Domenico Di Giorgio e Marta Gramazio (AIFA), Virgilio De Bono (OMCEO ROMA)
Tra le richieste legate a ricorrenze “stagionali”, che ogni medico può notare soprattutto rispetto ad alcune categorie di pazienti, rientra indubbiamente quella di regimi alimentari dietetici all’approssimarsi dell’estate e della “prova costume”.
Se fino a qualche anno fa le persone erano solite rivolgersi direttamente al medico per chiedere la prescrizione di prodotti e preparazioni galeniche “specifiche”, oggi molti di questi preparati, prima largamente richiesti, sono invece proibiti, come per esempio quelli a base di fendimetrazina e sibutramina, ingredienti attivi ritirati dal mercato farmaceutico a causa del venir meno del rapporto rischio-beneficio e dei gravissimi effetti collaterali legati al loro utilizzo. Come conseguenza, si è assistito ad un visibile aumento del ricorso ai dimagranti “miracolosi”, pubblicizzati e venduti prevalentemente attraverso il web e preparati all’estero da industrie e “stregoni” di ogni tipo.
L’analisi sui traffici illegali, periodicamente effettuata da AIFA, evidenzia tuttavia che il ricorso a preparazioni industriali e galeniche a base di sibutramina e altri principi attivi vietati non si è arrestato, a dispetto dei ritiri e dei continui sequestri: la ricorrenza e la frequenza con cui vengono rinvenuti in dogana e sul territorio (per esempio in negozi non autorizzati alla vendita di farmaci) prodotti come “Slimex” (capsule contenenti sibutramina dichiarata in etichetta) e ingredienti destinati a preparazioni galeniche illegali è ancora costante. Sul web vengono però pubblicizzate sotto la falsa veste di preparati alimentari o naturali, come per esempio nel caso del tè e del caffè snellente o delle tisane, pur contenendo gli stessi ingredienti pericolosi e pertanto vietati.
[IMMAGINI: SLIMEX, TRIMEX]
Lo Slimex,prodotto asiatico da considerare illegale in Europa in quanto contenente sibutramina, è confezionato specificamente per il mercato occidentale e distribuito attraverso numerosi siti Internet; la sua diffusione, testimoniata dai frequenti sequestri effettuati su pacchetti postali dalle agenzie farmaceutiche e doganali, ha fatto sì che arrivassero sugli stessi canali anche prodotti copia, parimenti illegali, come il Trimex.
Le analisi di laboratorio effettuate su questi farmaci hanno evidenziato, oltre alla presenza di ingredienti pericolosi, anche la scarsa qualità della produzione; il quantitativo del principio attivo proibito varia tra il 70% e il 130% del dichiarato, ed è spesso in “associazione” ad altri ingredienti vietati che garantiscono una rapida perdita di peso, come per esempio la fenolftaleina, lassativo ritirato in Europa già nel 1997.
Il medico ha un ruolo rilevante nella sorveglianza sul fenomeno, poiché può riscontrare nei propri pazienti alcune evidenze derivanti dall’uso di questi prodotti.
Il progetto ”Signals of Harms”, promosso nell’ambito del “Comitato di esperti sui rischi legati all’assunzione di farmaci contraffatti”, istituito presso l’EDQM (Direzione per la qualità dei medicinali del Consiglio d’Europa), rappresenta al riguardo un valido esempio del contributo che i medici possono apportare nel contrasto ai pericoli per la salute legati all’uso di farmaci falsi. In particolare, obiettivo del progetto cui l’Ordine ha attivamente partecipato, è stato quello di identificare e riconoscere i sintomi riconducibili all’utilizzo di farmaci illegali.
L’Ordine ha inoltre istituito nel dicembre 2012 la “Commissione Contraffazione” e nel 2013 sono stati organizzati, in collaborazione tra AIFA e OMCeO, due eventi ECM destinati ai medici, allo scopo di definire il quadro dell’emergente problematica.
La collaborazione assume in questo contesto una rilevanza significativa, motivo per cui l’OMCeO ritiene sia importante, e soprattutto utile, strutturare ed intensificare le iniziative congiunte finalizzate a sensibilizzare sia i pazienti che tutti i colleghi, anche attraverso la pubblicazione di articoli dedicati all’approfondimento di alcuni aspetti del fenomeno su riviste scientifiche nazionali e internazionali.
Per saperne di più:
- Identification of health damage caused by Medicrime products in Europe: An exploratory study (B.J. Venhuis, R. Mosimann, L. Scammell, D. Di Giorgio, R. Cauwenberghe, M.G.A.M. Moester, M. Arieli, S. Walser, RIVM Report 040003001, 2013: http://www.rivm.nl/dsresource?objectid=rivmp:215278&type=org&disposition=inline&ns_nc=1)
- Farmaci contraffatti: il fenomeno e le attività di contrasto (D. Di Giorgio ed., Tecniche Nuove, AIFA/EDQM publishing: ISBN 978-88-481-2553-6, 2010)
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