Roma, 29 lug. - "Sicuramente è un problema che molti cittadini europei abbiano ancora una sola dose, visto che il vaccino ha la sua funzionalità massima con doppia dose". Così Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici di Roma, rispetto al fatto che in Europa è stata garantita almeno una dose di vaccino al 70% della popolazione adulta. "Abbiamo visto che in Inghilterra, dove si è portata avanti la politica della vaccinazione con unica dose- ha ricordato Magi intervenendo ai microfoni di Radio Cusano Campus, nel corso della trasmissione 'Genetica oggi' condotta da Andrea Lupoli- si è formata la variante Delta perché una dose non era sufficiente. L'obiettivo è quello di raggiungere la vaccinazione completa".
A proposito di Europa, il presidente dei medici di Roma ha sottolineato che "dobbiamo rivedere alcune cose, essere più performanti e più pronti per una pandemia. Non avevamo mai pensato prima a questa eventualità e invece è una situazione che potrebbe ripresentarsi e su questo- ha ammonito- dobbiamo attrezzarci".
Commentando i dati degli ultimi giorni, da cui emerge una maggiore circolazione del virus tra le fasce più giovani della popolazione, Magi ha commentato: "Attualmente il virus sta circolando tra i più giovani perché la mutazione ha fatto in modo che siano proprio i ragazzi ad essere maggiormente colpiti, fortunatamente con meno aggressività. Però- ha tenuto a precisare- sono colpiti, questo ci dicono i dati, soprattutto i non vaccinati e coloro che hanno effettuato una sola dose. C'è anche qualcuno già vaccinato, ma con conseguenze blande. La funzione del vaccino è proprio quella e quindi per quei soggetti siamo tranquilli". Per questo, ha sottolineato il presidente dei medici di Roma, "dobbiamo convincere chi non si è ancora vaccinato e vaccinare chi non ha ancora potuto farlo. Puntiamo su questo perché dobbiamo uscire da questa pandemia sia per l'aspetto sanitario- ha spiegato- che per quello economico, perché una nazione non può restare chiusa per sempre e questa è una responsabilità di tutti di cui tutti dobbiamo prendere consapevolezza".
Riguardo alla necessità di convincere chi non si è ancora vaccinato, Magi ha posto l'accento sull'importanza del dialogo: "ci sono state comunicazioni contraddittorie e difficoltà di comunicazione. Non eravamo preparati alla pandemia e anche la comunicazione ne ha risentito. Ed è ovvio che quando la comunicazione non è chiara chi è deciso va bene, ma chi non è sicuro diventa diffidente o non fa nulla. Dobbiamo recuperare queste persone, ma col dialogo- ha ribadito- non possiamo pensare di limitarci a obbligarle. In questo è fondamentale il ruolo del medico di famiglia che può spiegare le situazioni, se ci sono condizioni di rischio e lo stesso medico può decidere se vaccinare o no. Il rapporto fiduciario tra medico e paziente- ha ribadito Magi- è fondamentale, perché si crea un'alleanza nella quale medico e paziente collaborano, il primo per curare, il secondo per guarire. Una legge impone un obbligo e basta. Adesso bisognerà andare porta a porta a spiegare tutto questo".
Il presidente dell'Omceo Roma è intervenuto anche sulla notizia dell'autorizzazione ottenuta per l'utilizzo del vaccino Moderna, dopo Pfizer, per la fascia di età 12-17 anni. "È un'ottima notizia- ha commentato- Anche perché il problema che abbiamo in questo momento è di aprire la scuola in sicurezza e quindi stiamo pensando di vaccinare il prima possibile e nella maniera migliore i ragazzi. Anche i pediatri si stanno organizzando in questo senso per fare tutto nei tempi dovuti".
Infine, Magi si è detto d'accordo con il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri secondo il quale entro il 2021 passeremo dalla pandemia di Covid-19 a una endemia. "Assolutamente sì, purché ci vacciniamo. Se non creiamo le condizioni per passare dalla pandemia a una endemia- ha concluso- non ce la faremo".
(Red)