Con determinazioni del Presidente (n. 03 e 04/2015 del 22 gennaio 2015), adottate in via di urgenza, l'OMCeO Roma ha deciso un intervento ad adiuvandum nei giudizi promossi dalle organizzazioni sindacali ANAAO e CIMO avanti al TAR del Lazio per:
- l'annullamento, previa sospensiva, del Decreto del Commissario ad Acta del 12 novembre 2014 - n. U00370, avente come oggetto le "Linee d'indirizzo regionali su:'Unità di Degenza a Gestione Infermieristica – Modello Organizzativo'";
- l'annullamento del Decreto del Commissario ad Acta 06 agosto 2014 - n. U00259 concernente l'"Approvazione dell'atto di indirizzo per l'adozione dell'Atto di autonomia aziendale delle Aziende Sanitarie del Lazio", nella parte in cui dispone che "l'organizzazione aziendale, nelle sue articolazioni, deve prevedere la separazione della linea clinica, il cui governo è affidato ai Dipartimenti a Direzione Clinica, da quella assistenziale, il cui governo è proprio delle UU.OO. delle Professioni Sanitarie che, a tal fine, possono essere aggregate nel Dipartimento delle Professioni Sanitarie, con la possibilità di istituire, sulla base della complessità aziendale, il Dipartimento dell'assistenza infermieristica, ostetrica e delle Professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione, della prevenzione, sotto la direzione sanitaria di un operatore appartenente alle professioni suddette".
A tal fine sono stati incaricati i consulenti legali dell'Ordine di rappresentare gli interessi dell'Ente nei giudizi de quo.
L'Ordine di Roma, infatti, intende difendere, per quanto di sua competenza istituzionale e come già con altre precedenti iniziative nei confronti della Regione Lazio, il ruolo del medico quale principale e ineludibile operatore nella tutela della salute del cittadino, sul quale ruota l'organizzazione dell'intero Sistema Sanitario Nazionale. Obiettivo dell'intervento nei suddetti ricorsi è evitare ulteriori parcellizzazioni delle competenze nell'ambito del percorso di diagnosi, cura e terapia che comporterebbe un vulnus alla sicurezza e al diritto alla salute del paziente, come pure alla dignità professionale del medico, alla sua formazione e preparazione, senza per questo diminuirne le responsabilità. Pertanto, l'OMCeO della Capitale condivide e affianca ogni iniziativa mirata allo stesso obiettivo; nel caso specifico intervenendo ad adiuvandum i giudizi promossi dalle due organizzazioni di categoria.
Roma, 26 gennaio 2015