Chi può aderire alla Causa di Rimborso?
- Causa medici specialisti 1982/1991 La Direttiva Comunitaria del 1982 (82/76 CEE) e la Corte di Giustizia Europea (sentenze del 25/02/1999 e del 03/10/2000), hanno condannato l'Italia per non aver riconosciuto la giusta remunerazione ai medici che hanno iniziato a frequentare il corso di specializzazione tra gli anni 1982 -1991. In Italia è stata recepita solo nel 1991, con il D.Lgs. 8 agosto 1991, n.257, che ha stabilito per gli specializzandi iscritti a partire dall'anno accademico 91/92 l'importo di Euro 11.103 per ogni anno di specializzazione. Nulla è stato riconosciuto in favore dei medici immatricolatisi alla specializzazione negli anni accademici che vanno dall'82/83 al 90/91. I medici che si sono immatricolati alla specializzazione nei suddetti anni possono effettuare una causa presso il Tribunale Civile di Roma, per richiedere il risarcimento derivante dalla mancata attuazione delle direttive comunitarie, circa 11.000 euro per ogni anno di specializzazione più interessi e rivalutazione monetaria (quindi fino a 30.000 euro per anno ).
- Causa medici specialisti 1993/2006 In seguito al mancato recepimento delle direttive comunitarie 93/16/CEE, e successive, i medici che hanno frequentato il corso di specializzazione prima del 2006 hanno ingiustamente percepito solamente una borsa di studio di appena 11.000 Euro annui lordi, senza alcun diritto a maternità e malattie, con il divieto di svolgere ogni altro lavoro e senza precise garanzie sulla qualità della formazione specialistica, a differenza di quanto avviene dal 2007 in poi.Pertanto con una causa presso il Tribunale civile di Roma, i medici immatricolati alla specialità dal 1993/94 al 2006 che hanno percepito la borsa di studio possono richiedere le differenze retributive (parametrate alle borse in vigore dal 2006/2007), gli oneri contributivi ed assistenziali oltre rivalutazione ed interessi maturati.
Chi non può più aderire al ricorso pur avendone i requisiti?
L'aver effettuato una precedente domanda può in taluni casi essere ostativo ma anche qui è necessario valutare il singolo caso. La questione dei medici specialisti attraversa più di un ventennio e le impostazioni date alle domande nel corso del tempo sono radicalmente cambiate.
Per i medici specialisti 82/91 l'attività lavorativa preclude la proposizione della domanda?
L'attività lavorativa non preclude la possibilità di inoltrare la domanda poiché all'epoca non vi era alcuna normativa che lo vietava.
Per i medici specialisti 93/06 l'attività lavorativa preclude la proposizione della domanda?
Si , perché la normativa in vigore dal 1991 e le successive modifiche prevedono che l'attività lavorativa sia incompatibile con la borsa di studio, quindi il medico che lavorava non ha avuto alcun pagamento su cui calcolare le differenze o la contribuzione ai fini previdenziali.