Roma, 9 apr. - "Sulle vaccinazioni potremmo fare molto di piu', ma al momento le dosi sono insufficienti. Mediamente manca circa la meta' delle dosi per entrare a regime: in questo momento dovremmo avere circa un milione e mezzo di dosi, ma ne abbiamo circa 750mila". Cosi' il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, ai microfoni di 'Genetica oggi', trasmissione di Radio Cusano Campus condotta da Andrea Lupoli.

"Nonostante l'impegno di tutti, quindi- ha proseguito- e' chiaro che i numeri dei vaccinati non sono sufficienti per la copertura di gregge, che e' il nostro obiettivo. Pero' piano piano ci si arrivera' e l'importante e' essere organizzati. E in questo- ha concluso Magi- la Regione Lazio lo e'".

COMUNICAZIONE SU ASTRAZENECA CONFUSIONARIA - "La comunicazione su AstraZeneca e' stata sicuramente confusionaria, l'unica difficolta' che abbiamo avuto e' stata un po' di diffidenza da parte di chi si doveva vaccinare all'inizio. Ma ora, visto che sara' il medico in qualche modo a decidere la tipologia di vaccino da inoculare, non credo che ci saranno problemi" ha detto ancora Magi.

"Noi arriveremo sicuramente all'immunita' di gregge- ha aggiunto- L'unica criticita' reale in tutta questa vicenda e' di riuscire ad avere questi 'benedetti' vaccini. È in questo che siamo carenti, per il resto siamo pronti e sono convinto che raggiungeremo il nostro obiettivo".

'MIX' DOSI? AZZARDO DA FRANCIA, NON C'È BASE SCIENTIFICA - "Da professionista ritengo che sia un azzardo, perche' non c'e' nessuna evidenza scientifica in questo. Io non lo farei..." ha poi detto il presidente dell'Ordine dei medici di Roma interpellato in merito alla decisione della Francia di somministrare per il richiamo, a chi ha meno di 55 anni e ha ricevuto una prima dose di AstraZeneca, un altro vaccino.

"Non abbiamo esperienza reale sul 'mix' di vaccini- ha proseguito Magi- ed e' importante che la seconda dose, per chi ha gia' ricevuto la prima, sia fatta con lo stesso vaccino. Su questo non ci piove". Magi ritiene dunque "piu' prudente eseguire le indicazioni che riguardano vaccino per vaccino. Non a caso- ha sottolineato- le seconde dosi di somministrazione anche tempi differenti da vaccino a vaccino". E poi "fortunatamente", ha infine concluso, "dovrebbero arrivare anche i monodose, che ci aiuteranno moltissimo".

(Red)