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 Avere 140 anni e non dimostrarli. Una affascinante signora d’altri tempi con l’aspetto e le idee di una ragazza moderna. Questa è la Società Italiana di Chirurgia che ha compiuto 140 anni, essendo stata fondata a Roma il 3 aprile 1882, grazie alla intuizione di alcuni Maestri del passato. Per ricordarne le origini riprendiamo alcuni passaggi del libro 100 Anni di Chirurgia del Prof. Eugenio Santoro, Presidente Emerito della Società.

 “...In quella Roma che stentava a riconoscersi Capitale, nasce la Società Italiana di Chirurgia. Era il 1882. Tutto iniziò con una lettera circolare datata 20 gennaio ed indirizzata, per l’iniziativa di sette uomini illustri, ai Chirurghi conosciuti del Paese:Egregio Collega, da qualche tempo corre fra i Chirurghi Italiani non già la idea ma il vivo e sentito desiderio di riunirsi e collegarsi in Società, intesa a far conoscere, apprezzare e diffondere il lavoro ed i trovati della Chirurgia Italiana......

....I sottoscritti pertanto, avendo avuta l’opportunità di radunarsi per altro scopo in Roma, stabilirono di costituirsi in Comitato promotore per attuare siffatta idea......Riunendoci pertanto una volta all’anno, ed avendo così opportunità di meglio conoscerci, avremo anche occasione di stimarci di più...

...Alla Società devono compartecipare i Professori di Chirurgia delle varie Università Italiane nonché quei Primari di cospicui Spedali, od anche liberi, i quali pel valore delle loro produzioni godono di meritata rinomanza: meta della Società essendo quella di favorire con nobile emulazione il progresso della Scienza ed il perfezionamento nell’arte...”.

I firmatari della lettera erano sette: Ferdinando Palasciano di Capua, Giuseppe Corradi di Pisa, Carlo Gallozzi di Napoli, Enrico Bottini di Pavia, Pietro Loreta di Bologna, Enrico Albanese di Palermo e Costanzo Mazzoni di Roma, che l’anno successivo, il 1883, diventerà il primo Presidente della Società. 

Cominciava così la lunga e gloriosa storia della Società Italiana di Chirurgia, un Ente Morale che in 140 anni ha dovuto confrontarsi con la costituzione del Regno d’Italia, la proclamazione di Roma Capitale, la prima guerra mondiale, la nascita di un regime, la pandemia virale Spagnola che decimò la popolazione italiana, una seconda guerra mondiale, la nascita della Repubblica e della Costituzione, la nascita della Comunità Economica Europea, la conquista della Luna, l’era delle stragi estremiste e di mafia, un attentato al Papa, le vittorie della Nazionale di quattro mondiali di calcio, la nascita del Servizio Sanitario Nazionale, la fine della Prima Repubblica, la nascita di altre associazioni e società chirurgiche, l’entrata in vigore dell’Euro, una recente pandemia virale che ancora è presente tra noi e poi nascita e morte di molti Papi, proclamazione di alcuni Nobel italiani, l’elezione di tutti i Presidenti della Repubblica, terremoti, cadute di Governi, di partiti politici e tanto altro ancora...

La SIC, decana tra le Società Mediche Italiane, ha attraversato tutti questi eventi senza mai venire meno alla sua importante missione di unificazione, centralità e crescita della Chirurgia Italiana, promuovendo lo sviluppo culturale, scientifico e tecnico dei Chirurghi Italiani. 

Ancora Santoro nel suo libro scrive:

“La Società Italiana di Chirurgia, nella sua impostazione, è rimasta assolutamente fedele, coerente ed obbediente a quei principi informatori enunciati col primo vagito, dei quali è gelosa custode, e si sforza di tenere il passo non soltanto con il progresso dell’Arte chirurgica ma anche con le radicali trasformazioni sociali della nostra epoca per profonda convinzione, fede incrollabile e vero spirito di servizio. Gli uomini passano ma le idee restano...

... Si sono avvicendati gli uomini e si sono succedute epoche storiche diverse, che però hanno visto la Società Italiana di Chirurgia sempre in linea col progresso, quando addirittura non abbia precorso eventi scientifici importanti...”

Dal 1882 a oggi si sono alternati 43 Presidenti, alcuni dei quali eletti più volte e 50 Consigli Direttivi. Tutti hanno contribuito a mantenere altissimi i valori della Società in Italia e all’Estero, nell’esclusivo interesse dei Soci, di tutti i Chirurghi Italiani e dei Cittadini del nostro Paese. 

I 140 anni della SIC verranno celebrati in occasione del 124° Congresso Nazionale della Società che avrà luogo a Roma dal 09 al 13 ottobre prossimo nella splendida cornice del Centro Congressi Cavalieri Waldorf Astoria, assieme a più di altre 20 Società Scientifiche Chirurgiche che parteciperanno svolgendo il loro congresso annuale o contribuendo al programma scientifico con proprie sessioni. 

Il centoquarantenario della SIC è stato festeggiato anche pochi giorni fa a Lipsia in occasione del Congresso Nazionale della Società Tedesca di Chirurgia (Deutsche Gesellschaft für Chirurgie - DGC), che quest’anno celebra i suoi 150 anni di vita, essendo stata fondata a Berlino nel 1872.

Il Presidente della DGC, Hauke Lang, ha invitato al Congresso Tedesco una rappresentanza della SIC e hanno portato il saluto della Società il Presidente Eletto Prof. Massimo Carlini e il VicePresidente Prof. Mario Testini, che sono intervenuti all’inaugurazione e hanno partecipato attivamente a una sessione scientifica congiunta DGC-SIC. 

E’ avvenuto spesso in passato che la Società Italiana di Chirurgia abbia preso parte con una propria delegazione a un Congresso di una Società chirurgica estera, anche oltreoceano, ma è la prima volta che ciò avviene in coincidenza della ricorrenza del 150° e 140° anno di vita delle due Società Chirurgiche più antiche d’Europa, la DGC e la SIC, appunto. 

Ciò costituisce un elemento di grande valore simbolico per la Società e per il nostro Paese ed è motivo di gioia e soddisfazione per il riconoscimento che essi ricevono. 

Il grande passato della Società Italiana di Chirurgia e il meraviglioso presente che essa oggi vive, non potevano trovare modo migliore per essere celebrati. Questo è il miglior viatico per un futuro sempre più rilevante della SIC e sempre più al centro della Chirurgia Italiana e dei Chirurghi Italiani, che certamente continuerà a rappresentare. 

Dunque Auguri alla Società Italiana di Chirurgia e a tutti i Chirurghi Italiani!