Lala “Condividiamo la richiesta di un tavolo di confronto e di un testo unico”


L'Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi di Roma – il più numeroso d’Italia con oltre 41mila iscritti – condivide integralmente la forte preoccupazione espressa dal Presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco, al Ministro della Salute, Renato Balduzzi, in merito al provvedimento legislativo che obbliga il medico a prescrivere i farmaci indicando soltanto il loro principio attivo. Si unisce, quindi, alla richiesta di aprire urgentemente un confronto tra tutte le componenti interessate che armonizzi la normativa sulla prescrizione farmaceutica, nell’interesse primario della salute del paziente.

“Guardiamo da sempre con favore all’utilizzo di farmaci equivalenti nell’ottica di un necessario risparmio economico per i cittadini e per lo Stato, purché questi garantiscano la stessa efficacia di quelli di marca e non comportino effetti collaterali non adeguatamente indagati e resi noti”, precisa il presidente dell’Ordine capitolino, Roberto Lala. “Prima dei possibili vantaggi in termini di costi dobbiamo, infatti, tutelare la salute dei nostri pazienti con le terapie più adeguate. Il provvedimento, invece, così com’è, priva completamente il medico della sua autonomia prescrittiva, basata sulla conoscenza diretta del singolo paziente a lui affidato e delle varie opzioni farmacologiche disponibili”.


Secondo i camici bianchi di Roma, la norma inserita nell’ambito della cosiddetta spending review, non è in grado di assicurare reali risparmi per lo Stato, rispetto al sistema attualmente vigente; in compenso trasla al farmacista la scelta del farmaco da dispensare al paziente in condizioni di equivalenza di principio attivo. “E’ evidente che questa procedura può dar luogo, più di quella attuale, a indicazioni terapeutiche basate più sulla convenienza commerciale che sull’efficacia e la sicurezza”, fa notare Lala.

 

Per il presidente dell’Ordine romano, “Una materia così complessa e delicata non può essere affrontata con semplici spostamenti di attribuzioni o, peggio, sovrapposizioni professionali. Pertanto – conclude Lala - ci uniamo alla richiesta di rivedere in maniera organica tutta la normativa sulla prescrizione farmaceutica, con l’obiettivo di realizzare un testo unico specifico, chiarendo competenze, responsabilità e l’iter di approvazione e di commercializzazione anche dei farmaci generici, così da assicurare la necessaria sicurezza ed efficacia per i pazienti”.