Un emendamento alla Finanziaria per risolvere il duplice ed iniquo inquadramento previdenziale dei medici specializzandi; I Giovani Medici scelgono l’ENPAM, ma chiedono l’elezione diretta dei vertici da parte dei contribuenti; L’auspicio di una convergenza da parte di FNOMCeO e sindacato.
Eccessivi tempi medi per l’accesso alla professione rispetto al contesto EU, impossibilità del raggiungimento del massimo pensionistico, proibitivo e tardivo accesso all’oneroso istituto del riscatto degli anni di laurea: sono queste le criticità che inducono il Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.) a chiedere al Governo ed al Legislatore di intervenire con urgenza al fine di migliorare la condizione previdenziale delle giovani generazioni di medici. La Manovra Finanziaria che sta per essere sottoposta dal Governo all’approvazione del Parlamento potrebbe essere la sede più opportuna per risolvere l’annoso problema dell’attuale duplice ed iniquo inquadramento previdenziale dei medici specializzandi in ENPAM ed in INPS. Lo sostengono i Giovani Medici (SIGM) a seguito dell’incontro intercorso in data odierna coi tecnici del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale.
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Trattasi di intervento a costo zero; peraltro, la corrente Manovra Finanziaria prevede già che il controllo dei patrimoni degli Enti Previdenziali Privatizzati venga attribuito alla COVIP (Commissione di Vigilanza Fondi Pensione).
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Infine, i Giovani Medici (S.I.G.M.) esprimono apprezzamento per la proposta avanzata da alcuni sindacati (SNAMI) in merito all’ipotesi di riforma che porti al governo dell'ENPAM gli eletti direttamente dagli azionisti, ovvero tutti i contribuenti alla Cassa Previdenziale. L’elezione diretta dei vertici dell’ENPAM (CdA ed Organismi consultivi dei Fondi), o di una parte di essi da parte della base aprirebbe alla possibilità, ad oggi nei fatti disattesa, di favorire la presenza dei giovani negli organi di governo dell’Ente Previdenziale, in un momento cruciale per il futuro previdenziale delle giovani generazioni>>.