Roma, 16 nov. - "I numeri stanno sicuramente aumentando, ma dobbiamo fare sempre riferimento a quelli dello scorso anno quando la speranza era quella di restare in zona gialla mentre ora il solo pensiero di entrarci sta diventando un dramma. E questo già ci deve dare l'idea che grazie alle vaccinazioni abbiamo una situazione di grande miglioramento". Così Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, intervistato da Elisa Di Iorio e Riccardo Protani nel programma 'Gli Inascoltabili' su New Sound Level.

"Il Covid non è che non c'è più- ha proseguito- siamo nella quarta ondata e per poter vivere in modo quasi normalmente come stiamo facendo oggi dobbiamo avere la consapevolezza di comportarci in modo adeguato: l'uso importantissimo delle mascherine al chiuso ma anche nei luoghi pubblici all'aperto come allo stadio, dobbiamo stare attenti e continuare la campagna vaccinale specialmente con chi può fare la terza dose per mantenere costante la situazione attuale evitando di mettere in crisi il servizio sanitario nazionale con le terapie intensive piene e gli ospedali ingolfati perché noi medici dobbiamo avere la possibilità di curare tutti i pazienti quelli col covid e quelli con tutte le altre malattie, perché quando abbiamo chiuso abbiamo creato delle problematiche importanti ai pazienti per esempio per quello che riguarda l'oncologia e in particolare la prevenzione lo stop ha creato diagnosi molto tardive che ha causato grandi problemi ai pazienti per la loro salute ma anche al servizio sanitario in termini di occupazione di posti letto. Bisogna portare avanti anche la campagna di vaccinazione anti influenzale perché rischiamo di avere dei numeri importanti di ricoveri che affolleranno gli ospedali sia per il Covid che per l'influenza".

"In questo momento non abbiamo ancora l'autorizzazione da parte di Ema e dell'Aifa per la vaccinazione al di sotto dei 12 anni- ha aggiunto Magi- Negli Stati Uniti l'ente preposto le ha già date, ci sono delle evidenze scientifiche che dimostrano l'importanza della copertura anche per questa fascia di età.

Vediamo cosa diranno Ema e Aifa guardando i numeri di queste sperimentazioni, sicuramente una copertura vaccinale più ampia chiaramente tutela la riduzione della diffusione, fortunatamente i più piccoli sono quelli che si ammalano di meno ma sono dei super diffusori e far ammalare chi non si è vaccinato e quelli che non si possono vaccinare. Noi ci vacciniamo anche per coloro che non possono farlo ed i bambini possono fare lo stesso, nulla in contrario se ci diranno, e penso che ce lo diranno, che il vaccino agli under 12 si potrà fare".

"Noi ci dovremo abituare a vaccinarci una volta l'anno, come accade con l'influenza, non appena la situazione pandemica sarà sotto controllo" ha concluso il presidente dell'Omceo Roma.

(Red)