l’identità, il ruolo e l’immagine della professione medica.

Per analizzare, per la prima volta, i numeri e gli effetti di questo fenomeno nel nostro Paese, l’Ordine Provinciale dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri (OMCEO) di Roma ha realizzato, insieme a qualificati esperti, illustri accademici e ricercatori scientifici, un approfondito studio, i cui risultati sono contenuti nel volume: “La medicina difensiva in Italia in un quadro comparato: problemi, evidenze e conseguenze”. L’incidenza percentuale sulla spesa complessiva in Sanità va da un’ipotesi minima del 12,3% ad un’ipotesi massima del 19,5%. La ricerca sarà presentata alla Stampa mercoledì 24 settembre 2008, alle ore 11,00, a Roma presso la Sala Congressi dell'ENPAM (Via Torino 38).

Ad illustrare la ricerca, insieme a qualificati Accademici, saranno il Presidente dell’OMCEO-Roma, Mario Falconi, ed Aldo Piperno, Professore ordinario di Scienze dell’Organizzazione e Direttore del Master in Organizzazione e management dei servizi sanitari. Interverrà il Prof. Ferruccio Fazio, Sottosegretario di Stato con delega alla Salute. Parteciperanno numerosi rappresentanti istituzionali, esponenti politici, studiosi ed esperti di problematiche sanitarie.

La nuova iniziativa dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri romani segue quella che recentemente ha dato vita alla costituzione dell’Osservatorio sulla Responsabilità Medica (ORME), nonché il progetto-pilota per la conciliazione delle controversie tra pazienti e medici (ACCORDIA).

Valido come invito alla stampa.

Roma 22 settembre 2008

Nella manovra finanziaria attuata con il decreto legge 112 del 25 giugno 2008, già convertito nella legge 133 del 6 agosto 2008, sono contenute alcune importanti disposizioni in materia di pensionamento dei dipendenti pubblici.
In allegato il documento completo.

Documento


Lo studio realizzato dall’Ordine di Roma MEDICI IN DIFESA - PRIMA RICERCA DEL FENOMENO IN ITALIA: NUMERI E CONSEGUENZE

La presentazione il 24 settembre a Roma presso l’ENPAM

I medici si “chiudono in difesa”. Questa la conseguenza dell’abnorme volume di cause legali intentate dai pazienti contro il "dottore" che si è occupato, a vario titolo, di loro: circa 30mila all'anno. Un fenomeno, in costante crescita, che al settore della Sanità italiana costa 500 milioni di euro solo per polizze di assicurazione professionale. In gioco però non ci sono solo i soldi dei privati e dello Stato ma la salute stessa dei cittadini, l’identità, il ruolo e l’immagine della professione medica.

Per analizzare, per la prima volta, i numeri e gli effetti di questo fenomeno nel nostro Paese, l'Ordine Provinciale dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri (OMCEO) di Roma ha realizzato, insieme a qualificati esperti, illustri accademici e ricercatori scientifici, un approfondito studio, i cui risultati sono contenuti nel volume: “La medicina difensiva in Italia in un quadro comparato: problemi, evidenze e conseguenze”. La ricerca sarà presentata alla Stampa mercoledì 24 settembre 2008, alle ore 11,00, a Roma presso la Sala Congressi dell'ENPAM (Via Torino 38).

Ad illustrare la ricerca, insieme a qualificati Accademici, sarà il Presidente dell’OMCEO-Roma, Mario Falconi, coautore del lavoro. Interverrà il Prof. Ferruccio Fazio, Sottosegretario di Stato con delega alla Salute. Parteciperanno numerosi rappresentanti istituzionali, esponenti politici, studiosi ed esperti di problematiche sanitarie.

La nuova iniziativa dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri romani segue quella che recentemente ha dato vita alla costituzione dell’Osservatorio sulla Responsabilità Medica (ORME), nonché il progetto-pilota per la conciliazione delle controversie tra pazienti e medici (ACCORDIA).

Roma, 15 settembre 2008



A TUTELA DI CITTADINI E MEDICI L'ORDINE RICORRE AL GIUDICE DEL LAVORO

Rinnoviamo ancora una volta l'invito a tutti i medici romani che direttamente od indirettamente vengano a conoscenza di bandi di concorso di Direzione di Unità Operative Complesse affidate a non medici con sottoposti medici di comunicarlo all'Ordine

Il Presidente dell’Ordine Provinciale dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri di Roma e alcuni sanitari iscritti a tale Ordine, hanno avviato un procedimento dinanzi gli Uffici Provinciali del Lavoro di Roma e quindi dinanzi al Giudice del Lavoro atto: ad accertare e dichiarare la illegittimità della condotta posta in essere dalla Azienda U.S.L. “Roma C” e, conseguentemente, la nullità dell’Avviso Pubblico per titoli e colloquio, per il conferimento di tre incarichi quinquennali di direzione di struttura complessa da assegnare, con pubblica selezione, alle strutture complesse dei Distretti VI, XI, e XII del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda U.S.L. Roma C, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (B.U.R.), n. 25, (parte terza).

Il Presidente dell’Ordine dei Medici, dopo aver assunto idonei pareri pro veritate, redatti da autorevoli giuristi, dopo aver inviato diffide stragiudiziali alla Regione Lazio, dopo essersi opposto, con successo, dinanzi al TAR Lazio in ben due procedimenti promossi dal Consiglio dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, con tale iniziativa intende veder riconosciuto il principio secondo cui la Dirigenza Sanitaria di strutture complesse, e nella fattispecie dei Dipartimenti di Salute Mentale, debba essere affidata esclusivamente alla categoria dei medici.

Con il bando indetto dalla ASL RMC le funzioni svolte dal medico psichiatra e quelle proprie degli psicologi vengono totalmente confuse e rese interscambiabili, quando invece il complesso delle norme che regolano la materia ha, più di una volta, ribadito il divieto agli psicologi di intervenire in settori di competenza esclusiva dei medici.

Per inciso, siamo assolutamente consapevoli e rispettosi dell’importante ruolo professionale degli psicologi, afferma Mario Falconi, di cui apprezziamo incondizionatamente ruolo e funzioni, ma ribadiamo fermamente, a tutela dei cittadini, che l’inizio di qualsivoglia iter diagnostico - terapeutico debba essere di esclusiva competenza medica.

Secondo l’Ordine dei Medici la ASL RMC con l’Avviso Pubblico, di cui si chiede l’annullamento, ha agito portandosi in palese contrasto con le disposizioni normative e contrattuali vigenti.

I medici contro il direttore. Un'indagine sulla Asl RmD

In allegato il documento completo.

Documento
Lo scorso sabato 2 agosto è continuata, presso l'Ospedale Grassi di Ostia, l'opera di sensibilizzazione tesa a migliorare la Sanità.

Il 17 luglio si è costituita l'Associazione O.R.Me. in allegato lo statuto

Statuto
In allegato l'articolo pubblicato dal Messaggero il 26 luglio 2008.

Allegato