Di seguito il comunicato dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri sulla situazione dei presìdi dedicati alla salute mentale nel Lazio. Qui, come in altre regioni commissariate, l’aumentata richiesta di cure non ha corrisposto a un incremento del personale, ostacolando quindi a possibilità di dare risposte tempestive e adeguate a tutti.
L’apposita Commissione dell’Ordine capitolino rileva che i Centri di Salute Mentale si sono depauperati di personale, sia per pensionamenti sia per la ridistribuzione su altri servizi. La crescente carenza di organico ha lasciato sguarniti in particolare i fronti della prevenzione e delle psicoterapie, con effetti negativi in segmenti delicati come i disturbi correlati all’invecchiamento della popolazione, l’aiuto alle donne durante i cicli della loro vita e nelle psicosi post-partum, le problematiche sociali e l’aumento del rischio di suicidi, la doppia diagnosi su malattie mentali e tossicodipendenze, i disturbi del comportamento alimentare.
Secondo la coordinatrice della Commissione, Rosa Maria Scalise, “Rischiamo di tornare indietro e di trasformarci in dispensatori solo di farmaci, invece di poter curare con tutti gli strumenti che abbiamo e con personale adeguato. Così non è possibile erogare prevenzione e salute”.