2019 ANNO DI GRANDI SFIDE PER I MEDICI, IN LINEA CON LE PAROLE DEL PRESIDENTE MATTARELLA A TUTELA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

Dichiarazione del Presidente dell’Omceo Roma Antonio Magi

L’anno che verrà si annuncia come spazio di grandi sfide per la professione medica. I fronti aperti sono molti e vasti : dalla formazione, alla sicurezza sui luoghi di lavoro, dalla carenza di giovani medici alle scarse opportunità di carriera, dal mancato rinnovo contrattuale alle definizione di una tariffa minima, dal ristabilire il valore della scienza rispetto al dilagare delle fake news e alle sempre maggiori energie necessarie a difendere la nostro autonomia professionale chiave di volta essenziale per garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini. Questi i temi trattati dal presidente dell’Omceo Roma Antonio Magi oggi sulle considerazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in merito ai 40 anni del sistema sanitario nazionale: “ Il nostro modello va tutelato con un “tagliando” che colmi il fossato sempre piu ampio della diseguaglianza nell’accesso alle cure da parte dei cittadini più deboli e dei residenti nelle regioni piu povere. Occorre una nuova politica di assunzione di personale,in particolare di quello specialistico, far crescere e qualificare l’assistenza territoriale superare una carenza di investimenti che dura da troppo tempo. Ed in questo senso la legge di stabilità appena approvata presenta vaste zone di criticità”.

L’unica strada da percorrere per “tenere botta” rispetto a questa fitta agenda di appuntamenti a difesa di una sistema sanitario universale e tra i migliori del mondo - aggiunge il presidente Magi - riteniamo, sia quella di coltivare l’unità, praticare la partecipazione , coinvolgere tutti. E questo lo spirito del 2019 dell'Omceo Roma. Lo stesso evocato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio. Insieme a difesa di un sistema sanitario prezioso che pur con i suoi 40 anni e tutti i suoi tanti limiti, è una ricchezza sconfinata che cura ricchi e poveri. I medici sono in prima linea. Nei reparti degli ospedali, nelle vie delle città grandi e piccole , nelle vie di paesi piccoli e grandi , lavorano medici di grande valore. Alla politica si chiede di non umiliare le tante eccellenze che reggono questo mondo e di lavorare a eliminare le sacche di ineguaglianza nell'accesso alle cure che sono ancora grandi, tanto da essere inaccettabili”.