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Roma, 27 lug. - "Fortunatamente si tratta solo di una minoranza, di gente che non ha capito che potrebbe ritrovarsi in una situazione sanitaria grave, che non ha ancora capito che il Covid è una cosa molto seria che ha provocato migliaia e migliaia di morti". Risponde così il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, in merito alle manifestazioni che si sono svolte in tutta Italia per dire 'no' all'obbligo del Green pass. In migliaia sono scesi in piazza per manifestare contro quella che definiscono una 'dittatura', con tanto di paragoni al nazismo. Le proteste si sono svolte da nord a sud della Penisola, con circa tremila persone solo a Roma.
"Se si convinceranno a fare il vaccino? Non credo, una minoranza sicuramente rimarrà non vaccinata- osserva Magi- per motivazioni che poi ci dovranno spiegare. Perché chi contesta, oltre a lamentarsi, dovrebbe anche trovare una soluzione alternativa. Altrimenti resta solo una minoranza che urla e crea problemi. Ma per fortuna la maggioranza della popolazione ha trovato come soluzione quella del vaccino".
Secondo Magi non bisogna "mai" dimenticare i "migliaia e migliaia di morti che ci sono stati, ma soprattutto dobbiamo garantire il Servizio sanitario nazionale anche a tutte le altre malattie, oltre a non chiudere i reparti e a non intasare le terapie intensive. Bisogna vaccinarsi il prima possibile, perché prima riusciamo a raggiungere una copertura meglio è. Dobbiamo poi cercare di rendere la malattia meno 'cattiva', aspettando che arrivi presto una cura vera e propria contro il Covid".
Dopo l'appello del premier Mario Draghi nei giorni scorsi, intanto, c'è stato un boom di prenotazioni per i vaccini. È riuscito a convincere gli indecisi? "Le persone hanno bisogno di una guida carismatica di cui ci si possa fidare- commenta Magi- e Draghi ha dato un segnale importante, univoco, per questo gli italiani lo hanno ascoltato. Nell'ultimo periodo sono state date alcune informazioni contraddittorie, che hanno trascinato alcuni a essere diffidenti nei confronti del vaccino. La vaccinazione, invece, è importante". L'obiettivo, ora, è arrivare ad una copertura di gregge "molto più ampia di quanto si pensasse all'inizio: bisogna raggiungere almeno l'85% della popolazione- aggiunge infine Magi- se riuscissimo poi a vaccinarci tutti quanti, saremo ancora più tranquilli, perché garantiremo a tutti una buona salute e una buona economia".
(Cds/ Dire)
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ORARIO DI APERTURAAL PUBBLICO NEL PERIODO ESTIVO dal giorno 02 agosto 2021 al giorno 27 agosto 2021 dal LUNEDI’ al VENERDI’ 9.00 - 13.00 Il consueto orario di apertura degli uffici (dal lun. al merc. 9.00/13.00 - 15.15/17.00 - Giov. 9.00/14.00 - Ven. 9.00/13.00) riprenderà dal giorno 30 agosto 2021L’ENTE RIMARRA’ CHIUSO dal giorno 9 al giorno 13 agosto 2021
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Cari Presidenti, si trasmette per opportuna conoscenza la circolare indicata in oggetto invitando gli Ordini, nell’ambito della propria competenza territoriale, a darne la massima diffusione in considerazione della rilevanza della fattispecie trattata.
Per consultare la Comunicazione della FNOMCeO cliccare qui
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Roma, 21 lug. - "Il vaccino serve ad evitare le ospedalizzazioni, ossia i ricoveri e le terapie intensive, ma anche per evitare che il Paese chiuda di nuovo, determinando enormi danni economici". Lo ha detto il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi. Magi ha quindi sottolineato la necessità di rimanere "in allerta" a causa della variante Delta che si sta diffondendo in Italia: "Nel Lazio c'è un lievissimo aumento dei ricoverati e delle terapie intensive- ha fatto sapere- ieri abbiamo avuto 11 ricoverati e 3 terapie intensive in più rispetto a ieri". Quanto al Green Pass, infine, secondo il presidente dei camici bianchi capitolini si tratta "certamente di uno strumento utile, ma dobbiamo continuare a rispettare le regole e a fare i vaccini.
Chi lavora col pubblico poi, come nei ristoranti o nei bar, dovrebbe essere vaccinato", ha concluso.
(Red)
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Ai medici che si iscriveranno al corso di formazione specifica del triennio 2020-2023 e del triennio 2021- 2024, è consentito mantenere gli incarichi convenzionali.Il decreto del Ministero della Salute è efficace a partire da ieri, 14 luglio.
Un decreto del Ministero della Salute sancisce la sospensione delle incompatibilità al corso di formazionespecifica in medicina generale, per medici che si iscriveranno al corso di formazione specifica del triennio 2020-2023 e del triennio 2021- 2024. A loro sarà consentito mantenere gli incarichi convenzionali. Il decreto delMinistero della Salute è efficace a partire da ieri, 14 luglio.
La motivazione, così come spiegata nel provvedimento, riguarda l'esigenza di evitare gravi disservizi nellediverse aree della medicina generale, aggravata dall'emergenza sanitaria in corso e dalla cronica carenza dimedici di medicina generale, assicurando la continuità assistenziale primaria e territoriale.
Per consultare il Decreto cliccare qui
IL DECRETO.
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Il presidente dei medici della capitale ha scritto al presidente Zingaretti, alla sindaca Raggi, al Ministro Cingolani e al prefetto di Roma Piantedosi sottolineando il rischio di crisi igienica dovuta alla grave situazione dei rifiuti in cui versa la città con quartieri invasi dalla spazzatura. Magi auspica il superamento di “reciproche diffidenze” a fine di trovare “la soluzione definitiva del problema rifiuti”.
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Roma, 17 giu. - "Se il medico ha davanti un paziente che ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca e ritiene che abbia delle caratteristiche sanitarie per cui non riscontra problemi, non vedo perché quel paziente non debba ricevere anche la seconda dose di AstraZeneca". Così il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, interpellato sul tema.
"Questa è la nostra posizione- ha proseguito- il problema è che in questo momento abbiamo delle difficoltà di natura normativa, perché esiste una circolare pubblicata in Gazzetta Ufficiale e ci sono indicazioni arrivate dall'Aifa che mettono ancora una volta in difficoltà la capacità professionale del medico. Ma un medico deve assumersi la sua responsabilità, perché è in grado di farlo". Ma siete pronti ad assumervi questa responsabilità? "Assolutamente sì- ha risposto Magi- Il medico deve fare il medico: lo Stato può dare anche indicazioni, ma poi è il medico, con la sua esperienza, a dover decidere cosa fare, sempre rimanendo nell'ambito delle normative previste".
Secondo il presidente dell'Omceo Roma, dunque, bisogna "rimettere il 'pallino al centro', o meglio ridare il 'pallino' al medico- ha spiegato- ci troviamo ancora in uno stato di emergenza e se necessario dobbiamo modificare l'organizzazione anche della campagna vaccinale". Tra circolari del ministero e del Cts, per Magi si sta assistendo a una "delegittimazione dell'atto medico, perché il medico non può più vedere il paziente e decidere quale vaccino fargli inoculare o meno rispetto alle sue eventuali patologie. Ma è il medico che di volta in volta deve visitare il paziente, fargli un'anamnesi corretta e decidere la tipologia di vaccino in base alla sua storia sanitaria".
Insomma, è tornato a ribadire Magi, bisogna "rimettere il pallino al centro delle competenze mediche: qualunque farmaco può avere delle controindicazioni e per questo noi medici dobbiamo fare in modo di limitare il più possibile gli eventi avversi legati al vaccino".
E sui farmacisti che ora rifiutano di somministrare il vaccino, Magi ha infine detto: "Sembrava che la vaccinazione si limitasse solo all'inoculazione, che la potessero fare tutti, ma la verità è che racchiude tutta una procedura, dalla visita all'anamnesi fino al monitoraggio post-vaccino, che spetta solo al medico: chiaramente a tutela dei farmacisti e dei pazienti".
(Cds/ Dire)
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Roma, 14 giu. - "Sul 'mix' di vaccini sono ancora dubbioso, perché su eventuali controindicazioni ancora non esistono evidenze scientifiche di assoluta certezza". Lo ha detto il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, intervenendo in diretta ai microfoni di Radio Cusano Campus.
"In un recente studio pubblicato su 'Nature'- ha proseguito Magi- si legge che dopo la prima dose con Astrazeneca e la seconda con Pfizer c'è un aumento della risposta anticorpale da parte dell'organismo. Quindi sicuramente potrebbe dare una copertura, ma un'evidenza scientifica su eventuali eventi avversi non l'abbiamo, perché ancora manca una sperimentazione in questo senso".
SE MEDICO DÀ OK ANCHE SECONDA DOSE CON ASTRAZENECA - "Dobbiamo ascoltare anche le richieste dei cittadini: se qualcuno ha dubbi nel fare un vaccino differente rispetto a quello che ha già fatto, a quel punto sarà il medico, dopo un'attenta anamnesi, a consigliarli cosa fare" ha detto poi il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.
"Esiste la libertà di cura e di scelta del cittadino, anche la Costituzione lo prevede- ha proseguito- il cittadino ha la priorità e deve essere accontentato, nessuno in questo momento può obbligare a un trattamento sanitario". Quindi volendo rimane, laddove il medico sia d'accordo, la possibilità di fare la seconda di AstraZeneca? "È opportuno seguire le indicazioni che ci sono state date- ha risposto Magi- ma se tra gli under 60 qualcuno ritiene di non voler cambiare il vaccino, l'importante è che quando vada al centro vaccinale o dal medico di famiglia venga fatta un'anamnesi accurata. Sarà poi il medico a valutare e a consigliare o meno di fare la seconda dose con AstraZeneca".
Quello che infine è mancata, secondo Magi, è stata una "comunicazione chiara: si doveva dire che quel vaccino si poteva o non si poteva fare, perché le 'raccomandazioni' hanno creato solo confusione".
(Cds/Dire)
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Con la comunicazione n. 122 la FNOMCeO ha trasmesso per opportuna conoscenza la Circolare del Ministero della Salute 0025121-04/06/2021-DGPRE-DGPRE-P recante “Estensione di indicazione di utilizzo del vaccino Comirnaty (BioNTech/Pfizer) per la fascia di età tra i 12 e i 15 anni. Aggiornamento note informative” invitado a darne la massima diffusione.
Per visualizzare la comunicazione della Federazione cliccare qui.
Per visualizzare la Circolare del Ministero cliccare qui.
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Roma, 25 mag. - "È il caso di prevedere per i sanitari se è necessaria una terza dose di vaccino contro il Covid". Lo dice il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi. Ma come si deve comportare chi ha già contratto il virus? "Consiglio di fare un test sierologico a chi lo ha avuto in tempi 'remoti'- risponde- e chi avrà una carica anticorpale bassa potrà fare sicuramente una sola dose di vaccino, come se si trattasse di un richiamo. Tutti quelli che hanno contratto il Covid dovranno comunque, prima o poi, fare il vaccino".
(Cds/Dire)
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Roma, 24 mag. - "Per ora si stanno prendendo le prenotazioni, ma il rischio è che da qui a breve manchino i vaccini. Speriamo quindi nell'arrivo delle dosi promesse, così da riuscire a vaccinare come previsto". A fare il punto sull'andamento della campagna vaccinale nel Lazio è il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.
"Ci auguriamo- aggiunge- che agli annunci seguano i fatti, perché al momento non ci sono ancora vaccini a sufficienza".
Il presidente dell'Omceo Roma, quindi, torna a ribadire il "grandissimo" contributo che potrebbero dare i medici di famiglia alla campagna vaccinale, "così come già successo per le vaccinazioni antinfluenzali". Per Magi, poi, si sarebbe dovuto vaccinare "prima negli ambulatori pubblici, dove già ci sono i medici".
Infine, in merito alle vaccinazioni nelle farmacie che nel Lazio dovrebbero partire dal primo di giugno, il presidente dei medici di Roma si augura che "le anamnesi vengano eseguite correttamente e che non si verifichino problemi essendo esclusa dal dl Sostegni, approvato la settimana scorsa dalla Camera, la supervisione dei medici inizialmente prevista dalla legge di bilancio. Da medico- conclude Magi- devo dire che quest'ultimo punto mi lascia molto perplesso".
(Cds/ Dire)
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Roma, 21 mag. - "Sono pienamente d'accordo con quanto sollevato dalla Fnomceo". Così il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, commenta la 'Questione medica' sollecitata dalla Federazione degli Ordini con una lettera-manifesto indirizzata al ministro della Salute, Roberto Speranza, in cui si invitano le istituzioni sanitarie a mettere al centro "non i pareggi di bilancio" ma "gli obiettivi di salute, i professionisti e i cittadini", ma soprattutto non considerando più gli operatori come "prestatori d'opera, cui chiedere servizi al ribasso", ma come "il cuore e il cervello del sistema di cure".
"Anzi, aspettiamo che la Fnomceo crei un canale diretto con i vari ministeri- prosegue Magi- per poter interloquire su una riforma della sanità che veda tutte le figure professionali coinvolte, anche sulle decisioni di come poterla organizzare".
L'Ordine dei medici di Roma sostiene dunque la Fnomceo, anche per "coinvolgere tutti i sindacati ed eventualmente aprire un tavolo con i ministeri e Agenas", conclude.
(Cds/Dire)
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Il Tar del Lazio con decreto cautelare ha respinto la richiesta di sospensiva presentata contro la circolare del Ministero della Salute sul prolungamento dell’intervallo fra prima e seconda dose del vaccino Pfizer.
Il Tribunale amministrativo ha detto no alla richiesta sospensiva di un cittadino che si era visto spostare la data per la seconda dose dopo che la circolare del Ministero ha esteso fino a 42 giorni la possibilità di effettuare la seconda dose del vaccino Pfizer-