Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici di Roma, e' intervenuto questa mattina nel corso del programma 'Genetica Oggi', condotto da Andrea Lupoli, su Radio Cusano Campus, per commentare il caso di Coronavirus a Roma. "Abbiamo fatto delle riunioni per prepararci a situazioni come quelle che si stanno verificando- ha detto- La cosa importante da dire e' che parliamo di persone infette che sono venute a contatto con soggetti dei focolai del Nord. Sono casi importati, non ci sono focolai a Roma. Riguardo il poliziotto con il Coronavirus, il soggetto e' allo Spallanzani e sono stati attivati tutti i meccanismi per verificare i contatti che ha avuto fra i suoi conoscenti e familiari".
"Le strutture da campo fuori degli ospedali romani servono per fare il triage- ha poi continuato- per evitare che le persone infette vengano in contatto con il Pronto soccorso e si vada a verificare una situazione simile a quella vista nel nord Italia. Devo dire che i cittadini stanno agendo rispettando le raccomandazioni che abbiamo dato, ossia il non recarsi in autonomia presso i Pronto soccorso ma chiamare il proprio medico di base che e' gia' allertato sul protocollo da seguire".
"In questo momento la problematica del Coronavirus e' legata al fatto che alcuni soggetti colpiti hanno bisogno di una terapia intensiva per essere curati. A Roma comunque abbiamo posti letto e in questa fase non siamo in emergenza. Si prosegue normalmente con tutte le attivita' mediche programmate".
"Nel 2017, ultimi dati disponibili certificati, abbiamo avuto un'influenza stagionale con 18 milioni di contagiati e 12.800 decessi. Se fosse stato fatto un monitoraggio di tutti i casi, come si sta facendo ora, si sarebbe fatto allarmismo. Sul Coronavirus dobbiamo essere pronti e accorti- ha quindi concluso Magi- ma non ci dobbiamo allarmare. I deceduti sono tutte persone anziane e/o con patologie gravi pregresse. Questo non significa che i piu' giovani non possano contrarre il virus, ma i morti sono corrispondenti a quelli che ci sono durante le normali influenze stagionali".