L'Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri ha effettuato una nuova ricognizione nei Pronto Soccorso della Capitale per verificare le situazioni più critiche. Ieri è stata la volta di quello dell'Ospedale Sant'Andrea. Durante la visita una delegazione dell'Ordine, guidata dal presidente Roberto Lala, si è intrattenuta a lungo prima con i responsabili e il personale addetto poi con il direttore generale del nosocomio, Maria Paola Corradi. E' stata riscontrata una situazione di grave sovraffollamento di pazienti in attesa e in barella, con un carico di lavoro insostenibile per medici ed infermieri.
"E' un'emergenza nell'emergenza – è la preoccupante sintesi di Lala – che non può perdurare. Non è da paese civile. Non è soltanto una questione di dignità della persona bisognosa di cure immediate ma anche un rischio concreto per la sicurezza dei pazienti e del personale. Personale che ho trovato esasperato per le condizioni in cui deve lavorare e che minano la capacità di attenzione e diagnosi."
A tale proposito l'Ordine ha accolto molto positivamente la nota del Direttore Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria, Flori Degrassi che, per la prima volta, sollecita (entro il 31 dicembre 2013) puntuali relazioni sulle singole situazioni, chiamando in causa tutte la strutture, con il fine di promuovere precisi "interventi finalizzati al contrasto del sovraffollamento dei PS/DEA". "Una novità assoluta e un passo della Regione di grande importanza: se intenti e tempi saranno mantenuti, potrà imprimere una svolta generale a una situazione patologica", ha commentato Lala. Un giudizio condiviso anche da Massimo Magnanti, responsabile della Commissione Emergenza-Urgenza dell'Ordine capitolino.
In allegato il comunicato stampa completo.