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L’Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma esprime vivo apprezzamento per la coraggiosa iniziativa del direttore generale dell’AIFA, Mario Melazzini, volta a ottenere un drastico abbattimento dei costi dei farmaci necessari al trattamento dell’epatite di tipo C e si unisce alla sua richiesta.
“Siamo orgogliosamente con lui a difesa del diritto di cura per ogni persona”, dichiara il dichiara Giuseppe Lavra, presidente dell’Ordine. “Il direttore Melazzini interpreta in modo esemplare, da grande medico quale egli è, i principi cardine della deontologia della nostra professione e i valori a cui essa deve sempre guardare: quello della vita, della tutela del bene salute, del diritto alle cure per tutte le persone senza alcuna distinzione. Condividiamo e appoggiamo pienamente la sua iniziativa che affronta una potentissima multinazionale del farmaco, con coraggio, determinazione e lucidità: un gesto che potrebbe conseguire il risultato di garantire il trattamento più efficace a tutti i portatori di epatite di tipo C ed anche indicare la via da seguire per tutti coloro che esercitano analoghe responsabilità in ambito internazionale”.
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L’Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma attraverso il suo presidente, Giuseppe Lavra, interviene sulla vicenda del concorso all’Ospedale San Camillo della Capitale, riservato soltanto ai non obiettori di coscienza.
“Prevedere un concorso soltanto per non obiettori di coscienza ha il significato di discriminazione di chi esercita un diritto sancito dalla bioetica e dalla deontologia medica. Soltanto ragioni superiori potrebbero consentire di superare il diritto fondamentale di invocare legittimamente l’obiezione di coscienza in determinate situazioni. Ma queste ragioni “superiori” non ci risulta esistano”, rileva Lavra. “Infatti, non risulta che i servizi di IVG, nel rispetto della legislazione, non siano mai stati assicurati nell’azienda Sanitaria pubblica. Inoltre, ove si verificassero difficoltà ad assicurare il servizio in questione si avrebbero numerosi strumenti normativi di carattere flessibile, che, utilizzati, potrebbero tranquillamente superare tali ipotetiche difficoltà”.
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L’Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma ha organizzato un Focus sul tema dell'informatizzazione in sanità e sulla complessità dei sistemi di trasmissione delle ricette e prescrizioni, nonché sul delicato tema della certificazione delle malattie brevi.
“Abbiamo evidenziato come oltre il 20% del tempo a disposizione dei clinici, specialisti ambulatoriali e medici di medicina generale, si perde battendo sui tasti di un computer e interfacciandosi con collegamenti di rete. E questo nelle migliori delle ipotesi”, ha commentato al termine Cristina Patrizi, consigliere dell’Ordine e organizzatrice del Focus da cui è venuta forte preoccupazione per un sistema che fa gravare sul medico incombenze improprie.
Altra preoccupazione dei medici è venuta nel corso di una tavola rotonda che ha fatto il punto sulla certificazione di malattia. I presidenti dell'Ordine di Roma, Giuseppe Lavra, e dell'Ordine di Piacenza, Augusto Pagani, hanno ribadito la necessità di intervenire sull’attuale normativa e prevedere l’autogiustificazione per quelle brevi, in quanto non rientranti per la quasi totalità nei criteri e nelle definizioni previste per le malattie che possono essere direttamente constatate e certificate dal medico curante. “Non è possibile sovraccaricare i clinici degli oneri, anche questi telematici e difformemente applicati nel nostro Paese, di una certificazione che nel 2015 ha determinato oltre 18 milioni di certificati trasmessi on line al sistema TS: atti medici – ha evidenziato Lavra - che si sarebbero potuti evitare o limitare dando al cittadino la possibilità di autogiustificare i primi giorni di malattia”.
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L’Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma si unisce alla soddisfazione espressa dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e dal presidente dell’ISS, Walter Ricciardi, per l’approvazione nei giorni scorsi dell'emendamento al Decreto Milleproroghe che stabilizza i lavoratori precari dell’Istituto Superiore di Sanità. Al contempo chiede ora alle forze parlamentari e al Governo lo stesso impegno per risolvere la grave e non più sostenibile situazione di tutti gli altri precari nel settore della Sanità, in particolare dei medici che continuano a operare nelle varie Aziende Sanitarie, presso l’Inps e nelle strutture ospedaliere, al di fuori delle normative previste dalla legge e con costante incertezza per il loro futuro lavorativo.
“Questo Ordine ha ripetutamente portato all’attenzione delle istituzioni il problema dei troppi medici precari, nonché degli altri lavoratori, che affligge la Sanità del Paese – ricorda il presidente dei camici bianchi della Capitale, Giuseppe Lavra - in particolare quella del Lazio, fornendo anche i numeri delle situazioni più critiche, ad esempio quella del Policlinico Umberto I di Roma e Asl di Latina; peraltro senza avere finora attenzione e risposte dagli enti competenti, primo tra tutti la Regione. Plaudiamo quindi all’intervento parlamentare che consente finalmente di sanare la situazione dei precari dell’ISS e chiediamo che ora si affrontino a livello generale anche le altre realtà. Non bisogna dimenticare – sottolinea Lavra – che la piaga di una perdurante precarietà nel settore della Sanità non soltanto mortifica i singoli lavoratori e oscura il loro futuro professionale e personale ma rappresenta anche un pericoloso vulnus all’intero sistema, sia a livello qualitativo sia sul piano dell’organizzazione e della programmazione: con conseguenze quindi anche per i pazienti.”
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L'Agenzia delle Entrate ha comunicato la proroga al 09 febbraio 2017 del termine ultimo per l'invio dei dati per il 730 precompilato attraverso il portale SistemaTS dove, tra l'altro, è stata aggiornata la sezione delle FAQ.
Di seguito il link per il relativo comunicato.
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In data odierna è stato diffuso un comunicato stampa sulla lettera che la Federazione degli Ordini dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della Regione Lazio (FROML) ha inviato al Governatore della Regione, Nicola Zingaretti, in merito alla grave situazione di tutti i medici precari delle Aziende Sanitarie del Lazio e in particolare di alcune ASL dell'area metropolitana di Roma di Latina, il cui contratto e/o rapporto di lavoro continuativo è stato prorogato di anno in anno nell'ultimo decennio.
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Si ricorda che il 31 gennaio p.v. è il termine perentorio entro il quale inviare i dati fiscali, relativi alle spese sanitarie sostenute dai pazienti nel 2016, al Sistema Tessera Sanitaria al fine di consentire la predisizione del modello 730 da parte dell'Agenzia delle Entrate.
Chi dovesse iniziare ques'anno tale attività dovrà dotarsi delle apposite credenziali di accesso con le seguenti modalità:
- direttamente sul portale nell'apposita sezione.
- attraverso l'Ordine (avvalendosi di apposita procedura informatica oppure recandosi personalmente presso la Sede dell'Ente in orario d'ufficio).
Si richiama infine la circolare n. 3 della FNOMCeO nella quale viene chiaramente riassunto il relativo quadro sanzionatorio.
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Il Consiglio Direttivo dell'Ordine Provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, nella riunione del 12.01.2017, si è pronunciato all'unanimità rispetto ai recenti e noti fatti di Nola.
Di seguito il testo del comunicato stampa diffuso.
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In allegato il comunicato stampa sulle conclusioni del convegno “In Scienza e Coscienza” organizzato dall’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri per approfondire la situazione della professione medica, alle prese con i cambiamenti epocali e le criticità del SSN.
“L’obiettivo era risvegliare la coscienza professionale della categoria medica, richiamandola ai principi basilari e alla concreta applicazione del nostro codice deontologico in ogni momento della loro attività e del loro interagire con il paziente, rilevando al contempo i più rilevanti problemi che affliggono il S.S.N.: questo convegno ha colpito nel segno e il messaggio è passato chiaro e puntuale”. Così Giuseppe Lavra, presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri, sintetizza i contenuti del convegno, interamente trasmesso in streaming per dare la possibilità di essere seguito anche su tutto il territorio nazionale.
Al confronto sugli aspetti pratici e deontologici della professione medica - alle prese con profondi mutamenti sociali, tumultuose innovazioni scientifiche e tecnologiche, drastica diminuzione di risorse per la Sanità - sono intervenuti esponenti di altri Ordini della categoria, del mondo universitario, delle istituzioni e della magistratura. Molti i temi affrontati, tra questi quelli fondamentali della responsabilità professionale del medico, sempre al centro delle cronache, e quelli dell’autonomia dall’eccessiva ingerenza politica che condiziona negativamente l’organizzazione delle strutture sanitarie e l’utilizzo delle risorse per i pazienti. Ma si è parlato anche dell’emergenza vaccinazioni e degli inquietanti scenari aperti dalla cosiddetta medicina potenziativa che mira a far superare i fisiologici limiti umani.
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Il Consiglio direttivo dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri, (OMCeO) riunitosi ieri sera, ha deliberato di ricorrere al Consiglio di Stato avverso la sentenza della Sezione Terza Quater del TAR LAZIO n. 10411 del 19/10/16 che ha respinto la richiesta dello stesso Ordine di annullare la deliberazione dell’ASL-RMC del 20 marzo 2015 con cui è stata disposta l’attivazione di ambulatori infermieristici sul modello anglosassone del “See and Treat”.
Il Consiglio dell’Ordine capitolino ha ritenuto la sentenza censurabile sotto molteplici e rilevanti profili. Tra questi, ad esempio, la violazione della figura di garanzia rivestita dal medico a tutela del paziente e della sanità pubblica. Viene poi contestata la certificazione ex post, e addirittura in remoto, da parte del medico - senza che questo abbia prima visitato il paziente - del trattamento attuato in via autonoma dall’infermiere, con conseguente ipotesi di reato di falso ideologico. Tutto ciò delineando – secondo l’Ordine di Roma – anche l’ipotesi di esercizio arbitrario di professione.
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In data odierna è stato diramato il comunicato dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri in merito alla sentenza della Sezione terza/quater del TAR LAZIO che si è pronunciato sulla questione dell’ambulatorio “See and Treat” a seguito di un ricorso presentato dallo stesso Ordine.
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In allegato il comunicato dell’incontro tenutosi questa mattina al Policlinico “Umberto I” tra il Presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri,Giuseppe Lavra, e il Direttore Generale del nosocomio, Domenico Alessio, per affrontare la questione dei circa 250 medici precari che in questa importante struttura continuano a lavorare da molti anni. Tra questi, circa la metà, senza essere contrattualizzati, quindi in una condizione di oggettiva illegalità.
“Come Ordine, che ha nei suoi compiti la tutela della professione nel rigoroso rispetto del Codice di Deontologia Medica, abbiamo chiesto al DG Alessio di avviare un percorso di progressiva stabilizzazione dei precari, con priorità a quelli atipici, che inizi con un avviso pubblico specifico e, una volta completata la selezione e definita la graduatoria degli ammessi, porti a un inquadramento contrattuale regolare quanto meno a tempo determinato, con l’obbiettivo poi di trasformarlo successivamente a tempo indeterminato. E in questo senso si è impegnato il direttore generale dell’Umberto I”, ha dichiarato al termine dell’incontro Lavra.
Il Presidente dell’Ordine capitolino ha poi ricordato che “Il perdurare di una condizione di precariato comporta rilevanti dissonanze proprio con i principi e le regole del Codice Deontologico ed è un fattore di rischio per i pazienti. Infatti, la condizione del medico precario, specie se privo dei diritti contrattuali, comporta quasi sempre orari di lavoro abnormi, quindi stress psicofisico, insoddisfazione per il trattamento economico e insicurezza per la mancanza di obiettivi di crescita all’interno della struttura, difficoltà per l’aggiornamento professionale: tutto ciò si riverbera anche sugli assistiti, i quali nel medico devono, invece, trovare sempre un professionista sereno, nel pieno delle sue energie, costantemente aggiornato”.
comunicato incontro lavra-alessio su precari umberto i.pdf
Lettera aperta del Dott. Salvatore Lumia, Consigliere dell'Ordine di Bologna, all'On.le Donata Lenzi
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Testo integrale della lettera aperta scritta dal Dott. Salvatore Lumia, Consigliere dell'Ordine di Bologna, all'On.le Donata Lenzi
"Cara amica ti scrivo…
Cara Donata, ho letto sbigottito sui giornali delle tue dichiarazioni fatte alla Festa dell’Unità sull’Ordine dei Medici di Bologna, circa il problema della sospensione di alcuni medici che, avendo scritto delle procedure in cui delegano agli infermieri atti medici, hanno commesso una istigazione all’abuso di professione.