Una figura professionale improntata al rapporto personale, oggi spesso rimpianta

IL MEDICO CONDOTTO, TRA STORIA DEL PAESE E SPIRITO DI MISSIONE: DUE VOLUMI NE RACCONTANO L’OPERA PRIMA E DOPO L’UNITA D’ITALIA

La presentazione a Palazzo San Macuto, interveranno Ferruccio Fazio e Mario Falconi


Giovedì 13 novembre 2008, alle ore 16,00, a Roma presso la Camera dei Deputati-Sala del Refettorio a Palazzo San Macuto (Via del Seminario 76) sarà presentata l’opera in due volumi “Il medico condotto, storia dell’assistenza sul territorio prima e dopo l’unità d’Italia”, realizzata da Antonio Molfese ed edita dal CIRM-Centro Internazionale Radiomedico di Roma.

Insieme all’autore, interverranno il Sottosegretario di Stato Ferruccio Fazio, il Presidente dell’Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri di Roma, Mario Falconi, il Presidente del CIRM, Agostino Di Donna, il Presidente della Feder. SPEV (Federazione Nazionale Sanitari Pensionati e Vedove), Eumenio Miscetti. Coordinerà gli interventi il giornalista Luciano Lombardi.

Il medico condotto ha rappresentato per intere generazioni l’artefice di ogni azione tesa a soccorrere un infortunato o una persona ammalata: limitato nel suo sapere, spesso si avvaleva del consulto con specialisti ma nell’urgenza era in grado di affrontare qualsiasi situazione, anche la più difficile. Molfese ha raccontato la trasformazione che la Sanità, intesa come assistenza e cura del malato, ha avuto dal 1860 in poi, con i relativi eventi sociali che a cavallo tra due secoli hanno caratterizzato la vita degli italiani. I due volumi, partendo dagli albori della condotta medica ne illustrano la sua evoluzione professionale e l’organizzazione sanitaria sul territorio nel quale il medico condotto svolgeva la propria attività, soffermandosi su alcune figure emblematiche di questa categoria. L’opera è arricchita da memorie degli ultimi medici condotti, ormai a riposo, e viene fornita una panoramica delle malattie prevalenti dall’Unità d’Italia in poi, con una vasta iconografia di farmaci dell’epoca; la completa una raccolta dei consulti medici epistolari tra il 1890 ed il 1930, intercorsi tra alcuni medici della Basilicata e professori dell’Università di Napoli.

Antonio Molfese è ginecologo urologo, medico legale e medico di bordo; figlio del medico condotto di S. Arcangelo (PZ), paese agricolo della Basilicata, è stato spettatore del passaggio dall'assistenza sanitaria medica differenziata (gratuita e a pagamento) all’assistenza estesa a tutta la popolazione con l'avvento delle mutue.

Roma, 9 novembre 2008



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