Oleg Curci - Infermiere Genova A.O. San Martino DEA Sale Codice Rosso
In riferimento al vostro periodico listato a lutto, il sottoscritto e parecchi appartenenti alla nostra categoria (Infermieri) ci chiediamo fino a che punto potrete arrivare nella strenua difesa di vostri presunti ,ma non assodati e definiti, diritti. Vi ergete a paladini della sanità pubblica e ne denunciate lo sfascio per poi scappare alle 14,12 per correre in clinica o nello studio privato dove tutto costa 300 ma senza ricevuta sono 250; avete lottizzato qualsiasi posto disponibile negli atenei e non vi rendete conto che nella maggior parte dei casi la facoltà di medicina insegna poco o nulla; non riuscite a capacitarvi del fatto che mentre voi rimanete ancorati a schemi e baronie vetuste le professioni che avete sempre considerato subalterne stanno diventando protagoniste nell'erogazione dell'assistenza; siete la "casta" peggiore in italia con un corporativismo mostruoso che vi fa pensare di essere sempre al di sopra di tutto e tutti nulla può prescindere dal vostro volere e dal vostro interesse.
Non è chiudendo le porte che riuscirete a migliorarvi, toglietevi un pò di ruggine, parlate con i paziente, assisteteli per davvero ed allora riuscirete a capire dove ,fino ad oggi avete sbagliato. Anche a voi tocca l'autocritica...sempre che siate in grado di farla senza denigrare chi vi lavora accanto (e spesso vi toglie più castagne dal fuoco di quanto voi immaginiate).
Buon lavoro
Oleg Curci Infermiere Genova A.O. San Martino DEA Sale Codice Rosso

RISPONDE IL PRESIDENTE DOTT. MARIO FALCONI

Caro Oleg Curci,
L’editoriale pubblicato nel Bollettino Omceo Roma - luglio-agosto 2007 n. 4 - iniziava ......... “con questo numero il nostro Bollettino d’ora in avanti uscirà listato a lutto. E’ questa l’ennesima protesta che mettiamo responsabilmente in campo, visto che oramai è del tutto evidente che siamo orfani di una classe politica dirigente che voglia o possa operare per rilanciare in maniera appropriata la Sanità nel nostro Paese e con essa il ruolo di tutti gli operatori.”……
Non abbiamo mai denigrato nessuno e tanto meno intere categorie professionali, né abbiamo nessuna intenzione di seguirla in uno scontro di bassissimo profilo che non giova a nessuno. Purtroppo ognuno ha le sue pecore nere.
Abbiamo peraltro sempre ben presente il detto evangelico :”Chi è senza peccato scagli la prima pietra”
La nostra lunga attività professionale, sia in ambito ospedaliero che territoriale, ci autorizza ad affermare peraltro, in piena onestà intellettuale, che proprio grazie alla grande maggioranza dei medici e degli infermieri italiani il nostro Paese ha raggiunto importanti risultati in tema di tutela della salute dei cittadini.
Purtroppo riteniamo che la sanità italiana tutta viva una condizione di gravissimo disagio soprattutto a causa di una “cattiva politica” che pretende di gestire e lottizzare.
Ove non fosse chiaro Le confermiamo che nutriamo profonda stima e riconoscenza per quello che gli infermieri hanno fatto e continuano a fare nell’interesse dei malati, a patto però che ognuno faccia correttamente il proprio mestiere, sia esso medico, infermiere o altro in appropriata sinergia e senza invadenze di campo.
Noi vorremmo continuare ad immaginare la sanità italiana come una grande orchestra composta da tanti bravi professionisti che, per produrre della musica armonica, hanno la assoluta necessità di essere coordinati.
Opereremo sempre perché ci sia tra medico e infermiere intesa e rispetto reciproco e nella speranza che in futuro Lei possa, sgombro da pregiudizi e rancori, guardare la luna e non il dito che la indica, Le invio cordiali saluti.

Il Presidente
(Mario Falconi)