“Creare le condizioni di lavoro migliori per gli operatori sanitari, offrire la possibilità di crescere a livello professionale con un’organizzazione che guardi al medico di oggi che è prevalentemente donna e giovane”. Così il Presidente Omceo di Roma Antonio Magi intervenendo all’inaugurazione di Welfair

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Questa mattina il presidente dell’Omceo di Roma, Antonio Magi, ha partecipato all’inaugurazione di Welfair, la fiera del fare sanità, il cui intento è far incontrare gli amministratori della governance pubblica, esponenti delle società scientifiche mediche, le grandi aziende della tecnologia affinché possano confrontarsi sui singoli processi che li vedono coinvolti ai diversi livelli della filiera sanitaria.
La manifestazione, in corso presso la Fiera di Roma fino a venerdì20 ottobre, prevede per la giornata di giovedì 19 ottobre un panel dedicato all’Omceo capitolino. Tema dell’incontro “Il benessere dei professionisti sanitari per una sanità di valore: analisi e proposte dell’Ordine dei Medici-chirurghi e Odontoiatri della provincia di Roma”.

Il presidente Magi nel corso del suo intervento ha fatto punto della situazione parlando dei medici che lavorano principalmente all’interno del Ssn “Entro il 2025 andrà in pensione un terzo del personale sanitario a questi poi sono da aggiungere quelli che stanno andando via e i giovani che attualmente vedono con difficoltà il loro futuro professionale all’interno del Ssn”.

Quindi – ha aggiunto il presidente Omceo – è necessario rendere attrattivo il sistema. Oggi la sanità, specie quella giovanile, è per lo più femminile e questo comporta una presa d’atto necessaria affinché il Ssn cambi per adattarsi maggiormente alle mutate esigenze poiché l’organizzazione così com’è è pensata al maschile e questo deve cambiare anche in termini di sicurezza e tranquillità.
Dobbiamo poi trattenere le nostre giovani colleghe e colleghi che stanno andando a lavorare all’estero. Come si fa? Le risorse sappiamo sono quelle che sono, ma ci possono essere altre soluzioni poiché non è soltanto un problema di retribuzione anche se questo è importante. Importante è anche la modalità di lavoro, ci sono colleghi sovraccaricati di lavoro, veniamo dal Covid, i medici si sentono sottopressione dobbiamo agevolare la professione”.

In sostanza – è l’esigenza di Magi – dobbiamo mettere l’accento sul personale che è e resta centrale. Sono convinto che si stia iniziando a lavorare in questo senso, il rinnovo dei contratti e delle convenzioni, anche se è solo l’inizio, va in questa direzione.
Quindi in conclusione è necessario creare le condizioni di lavoro migliori per gli operatori sanitari, offrire la possibilità di crescere a livello professionale con un’organizzazione che guardi al medico di oggi che, come ho detto in precedenza, è prevalentemente donna e giovane”.

COMUNICATO STAMPA

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