L'attuale Consiglio Direttivo dell'OMCeO Roma ha scelto di creare una serie di  Commissioni per approfondire tematiche specifiche avvalendosi di esperti. La suddetta struttura avrà durata quadriennale e rimarrà attiva fino alla scadenza del mandato dell'attuale consiliatura.

 

Finalità/Obiettivi

Il più importante "fattore di rischio"per lo sviluppo di una malattia neoplastica è l'età.

La frequenza della malattia neoplastica aumenta sproporzionatamente al crescere dell'età. In Italia i soggetti maschi ultrasessantacinquenni hanno un rischio 10 volte superiore di sviluppare un qualunque tumore maligno rispetto alle persone più giovani, mentre nelle donne il rischio è circa pari a 6. Più significativa la differenza per quanto concerne la mortalità. Si calcola che un individuo anziano abbia un rischio di morire di cancro 18 volte più alto di un soggetto più giovane negli uomini (1442 vs 78 morti per 100000) e 13 volte più alto nelle donne (702 vs 56 morti per 100000). Considerando il totale dei tumori, ben il 68% negli uomini ed il 60% nelle donne viene diagnosticato in soggetti con più di 65 anni, e tali valori salgono al 78% e 79% considerando il numero delle morti (dati AIRTUM).

L’assistenza e la cura adeguata della persona anziana colpita da cancro costituiscono una priorità del Piano Oncologico. Gli effetti congiunti dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumento delle diagnosi di tumori nell’anziano impongono un coordinamento tra le due grandi discipline,Oncologia e Geriatria, che ne sono coinvolte.

A tale scopo è necessario un approccio trasversale interdisciplinare e multiprofessionale. Tale approccio onco-geriatrico è ancora poco sviluppato e questo determina carenze e diseguaglianza nell’accesso dell’anziano alle cure oncologiche (LEA) rispetto al paziente più giovane.

L'accesso alle cure è più difficile con il crescere dell'età ed un elevato numero di pazienti anziani si presenta alla diagnosi con uno stadio di malattia molto avanzato che non permette procedure terapeutiche con intento curativo; un'alta percentuale di questi pazienti trattati inadeguatamente è destinata a morire entro pochi mesi dalla diagnosi.

I miglioramenti ottenuti in oncologia negli ultimi venti anni hanno interessato la popolazione anziana in modo nettamente minore di quanto sia accaduto per gli adulti più giovani e, nonostante gli sforzi, la presa in carico di tali pazienti risulta ancora insufficiente ed i problemi legati al cancro negli anziani assolutamente lontani dall'essere risolti.

La commissione affronterà 4 principali aspetti:

1 Epidemiologia dei tumori dell’anziano: incidenza e sopravvivenza dei tumori nell’anziano e differenze rispetto al giovane;

2 Diagnosi e terapia dei tumori dell’anziano: linee guida-consensus conference e loro applicabilità nella realtà laziale;

3 Organizzazione dell’assistenza sanitaria all’anziano con tumore: modello organizzativo di riferimento;

4 Definizione dei requisiti minimi strutturali e di attività (per la certificazione e per l’eccellenza) nell’assistenza al paziente anziano con tumore.

Coordinatore Vincenzo BiancoCV immagine 

 

Componenti:

Vincenzo Aloisantoni 

Fabio Benedetti 

Stefania Brozzetti 

Gregorio Antonio Brunetti 

Salvatore Caponnetto 

Luca Cipriani

Leonardo Cristofani

Aldo Di Blasi 

Marina Di Fonso 

Edoardo Francini 

Francesca Fusco 

Walter Gianni 

Mimma Raffaele 

Blerina Resuli 

Fiorenza Santamaria 

Adriano Tocchi 

 

Documentazione prodotta dalla Commissione e validata dal Consiglio Direttivo (contenuto in fase di realizzazione)

Oncogeriatria pdt-ok