(DIRE) Roma, 9 mar. - Oggi si e' riunito, in seduta straordinaria, il Consiglio dell'Omceo Roma per esaminare la situazione di Roma e del Lazio alla luce dell'emergenza Coronavirus, le iniziative a tutela dei pazienti e del personale medico. "Secondo gli ultimi dati che abbiamo, relativi a ieri sera, ci sono piu' di 40 medici in quarantena e 11 sono positivi al Coronavirus" ha annunciato ai consiglieri, riuniti nell'aula Roberto Lala seguendo tutte le distanze di sicurezza, il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi.Sono risultati positivi al tampone alcuni medici del Policlinico Umberto I, ma non solo, ha informato Magi: "Ci sono anche medici del Sandro Pertini, del San Filippo Neri, del San Camillo e diversi medici di famiglia". Un numero, secondo il presidente dell'Omceo Roma, comunque "sottostimato", ed e' "fondamentale che il personale sanitario abbia le protezioni, che oggi sappiamo essere carenti, perche' sono i piu' esposti".I medici di Roma e Lazio chiedono che l'Ordine dirami giornalmente un 'bollettino' relativo ai casi di Coronavirus tra gli operatori sanitari. "Siamo disponibili a un bollettino dei medici- ha risposto Magi alla Dire- ma e' da stabilire, eventualmente, se la sua diffusione potra' essere pubblica o interna agli iscritti dell'Omceo Roma", di cui fanno parte, tra l'altro, anche "massimi esperti come Gianni Rezza e Walter Ricciardi".Intanto, sempre l'Ordine dei camici bianchi capitolini ha previsto di istituire due canali di comunicazione (uno per i medici, l'altro per i pazienti) dedicati alle segnalazioni, che a breve saranno online. "Ci scrivono in molti- ha detto Magi- non solo per segnalare i casi sospetti o positivi di Coronavirus, ma anche per raccontarci delle difficolta' che incontrano chiamando i numeri verdi messi a disposizione a livello nazionale, perche' spesso sono intasati".L'intero Consiglio ha dato mandato al presidente di predisporre un documento che chieda chiarezza sui protocolli concretamente applicabili nel rapporto dei medici con i pazienti, a partire da quelli di medicina generale.